Chi di noi cinefili non è mai stato affascinato dalla figura di Stanley Kubrick? Da sempre è stato considerato un maestro della pellicola e gli omaggi sono stati tanti negli anni. Sul Bosone non possiamo non celebrare questo artista a 20 anni dalla sua morte con qualche curiosità.
Nato nel 1928 a New York, Stanley Kubrick è autore di pellicole iconiche per la storia del cinema. Per citarne alcune ricordiamo Arancia Meccanica, Shining, 2001: Odissea nello Spazio, Full Metal Jacket, Lolita, Barry Lindon o Eyes Wide Shut. Ma cosa c’era dietro tanta originalità e visionarità?
Oggi lo raccontiamo attraverso alcune curiosità sospese tra realtà e leggenda. Quante ne conoscevate?
Stanley Kubrick era un campione di scacchi
Si racconta che un attore portò una scacchiera sul set per sfidarlo. Stanley sospese le riprese e sfidò gran parte della troupe per ore intere. Inutile dire che vinse ogni volta.
Grazie a questo gioco riuscì a mantenersi prima di iniziare la sua carriera artistica, e le sue conoscenze nel settore sono varie, tra queste il campione Larry Evans.
Per gli appassionati di scacchi sarà bello conoscere l’apertura preferita del regista. 1.B4 “The Orangutan”.
E un Perfezionista
Detiene il record per il maggior numero di riprese per una singola scena (127 riprese per la sequenza in cui Jack Nicholson insegue Shelley Duvall in Shining) e i tempi di lavorazione più lunghi (400 giorni per Eyes Wide Shut).
I marines in Full Metal Jacket dovettero sottoporsi ad un vero campo di addestramento. Qui venivano insultato 10 ore al giorno dal sergente Hartman e dovevano radersi la testa una volta a settimana.
Realismo (spaziale)
Il realismo è sempre stato una delle caratteristiche del suo cinema. Tra questi ricordiamo il realismo nella rappresentazione della mancata propagazione del suono nello spazio in 2001:Odissea nello Spazio.
Ma il realismo non si ferma qui. Nel girare Barry Lindon voleva restare quanto più fedele all’estetica ottocentesca. Per questo motivo la pellicola è stata completamente girata con la luce naturale, senza ausili moderni. Ad aiutarlo in questo intento sono state le lenti NASA Zeiss, le stesse utilizzate nel telescopio Hubble.
Consigli d’autore
Tra i suoi film preferiti Eraserhead di David Lynch, La notte di Michelangelo Antonioni e “Le luci della città” di Charlie Chaplin. Lavori influenzati sia dagli autori Franz Kafka e H.P. Lovecraft, che dai registi David Lean, Ingmar Bergan, Max Ophuls, François Truffaut, Federico Fellini e Vittorio De Sica.
La macchina da scrivere di Shining
Le versioni in cui Jack Torrence batte ossessivamente la stessa frase sulla macchina da scrivere in Shining è da sempre rimasta nell’immaginario collettivo. Ma in pochi sanno che nella versione inglese la frase scritta da Jack è il proverbio All work and no play makes Jack a dull boy (“Tutto lavoro e niente divertimenti rendono Jack un ragazzo annoiato”). Nelle versioni europee la frase è stata adattata in modo diverso. In Italia la frase ripetuta è Il mattino ha l’oro in bocca.
Mentre in Germania Was Du heute kannst besorgen, das verschiebe nicht auf Morgen (“Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi”). In Spagna No por mucho madrugar amanece màs temprano (“Anche se ti alzi presto, non farà giorno prima”). In Francia Un “Tiens” vaut mieux que deux “Tu l’auras” (“Un “tieni” vale più di due “avrai””).
Casting
Ronald Lee Ermey, interprete del leggendario sergente Hartman in Full Metal Jacket, era un vero sergente. Durante i provini colpì il regista insultando tutto il cast. Mentre per il ruolo di Jack Torrence, nella versione definitiva interpretato dal magnifico Jack Nicholson, sono stati considerati anche Robert De Niro e Robin Williams.
Le Colonne sonore di Stanley Kubrick
La musica è sempre stata una chiave per la rappresentazione dei concetti per il regista. Il repertorio utilizzato è davvero ampio e spazia dal pop, alla musica classica alla musica elettronica. Lo stesso autore amava la musica: il suo genere preferito sembra essere il jazz, era un ottimo ballerino e avrebbe voluto girare un musical.
Costruzione dei set
Memorabile è la costruzione dei set di Stanley Kubrick. Esempi memorabili sono quelli della superficie lunare di 2001 , per la quale è stata utilizzata della sabbia trattata e colorata appositamente, oppure la neve del labirinto di Shining per cui sono stati utilizzate 900 tonnellate di sale. Alcuni attribuiscono però questa minuziosità anche ad una paura del regista. Egli, dopo essersi trasferito a Londra nel 1960, restò in Inghilterra per tutta la vita per via della sua paura del volo. Fatto sta che senza questa incertezza non avremmo avuto i suoi set curati ed esteticamente accattivanti che lo hanno caratterizzato.
Speriamo di avervi incuriosito e incoraggiati ad un bel rewatch oppure ad una prima visione delle sue opere. Pellicole e immagini dai generi vari e dalle varie interpretazioni, ma che come non mai rappresentano e sviscerano la nostra umanità.
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