Sirene: fanciulle benevole o pericolose creature marine?

Facciamo un giro del mondo virtuale alla scoperta di uno dei miti più famosi e conosciuti al mondo

Quando pensiamo alla parola “Sirena“, la prima immagine che ci viene in mente è quella della bella principessa degli oceani Ariel, resa famosa dal film Disney a lei dedicato, e molte altre volte le sirene sono state protagoniste in televisione, al cinema, nei libri… Ma chi sono veramente le Sirene, queste affascinanti creature che popolerebbero i fondali marini?

Storie di magiche donne con la parte superiore del corpo umana e la coda di pesce si trovano in tutti i continenti: non esiste cultura che non nomini questi esseri, nella maggioranza dei casi donne, talvolta addirittura con attributi divini, sempre capaci di operare arti mistiche e segrete.

Le prime testimonianze di sirene nella cultura occidentale le abbiamo con Omero, che descrisse nell’Odissea creature metà donna e metà pesce.

Già nella mitologia greca erano presenti creature marine che avevano la capacità di trasformarsi in animali legati agli oceani, come le Naiadi, e successivamente, quando la cultura romana assimilò quella greca, comparvero anche le Ondine, semidee benevole legate all’acqua.

IL MITO DELLE SIRENE NELLA CULTURA EUROPEA:

Restando in Europa, il nord del nostro continente ha una lunghissima e prolifica tradizione per quanto riguarda la storiografia delle sirene: specialmente nelle Isole Britanniche, le fiabe del folklore legate a queste creature sono numerosissime: le più famose si hanno in Scozia, dove una delle più famose è quella della Sirena di Knockdolian, e in Irlanda, dove esistono le graziose Merrows, cantate anche dal poeta William Butler Yeats.

Le sirene nord-europee hanno tutte una caratteristica singolare: per poter sfruttare appieno i loro poteri magici, devono portare sempre con loro delle pelli, spesso di foca, altrimenti resteranno intrappolate nel regno degli umani per sempre.

In Francia, specificatamente in Bretagna, viene raccontata la storia di Melusine, una giovane e bellissima donna di cui un principe si innamorò perdutamente; ella accettò di sposarlo, con l’unica condizione che lui non potesse mai guardarla mentre si faceva il bagno.

Il matrimonio fu felice e sereno, ma lo sposo dopo anni ruppe il giuramento, e si accorse che la moglie era per metà donna e per metà serpente marino.

Prima che succedesse l’irreparabile, Melusine pensò bene di trasformarsi in drago e abbandonare il castello. La leggenda è basata su una figura storica realmente esistita, e molte casate francesi e del Lussemburgo rivendicano di essere discendenti della bellissima creatura.

Anche nei Paesi slavi si hanno storie di donne magiche legate all’acqua: si tratta delle Rusalka, e la loro storia varia di regione in regione.

Spesso sono creature in grado di trasformarsi in pesci, o con il classico fisico delle sirene, ma spesso sono anche ninfe delle foreste e dei boschi. In ogni caso, si tratta di creature benevole, gelosissime della loro libertà, in grado di donare grandi ricchezze… o guai enormi.

QUESTE CREATURE SONO ESSERI BENEVOLI O PORTATRICI DI SVENTURE?

Abbiamo accennato al fatto che le sirene abbiano spesso connotati positivi, ma anche negativi; è interessante vedere come nella cultura occidentale questi connotati siano stati completamente ribaltati in seguito all’avvento del Cristianesimo.

Nelle tradizioni pagane originarie, le sirene erano spesso creature buone, in grado di esaudire desideri e portare fortuna, ma non dovevano essere private della loro libertà né del loro mondo, altrimenti si sarebbe abbattuto sui colpevoli ogni tipo di disastro e di calamità.

In quasi tutte le leggende riguardanti le sirene, intrappolarne una porta solo sventure; è bene dunque non lasciarsi tentare dalla loro bellezza e lasciarle stare.

A proposito di incantare: è risaputo che le sirene tentino in ogni modo di attirare a sé i marinai, per portarli nelle loro case sotto il mare (e probabilmente mangiarseli).

Questi miti risalgono addirittura all’antica Grecia, ma è stato soprattutto dopo la cristianizzazione del Nord Europa che la sirena venne bollata come creatura malevola e portatrice di guai: quello che originariamente era un monito volto a far rispettare il mare e le sue creature, diventò un severo ammonimento contro le donne e la loro presunta natura maligna.

ALTRE SIRENE DEL MONDO:

Come abbiamo detto, ogni Paese ha la sua versione della sirena: in Giappone troviamo le Ningyo, donne mutaforma che abitano gli oceani e i fondali marini, mentre nel continente africano abbiamo le MamiWata, dee legate all’acqua in grado di trasformarsi in sirene, simbolo di fertilità, femminilità e sessualità.

Anche la cultura Maori parla di un popolo di creature metà pesce e metà umane, che generalmente sono simboli di fortuna e prosperità.

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Necronomidoll

Divoratrice compulsiva di libri, scrittrice in erba, maladaptive daydreamer. Il Culto Vive.
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