Titanfall sembra essere un IP perseguitato da una singolare maledizione: contenere titoli accompagnati da un enorme hype che poi va a essere inevitabilmente deluso dal gioco reale. Alle luci della ribalta è ora il nuovo titolo Titanfall 2, in uscita il 28 ottobre 2016.
Recentemente era stato annunciato un doppio round di tech tests, eventi lunghi un weekend ciascuno in cui il sistema di server multigiocatore del gioco sarebbe stato messo a dura prova da una simulazione del carico introdotto da una mole di videogiocatori simile a quella prevedibile ad ottobre.
Il primo di questi due eventi era però un punto cruciale dal punto di vista commerciale per il gioco, perchè per la prima volta finalmente chiunque avrebbe potuto giocarlo (anche se una versione pre-alpha) e trasmetterlo in streaming. La buona ricezione da parte dei giocatori e dei giornalisti del mondo del gaming era quindi un obiettivo non secondario nella strutturazione della serie di eventi.
La debacle del primo tech test
Tuttavia niente di quello che gli sviluppatori di Titanfall 2 si aspettavano (o speravano) si è avverato. Tutto sembra essere andato storto: all’annuncio dei Tech test sono emerse polemiche per la scelta (questionabile) di fare tests solo per la versione console del gioco (Xbox e Playstation 4), tagliando fuori i giocatori su PC.
Ma è il primo tech test che ha scatenato grosse polemiche. Dopo aver messo le mani sul titolo nel weekend dal 19 al 21 agosto, la maggior parte dei recensori si è espressa solo tiepidamente, mentre il mondo di Internet si è rivoltato.
Oggetto delle polemiche alcune scelte e soprattutto le grosse modifiche introdotte dagli sviluppatori di Titanfall 2 alle mecchaniche di gioco rispetto al primo titolo.
Senza andare troppo nello specifico e citando solo gli elementi più “eclatanti” ed al centro della polemica, possiamo citare:
- rimozione delle burn cards
- minore personalizzabilità dei titans
- rimozione di un’arma al pilota (in titanfall 1 ogni pilota aveva un’arma primaria, una secondaria ed una anti-titan, mentre in Titanfall 2 si hanno due slots per le armi e si è quindi obbligati a scegliere fra arma secondaria e arma anti titan)
- movimento molto più lento e pesante, con sostanziale riduzione della velocità
- rimozione dai titans dello scudo ricaricabile
- rimozione quasi completa dalla mappa dei grunts guidati dalla AI
- rimozione completa di una modalità di gioco (“attrition”, “logoramento” in italiano) e sua sostituzione con una nuova “bounty hunt” simile, ma con significative differenze
- tempo per uccidere (numero di proiettili) molto ridotto
- mappe molto semplificate e con un ridotto elemento di verticalità
- modifiche sostanziali al meccanismo di “rodeo” su un titan
- titans molto più deboli
- meccanismo di ottenimento dei titans legato esclusivamente alle kill e non più temporizzato (ma accelerato dalle kill) come nel titolo precedente
I problemi di Titanfall 2 possono essere risolti nel poco tempo rimasto?
Il fondamentale concetto alla base del cataclisma di critiche piovute sugli sviluppatori di Titanfall 2 è stato di essersi discostati così tanto dal primo gioco da farlo sembrare un gioco diverso, e per di più meno interessante.
Insomma una grande parte della playerbase di Titanfall 1 non pensava ci fossero grossi problemi col gioco in se, ma che semplicemente ci fosse bisogno di più contenuto e di una campagna singleplayer e che questo fosse stato il motivo del noto crollo di giocatori attivi dopo il lancio. Quindi, visto l’appoggio della potente Electronic Arts alla una volta piccola Respawn Entertainment (produttrice di Titanfall), la playerbase pensava che l’aumento del budget significasse di fatto il miglioramento grafico del gioco, l’aggiunta della campagna single player e di qualche innovazione, e più contenuti in termini di armi, Titans, ed opzioni di personalizzazione.
Invece i giocatori si sono ritrovati davanti un gioco completamente diverso. Ed una conferma che ciò fosse volontario i giocatori la trovavano in una intervista fatta a Steve Fukuda, game director di Titanfall 2, che esponeva come la serie di cambiamenti fosse una scelta deliberata da parte degli sviluppatori dopo estensive sessioni di gioco, il cui scopo era “trovare cosa fosse sbagliato nel primo titolo”.
Dopo un’escalation di critiche su Reddit e Neogaf nell’arco di tempo fra il primo tech test ed il secondo, programmato per l weekend fra il 26 ed il 28 agosto, Respawn ha risposto ufficialmente annunciando che avrebbe preso provvedimenti a riguardo e nel corso del secondo tech test alcuni problemi sono stati affrontati: è stato reintrodotto il timer per l’ottenimento del titan e il movimento è stato accelerato.
Tuttavia moltissime di queste critiche riguardano elementi chiave di gioco la cui rielaborazione probabilmente impiegherebbe molto lavoro e molto tempo di sviluppo in più rispetto al poco rimasto prima dell’uscita del gioco. Ecco perciò perchè la playerbase è molto preoccupata.
Le tempistiche di Titanfall 2 sono sfortunate
Di certo non aiuta la peculiare scelta di Electronic Arts di far uscire il gioco una settimana dopo l attesissimo titolo Battlefield 1 (peraltro pubblicato proprio da loro!) e una settimana prima della nuova iterazione del franchise di Call of Duty: Infinite Warfare (con allegato il remastered di Call of Duty: Modern Warfare).
Inoltre ricordiamo che quest’anno è l’anno degli FPS: è uscito il seguitissimo Overwatch e Doom, che è ancora abbastanza giocato in multiplayer. Poi uscirà Gears of War 4, Battlefield 1 e Call of duty (due giochi). Insomma, senza un forte impatto sarà difficile per il titolo imporsi nel mercato e dopo un secondo flop difficilmente Electronic Arts avrà voglia di reinvestire denaro per un terzo gioco.
Le prospettive per un IP che contiene un titolo che è già ormai considerato un moderno classico sono quindi fosche.
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