12 dicembre 2019. Segnatevi la data, perchè sarà quella in cui verranno declamati i vincitori dei The Game Awards, le cui nomination sono state decise da poco.
Ma chi ha deciso quali giochi vengono nominati, e come funziona l’assegnazione di questo premio?
The Game Awards 2019: una giuria internazionale
La giuria è enorme e per quanto principalmente focalizzata in UK e USA, prevede un totale di 80 voci tra organi di stampa e media globali. Qualche nome che sicuramente conoscete? Facile: The Guardian; Kotaku; Gamesradar; Gamespot; IGN; PC GAMER; Famitsu. E potrei continuare, visto quanto è ampia la giuria.
E come ho detto, non si tratta solo di media inglesi o americani, ma di tutta europa nonchè dell’america del sud, australia, giappone e in sostanza di tutto il mondo. Vi interessa sapere chi rappresenta l’italia? Facile: Everyeye.it e Multiplayer.it, due nomi non da poco nel panorama dei media videoludici del Bel Paese.
Ma poi chi decide il vincitore? La giuria fa il 90% del lavoro, ma i fan possono “ribaltare il risultato” come direbbe qualcuno, votando attraverso vari sistemi.
E se voleste assistere alla premiazione… Facile davvero come bere un bicchier d’acqua, dato che oltre alla possibilità di acquistare dei biglietti per partecipare di persona all’evento al Microsoft Theater di Los Angeles, sarà garantito uno streaming gratuito su molte piattaforme. Twitch, in primis, ma anche Youtube, e sarà possibile vedere lo show anche semplicemente utilizzando una ps4 o un visore oculus. Non c’è davvero modo di perderselo, sinceramente.
Ma cosa si premia?
La premiazione, un po’ come accade per i ben più noti premi Oscar, definisce molte categorie nelle quali è possibile vincere un premio. Le categorie sono 29, e a parte la prima decisamente prestigiosa “Game of the Year”, si premiano categorie come il miglior gioco di uno specifico genere, il miglior videogame per mobile, la miglior direzione artistica in un videogioco, il miglior audio design, e così via. Nelle categorie ve ne sono anche 6 dedicate interamente agli eSports, che vengono però valutate da una giuria ridotta.
Ma quindi i giochi si valutano solo dal lato tecnico? Assolutamente no!
Alcune categorie infatti prediligono altro tipo di contenuto. “Games for Impact” ad esempio, valuta il gioco dal messaggio sociale che ha avuto più impatto; “Community Support” valuta appunto il supporto dei creatori agli utenti, la trasparenza e la responsività; “Fresh Indie Game” premia uno studio indipendente che abbia rilasciato il suo primo gioco nel corso dell’anno; “Ongoing game” si focalizza invece su quei giochi che hanno arricchito il proprio contenuto migliorando l’esperienza di gioco nel corso del tempo… inoltre le categorie relative agli esports premiano anche giocatori, coach di squadre ed eventi dedicati, oltre che i giochi in sè per sè.
Ok, tanto lo so che volete qualche nome
Se vi siete letti tutto lo spiegone sicuramente vi aspetterete anche qualche nome. Bene, le più eclatanti sono indubbiamente quelle della categoria “Game of the year”, nella quale si trovano Control, Death Stranding, Resident Evil 2, Super Smash Bros Ultimate e The Outer Worlds. Un’assortimento vario che vede anche, curiosamente, il remake di un vecchio titolo (evidentemente fatto ad arte).
Come potrete immaginare, molti di questi titoli appaiono in più categorie, e addirittura alcune categorie che non premiano direttamente i videogiochi includono qualcosa relativo a questi, come la categoria “Performance” che nel premiare voice-acting e motion capture non poteva non includere Mads Mikkelsen e Norman Reedus per Death Stranding, nonchè Courtney Hope per Control.
I titoli ovviamente, come già detto, sono moltissimi, ma quali appaiono maggiormente oltre a quelli sopracitati? Indubbiamente Apex Legends, Borderlands 3, Disco Elysium, Call of Duty: Modern Warfare.
Ve li aspettavate? Vi sembrano titoli interessanti? Io, sinceramente, sono abbastanza soddisfatto. Ma se volete saperne di più, beh, date un’occhiata al sito ufficiale dei The Game Awards, dove troverete tutto l’elenco dei giudici, e delle nomination.
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