Udite, udite: un’altra grande raccolta è arrivata (sta arrivando? Arriverà?) nelle nostre edicole per soddisfare le nostre esigenze fumettistiche!
Decisa a rifornire le generazioni presenti di qualche grande classico, la RW Lion ha deciso di pubblicare una serie di volumi contenenti grandi capitoli della passata epoca DC Comics. Nella lista figurano grandi titoli ed altrettanto grandi autori – solo per dirne alcuni abbiamo Lanterna Verde: Origini Segrete di Geoff Johns, JLA: Torre Di Babele di Mark Waid, Una Morte In Famiglia di Jim Starlin.
Proprio quest’ultimo è stato scelto come prima uscita, suscitando grande interesse da parte dei fan vecchi e nuovi, che non vedono l’ora di mettere – o rimettere – le mani su questo pezzo di storia.
Per chi non la conoscesse – ANATEMA! (Cit. Mario) – Una Morte In Famiglia è una delle più iconiche storie del Cavaliere Oscuro; pubblicata in origine tra il 1988 ed il 1989, rappresenta un punto di svolta per l’intero fumetto americano, che si trova faccia a faccia con un importante avvenimento: la morte del secondo Robin, Jason Todd.
Il secondo Ragazzo Meraviglia non era infatti ruscito a prendere il posto del precedente Dick Grayson nel cuore dei lettori che decisero, tramite sondaggio, di mandarlo allegramente incontro alla morte.
Curiosamente la DC rivelerà che, per ogni evenienza, erano state preparate due storie, una con la morte di Robin ed un’altra che terminava con il suo ritorno definitivo in squadra con Batman, lasciando la scelta definitiva ai fan.
Tutta la storia ruota intorno alla ricerca della madre da parte del giovane Robin, dopo che questi scopre la verità su Catherine Todd. Separatosi momentaneamente dal suo mentore, che lo riteneva ancora troppo legato al ricordo della morte dei genitori e per questo eccessivamente zelante nel suo “lavoro”, decide di fuggire e rintracciare tutte le donne di cui il defunto padre ha lasciato traccia, in un viaggio che lo porterà in territori ostili. Quando, dopo essersi ritrovati, Batman verrà messo al corrente della ricerca, continuerà ad aiutare Robin, seguendo nel contempo le tracce di un ben noto villain appena fuggito dall’Arkham Asylum.
Non poteva mancare infatti la nemesi numero uno dell’Uomo Pipistrello: il Joker è ben presente per tutto il corso della storia – con un ruolo di primissimo piano, per così dire.
Chi è abituato al Batman dell’universo New 52 si troverà davanti un Batman diverso nei colori – grigio e blu, per la precisione – ed una storia molto più incentrata su discorsi e spiegazioni che sulle scene di lotta a cui ci hanno abituati in tempi più recenti – pensiamo solo ad alcuni passaggi ne La Corte Dei Gufi.
Non per questo si deve pensare ad una storia sottotono: chi apprezza il lato “detective” del personaggio sarà lieto di leggere dei dialoghi ben scritti, soprattutto in una cornice di avvenimenti tanto importante. Certo, sicuramente l’anzianità della storia si farà sentire e leggerla adesso non potrà avere lo stesso effetto che avrebbe avuto invece ventisei anni fa, abituati ormai come siamo alla morte molto più frequente di personaggi importanti.
A corredare il tutto, i disegni di Jim Aparo, come sempre di altissimo livello, che valgono già da soli una lettura della storia.
La collana è stata originariamente annunciata lo scorso 21 settembre, definendo quella del 26 settembre come data per la prima uscita, per poi subire uno slittamento a questo ottobre. Sul calendario RW Lion, questa è riportata nella settimana dal 17 all’ormai prossimo 24 ottobre. Non resta che affidarsi alla classica fumetteria di fiducia…
Il volume, come già è stato definito, sarà disponibile in formato brossura 14×21. Una scelta particolare, che ha fomentato parecchie discussioni tra i fan, critici sul fatto di aver scelto un formato così piccolo, temendo che questo possa andare ad influire sulla qualità (e dicendo questo molti ricorderanno con affetto l’edizione Play Press).
Certo è che la presenza di una collezione del genere non passerà inosservata. Già dal prossimo mese dovrebbe essere disponibile Superman: Brainiac, una storia scritta da un certo Geoff Johns…
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