Come rovinare un gioco: The Culling 2 e il suo disastroso lancio

Copiare gli altri non è mai una buona idea.

Prima di Fortinite, prima di PUBG, prima di tutti, c’era The Culling.

Oggi torniamo a parlare di Battle Royale e nello specifico parliamo di uno dei primissimi giochi di questo genere. Quasi un anno fa infatti, veniva rilasciato The Culling, uno dei primi giochi che possiamo definire Battle Royale. L’obiettivo era sopravvivere su un’isola contro altri 15 partecipanti, con armi per la maggior parte melee.

Si trattava di una formula di gioco molto simile alla “Battle Royale di Hunger Games” e molto lontana da i fenomeni odierni come PUBG e Fortnite.

Questa idea innovativa e vivace ha permesso a The Culling di guadagnarsi una piccola fortuna e un buon numero di fan e giocatori, prima di essere schiacciato dai vari Battle Royale odierni.

Per rispondere a “i grandi del settore”, gli sviluppatori di The Culling hanno prima modificato pesantemente il loro gioco (con scarsi risultati) e poi creato e pubblicato (meno di una settimana fa) The Culling 2.

Il risultato ? UN DISASTRO. Ma partiamo dal principio.

The Culling 2 non ha nulla a che vedere con il primo, la formula di gioco viene completamente sconvolta e si tramuta in un imbarazzante clone di PUBG.

Il gioco è oggettivamente BRUTTO. Poco ispirato, palesemente copiato e realizzato con sufficienza ed eccessiva velocità. The Culling 2 è quindi una copia fatta male e non divertente di altri giochi dello stesso genere. E per non farci mancare nulla, il gioco costa 20 euro, con un rapporto qualità prezzo davvero imbarazzante.

E non finisce qui. Il gioco ha subito in questi giorni uno dei lanci più disastrosi della storia dei videogame, con numerose persone che hanno applaudito a questo flop, dato che il karma a quanto sembra esiste e la poca voglia degli sviluppatori è stata ripagata con dei dati di accesso ridicoli.

Il “picco” (se cosi lo possiamo chiamare) di giocatori si è ottenuto nel giorno di lancio, con circa 250 utenze online. Da lì, la situazione è degenerata velocemente. Ad oggi, la media di accessi giornalieri è di 4/5 giocatori, con minimi che fanno ridere (il 12 luglio si sono collegate solo 2 persone).

Copiare dunque non è mai la migliore alternativa, perchè i videogiocatori non sono stupidi (non sempre) e pagare 20 euro per una versione peggiore e senza giocatori di PUBG è ridicolo.

Meglio fare un gioco brutto ma originale, che un gioco mediocre e copiato.

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Manu99

Cresciuto nell'epoca "d'oro" dei videogiochi. Tra i salti di Crash, le corse sui muri di Prince of Persia, i brividi per Resident Evil 1 e le avventure di Tomb Raider. Appassionato da sempre di lettura e giornalismo, con l'abitudine di dire sempre cosa pensa. Su qualsiasi cosa.
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