Soldato 76 è uno dei personaggi più conosciuti, amati e tra i più utilizzati del roster che compone il videogame di Overwatch.
Overwatch, per chi non lo sapesse, è uno sparatutto a squadre creato da Blizzard – una delle case videoludiche più famose a livello mondiale – che da anni regala spunti per cosplay a decine di ragazze che hanno voglia di mettere in mostra i loro lavori e non solo.
Spesso, Overwatch, è stato oggetto di critiche per via di tematiche omofobe e razziste, anche se non si capisce bene il perché, e questa nuova “rivelazione” sembra aver indignato parte dell’opinione pubblica… O forse no? Il povero Soldato 76 è al centro del mirino.
SOLDATO 76 è GAY, MA A CHI IMPORTA?
All’inizio, credevo che la polemica attorno all’orientamento sessuale di Soldato 76 importasse solo ai cosiddetti Troll.
Quelle persone tristi di internet che si divertono ad offendere gli altri attraverso un monitor. Quindi quei tipi dalla battuta facile del tipo: “OH! Ora ho capito perché Soldato 76 maneggia i pistoloni!”
Oppure quelli che creano sapienti giochi di parole come Soldato SettantaGay – visto che Gay e Sei hanno una risonanza simile – oppure il geniale Soldier Seventy Dicks – perché dicks e six hanno una pronuncia simile – ma per fortuna la cosa è scemata subito.
Così, tra una battuta e l’altra, si passa agli indignati per davvero!
Molti, infatti, si sono adirati con la comunità LGBT indicandola come unica responsabile del fattaccio! La convinzione è quella che la comunità omosessuale mondiale avesse fatto pressione per avere più personaggi omosessuali nel gioco. Ovviamente non è così.
Allora qualche esponente del movimento LGBT – e con esponente si intende “persona a caso che si fa portavoce di qualcosa da solo” – si è scagliata con Blizzard per la mercificazione di una categoria sociale.
Ma anche questa cosa non era vera. E tutte le discussioni, le battute omofobe e le teorie di complotto sono crollate come un castello di carta pochi attimi dopo.
MA ALLORA PERCHE’ QUESTA SCELTA?
Overwatch è famoso per avere un roster variopinto e diverso… IRONIA!
In realtà, il titolo di Blizzard si basa su due squadre da cinque giocatori che si massacrano tra loro con un sistema di gioco ben costruito e divertente… E non per niente, molti lo definisco “Il Team Fortress 2, ma con i CULI”.
Su Twitter, il Lead Writer del gioco, Michael Chu – che è uno dei creatori dei Background dei personaggi – ha ringraziato la comunità di Overwatch per l’apprezzamento della story-line e questo è dovuto al fatto che, ai fini del gioco, l’essere gay o meno non significa niente.
Jack Morrison (soldato 76) è gay, e questo non lo influenzerà minimamente.
Non avrà un radar speciale per rintracciare più facilmente gli uomini sulla mappa.
Non potrà maneggiare più facilmente le pistole di grosso calibro.
Ma soprattutto, i suoi outfit non costeranno di più (perché essere gay è molto costoso, o almeno così si dice).
Quindi, la prossima volta che un personaggio di un qualsiasi videogames risulterà omosessuale, comportiamoci esattamente come già successo con Soldato 76… Freghiamocene e continuiamo ad apprezzare un buon gioco per quel che è:
Semplicemente un gioco!
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