Tatooine ha un nuovo rivale, scoperto esopianeta con 3 soli

Nel 2009 la missione Kepler aveva lo scopo di trovare pianeti simili alla Terra, quindi pianeti che girassero intorno ad una propria stella. Di esopianeti, pianeti che non appartengono al nostro sistema solare, ne furono scoperti ben 2394 tramite il telescopio e tra questi, si trova KOI-5AB.

Qual è la particolarità di questo pianeta? Che si presenta come un rivale di Tatooine, pianeta natale di Luke Skywalker nella saga di Star Wars con due soli, anzi, KOI-5AB di soli ne ha ben tre.

tatooine

Situato nella costellazione del cigno si trova a 1800 anni luce dalla Terra, oltre ai soli, ma ha anche un’orbita strana. Scoperto nel 2009, inizialmente messo in disparte perché, dice David Ciardi, capo scienziato dell’Exoplanet Science Institute della NASA,

abbiamo abbandonato KOI-5Ab perché era complicato e avevamo migliaia di candidati. C’erano risultati più facili rispetto a KOI-5AB e stavamo imparando qualcosa di nuovo da Kepler ogni giorno in modo che KOI-5 fosse quasi del tutto dimenticato.

esopianeta 3 soli
Nasa

Recentemente il pianeta KOI-5AB è tornato alla ribalta per le sue peculiarità che hanno suscitato un nuovo interesse.  Date le sue dimensioni, probabilmente si tratta di una grande massa gassosa come Saturno o Giove ed è circa sette volte le dimensioni del nostro pianeta.

La sua orbita è davvero particolare, infatti KOI-5AB gira intorno ad una stella che a sua volta si trova vicina ad un’altra stella e insieme, orbitano una intorno all’altra compiendo un giro ogni 30 anni. Ma non è finita qui, infatti esiste una terza stella più lontana che gira intorno alle prime due.

(Caltech/R. Hurt (IPAC))

Non sappiamo quanti pianeti con tre stelle come KOI-5A esistano, ma questo è davvero particolare, perché ha oltretutto un’orbita deviata. Abbiamo ancora molte domande su come e quando i pianeti possono formarsi in sistemi a stelle multiple e su come le loro proprietà si confrontano con i pianeti in sistemi a stella singola.

Studiando questo sistema in modo più dettagliato, forse possiamo ottenere informazioni su come l’universo crea i pianeti” ha spiegato David Ciardi.

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