Immaginate di solcare i cieli neri pieni di stelle a bordo di un’astronave alimentata da un pizzico di… Sale. Sembra un’idea uscita dalla penna di uno scrittore di fantascienza, ma la startup parigina ION-X sta trasformando questa visione in realtà. Come? Grazie a un innovativo propulsore elettroidrodinamico a elettrospray (EHD), che sfrutta l’elettricità e un carburante a base di sale.
Sale, elettricità e satelliti: la strana idea che conquisterà lo spazio
L’EHD di ION-X rappresenta un significativo passo avanti rispetto ai sistemi di propulsione tradizionali. Invece di affidarsi a combustibili chimici o gas rari come lo xenon, questo dispositivo all’avanguardia utilizza un campo elettrico ad alta tensione per ionizzare un carburante liquido ionico, trasformandolo in particelle cariche che vengono espulse a velocità elevatissima.
Il risultato è una spinta precisa e potente, ottenuta con un’efficienza energetica senza precedenti.
Ma i vantaggi dell’EHD non si fermano qui. Il carburante utilizzato è non tossico e non infiammabile, garantendo una maggiore sicurezza durante le operazioni spaziali. Inoltre, il design compatto del sistema lo rende ideale per i piccoli satelliti in orbita bassa terrestre (LEO), un segmento di mercato in rapida crescita.
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Tuttavia, è importante sottolineare che la propulsione elettrica non ha ancora raggiunto la potenza necessaria per missioni su larga scala o per il trasporto di carichi pesanti nello spazio profondo.
Per ora l’azienda ha raccolto oltre 17 milioni di euro di finanziamenti per portare avanti la sua missione. Il prossimo anno, un satellite della danese Space Inventor utilizzerà i propulsori ION-X in una missione dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), dimostrando l’efficacia della tecnologia in condizioni operative reali.
Inoltre, l’azienda sta lavorando per industrializzare la produzione, con l’obiettivo di realizzare una nuova fabbrica vicino a Parigi in grado di produrre fino a 200 propulsori all’anno entro il 2028.
Chissà, forse un giorno il sale non sarà più solo un condimento sulla nostra tavola, ma anche il carburante che ci porterà verso nuovi orizzonti nello spazio. Alla faccia di Musk!