Sarahah: cose che non sapevi sull’App (Dis)Onestà!

Il fenomeno dell'estate 2017 che cala il sipario sull'ultimo barlume di ragione dell'utente web medio

E chi non la conosce? Sarahah è stata peggio della canzone tormentone dell’estate!
Sì, dai: possiamo definirla la “Torment-App” dell’estate!

Ma ci siamo mai chiesti chi ci sia dietro lo sviluppo di un’App? Dove questa nasca, da quante persone viene utilizzata e cosa realmente fa sotto i nostri ciechi occhi?

sarahah

Sarahah nasce in Arabia Saudita dalla mente di Zain al-Albidin Tawfiq, 29 anni, analista di sistemi aziendali presso una società petrolifera.

L’app fu sviluppata nel 2016 per permettere ai dipendenti di lasciare dei feedback alle gerarchie di rango più elevato, in forma del tutto anonima.

E in un paese arabo, dove la società vive una repressione culturale fuori dagli schemi, è una vera chicca!

Perché appoggiare il fenomeno Sarahah non è intelligente?

La traduzione della parola “Sarahah” è: Onestà. Un aggettivo che poco si addice a questa applicazione.

Si è, infatti, venuto a sapere che una volta installata, Sarahah ha pieno accesso ai dati della rubrica e dei contatti email; con tanto di trasferimento verso i server che la ospitano.

Insomma: perché installare un’App che promette l’anonimato mentre vi saccheggia sottobanco di tutti i contatti che avete salvato sul telefonino?

È tutto tranne che anonima, ed è tutto tranne che onesta.

Viviamo nell’era dell’oro e delle prime trasmissioni di dati quantistici, ma non di certo nell’era dell’intelletto.

Gridiamo a squarcia gola “Al lupo! Al lupo!”, ma poi gli diamo da mangiare.

Vorremmo che i nostri figli non fossero vittime di cyber-bullismo, ma poi scarichiamo app che ci permettono di insultare il prossimo gratuitamente senza che questo conosca la l’origine di tali ingiurie.

E per finire, malediciamo a morte i poveri operatori dei call-center che ci chiamano per offrirci in modo insistente l’ultimo frullatore o l’ultima offerta telefonica, senza sapere che siamo stati proprio noi a fornire loro il nostro numero e quello di tutti i nostri amici.

Taaac.

Ebbene, provate un po’ a riflettere sui sistemi di monetizzazione di cui può vantare un’App come Sarahah, apparentemente innocua e auto-sostenuta… Beh, non è così.

Il sistema arabo non è altro che una sorta di “Cavallo di Troia”, inteso in senso letterario e non propriamente informatico siccome, almeno da un punto di vista legale, è possibile raccogliere i dati degli utenti registrati per successivi ri-utilizzi in ambito commerciale (indagini di mercato, sondaggi e, appunto, manovre di vendita).

Altro che Era dell’Oro, quella del nuovo millennio è, in tutto e per tutto, l’Era della massificazione senza senno.

Riflettiamo.

Qualche dato concreto

Dati aggiornati al 30/07/2017:

Quante persone usano Sarahah: 15 milioni di utenti registrati.
Visitatori mensili: 130 milioni.
Paese con più utenti Sarahah: U.S.A (e te pare!)
Secondo paese con più utenti: Inghilterra.
Visitatori mensili americani: 76 milioni.
Visitatori mensili inglesi: 16 milioni
Utenti che usano Sarahah in Egitto: 2.5 milioni.
In Tunisia: 1.7 milioni.
E in Arabia Saudita: 1.2 milioni.
(Fonte: expandedramblings.com)

Altri dati statistici, provenienti da Hypestat.com, ci fanno notare come questo neo-colosso del guadagno si stia affermando in maniera vertiginosa:

grazie al sistema di Advertising (le fastidiose pubblicità che ci ritroviamo ormai ovunque), Sarahah guadagna circa $2,871.50 AL GIORNO. Ed ha un valore che si aggira attorno a $1,186,472.86.

Grazie alla stessa fonte siamo in grado di risalire al guadagno giornaliero derivante da ogni singolo paese, diamo un’occhiata alla top five:

U.S.A: $1,601.50
India: $534.35
Italia: $102.07
Inghilterra: $70.53
Egitto: $60.37

La presenza dei vari add-on Ad-Block fanno perdere all’App una stima di circa $198,751.50 l’anno.

Dalla redazione, un po’ indignata forse proprio come voi, è tutto!

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Expanded Amblings

Medeiros G. Dario

Autore. Cinefilo. Nerd. Il 1° settembre del 2016 pubblica: "L'Ascesa del Domithrill"; primo libro della saga fantasy di "Aunthur". Romanzo che ha partecipato al Salone Internazionale del Libro di Torino e alla Fiera del Libro di Milano. Da poco articolista presso IL BOSONE. Ha studiato e si è diplomato presso la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e, attualmente, per vivere, cerca in tutti i modi di diventare un Signore Oscuro dei Sith.
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