Target di manga e anime – prima parte

Nella vita di tutti i giorni mi capita spesso di spiegare ad amici e conoscenti cosa significa realmente approcciarsi alla cultura giapponese, soprattutto riguardo l’aspetto legato ai manga ed agli anime: tendenzialmente nel nostro paese queste opere sono considerate prodotti per un pubblico di bambini e adolescenti ma, esattamente come negli Stati Uniti vengono prodotte serie tv di vari generi, in Giappone i manga e gli anime si dividono in vari target. Ogni target è rivolto ad una fascia d’età e di sesso e, per completare l’offerta, si divide poi in vari generi e sottogeneri.

Missione dei prossimi articoli sarà quella di fornirvi una guida completa ai vari target che compongono questo mondo variegato e complesso, gli incroci che possono formarsi tra di essi, e le varie sfaccettature che distinguono un target dall’altro.

 

IL TARGET KODOMO

Il primo target di cui parliamo è indirizzato alla fascia d’età prescolare e ad entrambi i sessi; proprio la parola kodomo significa bambino; due le caratteristiche che questo target presenta principalmente: l’assenza totale di qualsivoglia fanservice e l’utilizzo di un linguaggio molto semplice; quest’ultima particolarità è tenuta molto in conto in Giappone: i manga kodomo, infatti, vengono scritti utilizzando il linguaggio furigana, che consta di una spiegazione che accompagna ogni simbolo kanji per facilitarne la lettura. Allo stesso modo, in occidente, in alcuni kodomo vengono utilizzate forme verbali semplificate, ad esempio evitando o riducendo l’uso del congiuntivo.Target Doraemon

Doraemon è il classico esempio di Kodomo!

Il più importante autore di opere kodomo è Fujiko Fuijo, in realtà uno pseudonimo che unisce due disegnatori giapponesi, i cui manga e anime forse più conosciuti in occidente sono Doraemon e Carletto il principe dei mostri.

Target Deformed

Naruto Super Deformed. Classico metodo per attirare i bambini verso un manga di target superiore…

I kodomo hanno sostanzialmente un solo sottogenere: l’aniparo. La parola stessa è la crasi delle parole “anime” e “parody”, e quindi indica una parodia di opere preesistenti. L’aniparo è un genere che troveremo anche più avanti in queste guide, poiché condiviso con altri target. Tornando ai nostri kodomo, gli aniparo sono correlati allo stile di disegno super deformed e “il pazzo mondo di Go Nagai” è forse l’opera più rappresentativa del genere.

Target Shin Chan

Shin Chan. Sicuramente non per bambini…

Concludiamo questa panoramica sui kodomo parlando di fusioni e incroci con altri target. Quando un bambino diventa adolescente? Evidentemente i mangaka giapponesi se lo chiedono spesso, data la quantità di manga ed anime che presentano incroci con i kodomo. Pollon di Azuma Hideo è il classico esempio di incrocio tra il kodomo e lo shojo, che vedremo in seguito. Keroro di Mine Yoshizaki è invece un esempio di fusione tra kodomo e shonen. Infine il manga Shin Chan di Yoshito Usui è un classico esempio di falso kodomo, in quanto sebbene i protagonisti siano bambini di 5 anni, il manga ironizza situazioni e tematiche adulte, classiche del target seinen.

Nel prossimo articolo approfondiremo i due target dedicati agli adolescenti, lo shojo e lo shonen, non perdetevelo!

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Pierfrancesco Caroli

Grandissimo appassionato di anime, manga e giochi da tavolo, nasce cresce e pasce in Puglia tra le prime edizioni di Dragon Ball e vecchi anime obliati anche dalle tv locali.
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