Da poco passata una settimana, il Romics 2017 non lo dimenticherò tanto facilmente.
Punto primo, perché è stato gestito in modo ottimo.
Secondo: si trattava della mia prima volta come inviato stampa.
Ma partiamo dal principio.
Ore 11:00, arrivo al Romics, e lì fila di quasi un’ora solo per entrare. Tutto perfettamente nella norma.
Una volta dentro mi accorgo quasi subito che c’è qualcosa di strano riguardo ai cosplayers… Provo a spiegarlo per chi non conosce il Romics o in generale le fiere di questo tipo.
Quando esce un grande film/anime, solitamente l’attenzione dei cosplayer si indirizza tutta su quest’ultimo, esempio l’edizione del 2016 a settembre poco dopo l’uscita di Suicide Squad.
Quindi qual’è il problema? Si creano TROPPI cosplay proprio su quest’ultimo, in particolare nella ventesima edizione ovunque ti giravi vedevi Joker e Harley Quinn. Alcuni fatti benissimo (ma che non notavi per l’eccessiva presenza di cosplay di questo tipo) altri invece fatti davvero davvero male.
Il risultato? Sembrava di trovarsi ad un convegno su Suicide Squad, e questo rovinò pesantemente l’atmosfera generale.
Quest’anno, invece, no.
Il Romics 2017 smentisce piacevolmente
C’erano tanti cosplay, tutti diversi tra loro, tutti presi da opere diversi. Certo, poteva capitare di vedere due Spider man o due Batman, ma sono “rischi” calcolati.
Il motivo? Probabilmente l’assenza di film “catalizzanti”.
Piccola nota: il cosplay “più visto” è stato quello di Ken Kaneki da Tokyo Ghoul… Che l’annuncio della terza stagione dell’anime abbia causato un enorme ondata di hype ?
Passiamo poi agli eventi, tanti e molto interessanti.
Dai trailer di film come Tomb Raider o le presentazioni di libri inediti.
Alcuni davvero da ricordare come la mostra “Beatles a fumetti” davvero interessante e ben realizzata. Peccato per dove è stata posta, in un padiglione con forte musica che rovinava un’po il tutto.
Altra nota positiva, gli stand.
Mai come quest’anno sono riuscito a fare “grandi affari”, portandomi a casa pezzi incredibili con molto poco.
Stand a mio parere molto più interessanti degli scorsi anni, tutti diversi tra loro e con grande abbondanza di stand dove fumetti/manga vengono praticamente regalati.
E con un’po di fortuna e pazienza si riesce anche a trovare quel fumetto che cercavo da una vita….

Molto meglio rispetto lo scorso anno, gli Esports. Ho visto davvero delle belle partite e sopratutto un ragazzo fare combo pazzesche con Jin in Tekken. Sono rimasto particolarmente colpito.
Riguardo gli ospiti, purtroppo, qualche delusione.
Pochi quelli di rilievo, alcuni che non c’entravano nulla con questo mondo (come Francesco Gabbani) altri praticamente sconosciuti.
Poi, ovviamente, gli “idoli del web” che hanno creato enormi folle sotto il palco e grandi vendite di libri e magliette. Perlomeno hanno tenuto i bambini lontano dagli altri padiglioni, rendendo più semplice muoversi. Grazie youtubers.
Ultimo (ma non per importanza) punto, l’atmosfera generale.
La cosa probabilmente più bella del Romics.
Vedere ovunque gente cantare, urlare, farsi foto con cosplayers o parlare di videogiochi e anime è sempre qualcosa di magico.
L’atmosfera che si respira è quella di “casa“. Si sente di trovarsi in un luogo dove non verremo mai presi in giro per le nostre passioni.
Un luogo dove parlare e guardare quello che più ci piace.
E si chiude cosi un altra edizione del Romics, una bellissima edizione a mio avviso.
Ora, una piccola raccolta di immagini, tra cui quelli che secondo me sono i migliori cosplayers.
Chiudo, con il cosplay più geniale della storia.
Ogni commento sarebbe fuori luogo.