Dei satelliti hanno fotografato le eruzioni dell’Etna dallo spazio

L’Etna, il vulcano più attivo d’Europa, ha di recente sollecitato l’attenzione dei vulcanologi, non solo italiani ed europei, in seguito ad una serie di eruzioni iniziata lo scorso 16 febbraio. Tali eruzioni avrebbero generato fontane di lava alte fino a 0,4 miglia e diverse, per alcuni aspetti, rispetto alle eruzioni passate: lo spettacolo terrificante così creatosi è stato ripreso tramite immagini satellitari, riportate da LiveScience.

Marco Neri, dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha sottolineato come la violenza di queste eruzioni, il loro verificarsi ad intervalli di tempo piuttosto brevi tra loro e la tipologia di magma differente dal quello in superficie a cui siamo abituati (un magma di tipo primitivo, e dunque più esplosivo), siano delle diversità rispetto al passato, da tenere sotto controllo.

A causa delle eruzioni, l’aeroporto di Catania ha subito una chiusura temporanea; inoltre ceneri, lapilli e frammenti di maggiori dimensioni sono caduti su buona parte del territorio circostante. Ma, a parte ciò, la NASA non ha individuato gravi conseguenze causate dalle eruzioni.

In ogni caso, è interessante notare come diversi satelliti in orbita intorno alla Terra abbiano catturato diverse eruzioni del vulcano siciliano.

Il 18 febbraio l’Operational Land Imager tramite il satellite NASA-US Geological Survey Landsat 8 ha scattato una foto a colori naturali del vulcano. Sempre il Landsat avrebbe osservato il vulcano il 25 febbraio, di notte, attraverso bande termiche e infrarossi a onde corte, mostrando delle immagini a colore della lava.

Vista dallo spazio dal satellite Landsat degli Stati Uniti del 18 febbraio 2021
(Immagine: Landsat data from the U.S. Geological Survey)

 Nello stesso 18 febbraio, la missione Copernicus Sentinel-2 dell’Agenzia spaziale europea, attraverso immagini ad infrarossi, ha catturato la lava arancione e rossa uscente dal cratere.

Immagine satellitare ripresa dalla sonda Copernicus Sentinel-2, fatta da due differenti satelliti che hanno ripreso le eruzioni del 16 e del 18 Febbraio.
(Immagine: modified Copernicus Sentinel data (2021), processed by ESA, CC BY-SA 3.0 IGO)

Il 23 febbraio il satellite NOAA-20 della National Oceanic and Atmospheric Administaration degli Stati Uniti d’America con lo strumento VIIRS (Visible Infrared Imaging Radiomer Suite) ha invece evidenziato le emissioni di fumo provenienti dal vulcano.

Eruzione del monte Etna, fumo emesso dal vulcano, fotografato il 23 Febbraio 2021, fotografato dal VIIRS sul satellite NOAA-20.  
(Immagine: NASA Earth Observatory image by Joshua Stevens, using VIIRS day-night band data from the Joint Polar Satellite System)

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