Uno studio olandese dimostra l’impatto negativo dei rifiuti DPI sull’ambiente

Un recente studio scientifico ha portato alla luce quanto i dispositivi di protezione individuale monouso (DPI), necessari per la nostra difesa personale contro il Covid-19, stiano avendo un impatto molto grave sull’ambiente, fenomeno che coinvolge tutto il mondo.

Due ricercatori olandesi nel campo della biologia, Auke-Florian Hiemstra e Liselotte Rambonnet, hanno avuto l’idea di misurare l’entità dell’impatto ambientale dei rifiuti DPI, che non fanno che aggiungersi al carico di rifiuti che il pianeta deve già sopportare. L’idea alla base di questo progetto sarebbe venuta ai due ricercatori mentre pulivano un canale nel quale trovarono un pesce intrappolato nel dito di un guanto di plastica monouso.

La ricerca è stata facilitata anche da un hashtag online lanciato dai due studiosi, #glovechallenge, con cui hanno raccolto migliaia di immagini di animali intrappolati, o comunque danneggiati, se non uccisi, dai rifiuti DPI. I ricercatori, inoltre, nel loro rapporto, dichiarano:

Inizialmente, questi prodotti si trovavano principalmente nelle immediate vicinanze di supermercati e istituzioni sanitarie, ma quando le mascherine per il viso sono diventate obbligatorie nei trasporti pubblici, sono state trovate sempre più anche vicino alle stazioni da autobus, tram e treni.

rifiuti dpi

Ciò naturalmente dimostra che tali rifiuti hanno raggiunto zone sempre più estese, e quanto le aree naturali siano state progressivamente infestate da questi rifiuti che arrivano a compromettere la vita stessa degli animali. Gli studiosi hanno aperto anche un sito, www.covidlitter.com, attraverso il quale le persone possono condividere, e dunque segnalare, casi di animali toccati direttamente da questi dispositivi: cani e gatti che fanno indigestione in segiuto all’ingerimento di questi rifiuti, scoiattoli impigliati, uccelli feriti.

Il tentativo di questi scienziati è chiaramente quello di invitare ulteriormente le persone a prestare attenzione all’ambiente e a fare un uso ponderato di questi prodotti, magari utilizzando dispositivi non necessariamente “usa e getta”. Questi dispositivi possono essere utili a salvarci la vita, ma se non prestiamo abbastanza attenzione ai nostri comportamenti, potrebbero danneggiare non poco il nostro pianeta.

Leggi anche:
L’industria abbraccia l’ambiente con la certificazione ISO 14001
Volontariato ambientale: cos’è e come partecipare
Andrea Boscherini, una chiacchierata sull’essere naturalista oggi (INTERVISTA)

Ti è piaciuto questo articolo? Dicci cosa ne pensi nei commenti qui sotto o esplora altri contenuti dal nostro menù!

Hai una storia da raccontare o un'opinione da condividere? Mandaci il tuo articolo scrivendoci a [email protected].

Vuoi unirti al nostro team e collaborare con noi? Scopri come candidarti alla pagina dedicata: collabora.

Pulsante per tornare all'inizio