Room: in uscita nelle sale italiane il 3 marzo
Abbiamo visto in anteprima “Room” il film del regista Frank Lenny Abrahamson , vincitore del Premio del Pubblico come Miglior Film al Toronto Film Festival 2015.
Il film è tratto dal libro best-seller di Emma Donoghue “Room”, in Italia pubblicato come “Stanza, Letto, Armadio, Specchio”, che si era ispirata al caso Flitzl.
Un caso di cronaca purtroppo ben noto, di un padre austriaco che tenne prigioniera la propria figlia in uno scantinato per ben 24 anni (la trama però è ben lontana dal seguire quella del caso reale).
La protagonista Joy/Mà, è interpretata da una meravigliosa Brie Larson, vincitrice dell’Oscar come Miglior Attrice Protagonista agli ultimi Academy Awards, del Bafta e del Golden Globe come Migliore Attrice Protagonista di un Film Drammatico.
Il protagonista maschile, il piccolo Jack, è interpretato da un eccezionale Jacob Tremblay, una vera rivelazione, che era stato nominato come Miglior Attore Protagonista, il più giovane della storia degli Oscar, a soli 9 anni di età.
Del doppiaggio di Jack in italiano, non sono rimasta particolarmente soddisfatta, quindi, se ne avete la possibilità, vedetelo in lingua originale per farvi un’idea della bravura di questo bambino.
Nel cast troviamo Joan Allen (molto apprezzata dalla critica) e William H. Macy nel ruolo dei genitori di Joy, Sean Bridgers interpreta “il vecchio Nick”, Tom McCamus è Leo.
Come spiegare il mondo ad un bambino che non lo ha mai visto? Come poterlo difendere dalla crudeltà di una realtà che è un vero e proprio incubo? Quanto può essere forte l’amore di una madre?
E’ un film duro, un pò un pugno allo stomaco in certe scene, e tenero nello stesso tempo. Non nascondo di aver versato lacrime.
Un pò perchè pensare che un essere umano possa essere capace di fare una cosa del genere ad un altro essere umano, risulta inaccettabile.
Un pò perchè lascia sorpresi pensare quanto possa essere grande e forte l’amore che una madre può provare per il proprio figlio ed il cambiamento che stravolge una persona che “ha qualcosa da perdere”.
Ed infatti, in un’intervista, la Donoghue disse che lei e Abrahamson l’avessero sempre vista come una storia sul cambiamento, più che la storia di un crimine.
Sull’eroismo che si vede tutti i giorni, magari in un supermercato in cui una madre è stanca, ma non perde il sorriso nello stare dietro al figlio.
In situazioni estreme un genitore riesce sempre, non si sa come, a trovare un’ulteriore stilla di energia.
Da vedere, assolutamente!
Sarà distribuito nelle sale italiane da Universal Pictures dal 3 marzo 2016.
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