Era agosto quando facemmo un’analisi sul personaggio di Eddie Munson, l’iconico nerd metallaro apparso per la prima volta in Stranger Things 4. È stato (e non sarà più, come confermato dai registi) il personaggio più amato di quest’ultima stagione uscita principalmente, ma non solo, per l’interpretazione magistrale di “Master of Puppets“, capolavoro immortale dei Metallica uscito nel 1986. Ma sapevate che la canzone avrebbe rischiato di non entrare nella fortunata serie TV?
Una delle scene più iconiche dell’ultima stagione uscita di Stranger Things è Eddie Munson che suona Master of Puppets. Dietro c’è una storia molto curiosa
In un’intervista al The Hollywood Reporter Lars Ulrich, batterista e co-fondatore dei Metallica, ha spiegato perché la band ha permesso che “Master of Puppets” fosse usata in Stranger Things. Ulrich dice che i Metallica sono sempre stati molto avari con chi aveva in licenza le loro canzoni, ma negli ultimi anni hanno avuto un cambiamento completo. Afferma infatti:
Una volta, con i Metallica, eravamo sempre i ragazzi del ‘no’. Abbiamo fatto però un’inversione di rotta. Abbiamo solo detto: “Sai una cosa? È stupido. Perché ci aggrappiamo a queste [canzoni] come se fossero così importanti, come se fossero i gioielli della corona?” Abbiamo iniziato a dire di sì a tutto. Condividiamo la nostra musica con il mondo. È stata una tale gioia vedere come [Master of Puppets] sia diventato un fenomeno. È stato del tutto inaspettato. Chi avrebbe mai pensato 40 anni dopo che queste canzoni potessero ancora avere quell’impatto? Eravamo entusiasti di farne parte
Vale la pena ricordare che “Master of Puppets” dei Metallica non è l’unico fenomeno (ri)esploso grazie alla serie TV fantascientifica dei fratelli Duffer. La stagione 4 ha visto Stranger Things usare le canzoni in un modo molto diverso. Accanto alla popolarità di “Master of Puppets” c’è stata la canzone di Kate Bush del 1985 “Running Up That Hill“, che diventa l’inno di Max per tutta la stagione. Come con i Metallica, “Running Up That Hill” ha visto una rinascita, classificandosi al numero 8 della Billboard Hot 100, che è stato un enorme miglioramento rispetto a dove si trovava al numero 30 per la sua uscita nel 1985.
Insomma: mondo nerd che si mischia al buon gusto musicale di 40 anni fa e che, tuttavia, non muore mai. Quanto è bella questa cosa?
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