Tokyo Ghoul, il Film: un Titolo, un Perché

Il Film di Tokyo Ghoul ci ha portato a fare alcune riflessioni

Ho visto il film di Tokyo Ghoul …

… ma sto ancora metabolizzando!

Ammetto di non aver ancora capito cosa ho realmente visto.

Non credo serva parlare di Tokyo Ghoul, l’ormai famosissimo manga di Sui Ishida che fa gridare al capolavoro tutti i fan della serie. Per me resterà sempre uno dei tanti figli di Devilman, ma oggi giorno funziona così:

“Ti piace qualcosa? 

Allora è un capolavoro fin quando non finisce.

Poi passiamo a quello successivo che mi piacerà e quindi sarà anch’esso un capolavoro.”

Come sempre quando si urla al capolavoro  io mi ci fiondo per conoscere quell’opera e studiarla – spesso per demolirla – e Tokyo Ghoul non fa eccezioni.

Ho iniziato il Manga tempo fa, ma da qualche capitolo rispetto all’ultima uscita, l’ho abbandonato perché proprio non mi piace.

Così quando è uscito il film ho pensato ad un ottima opportunità per demolire un adattamento fatto male …

…ed invece ho scoperto che il film di Tokyo Ghoul non è male.

IL FILM

Sono reduce da altri Live Action brutti e fatti male, come Full Metal Alchemist (la fiera della parrucca) e Death Note (senza effettivamente Death Note). Devo dire che rispetto questi due Tokyo Ghoul è stato anche gradevole.

Allora, un momento, non fraintendete. Già rispetto Death Note il manga di Tokyo Ghoul ha pochi paragoni, con Full Metal Alchemist non c’è proprio storia. Ma qui non si parlerà di opera originale, bensì del film.

Ed il film di Tokyo Ghoul, con attori poco somiglianti, computer grafica disturbante degna di un nintendo 64 e scene del film che devo ancora spiegarmi è stato fatto bene rispetto gli altri due.

Perché? Prima di tutto a livello di Story Line. Rispetto Death Note prende a pieno dall’originale come Full Metal Alchemist, ma al contrario di quest’ultimo non salta momenti della storia importanti.

Deve essere una trasposizione del fumetto e prende la prima parte dello stesso.

Cioè dalla trasformazione in ghoul di Kaneki (interpretato da Masataka Kubota) fino alla morte di Mado Kureo (interpretato molto bene da Yo Oizumi).

Il Film di Tokyo Ghoul rappresenta (abbastanza) fedelmente da un punto A ad un punto B. Niente di più e niente di meno.

Viviamo in una società moderna dove esistono dei vampiri diurni sopravvalutati che si cibano di carne umana (i Ghoul).

Lo sfigato di turno a.k.a. Ken Kaneki vieni invitato dalla Ghoul Rize per cena. Una società segreta -si scoprirà più avanti nel manga- ne approfitta per “fermare” Rize e provare a ricreare un ibrido di Uomo/Ghoul sfruttando parti del corpo della predatrice trapiantati nella preda.

Qui iniziano le pippe mentali che hanno reso famoso Devilman. E’ più umano un devilman col cuore umano o un umano con il cuore malvaggio?

Insieme a Kaneki lo scopriremo pian piano. Insieme a molti meno piagnistei del protagonista e combattimenti godibili (come quello tra Kaneki ed Amon, diverso ma bello).

MA C’E’ TANTO DI SBAGLIATO IN TOKYO GHOUL

Una delle cose più amate dai fan della serie sono i Kagune ed i Quinque. Ogni volta che entra in scena un nuovo Ghoul o un nuovo membro della CCG (Commission of Counter Ghoul) ci si chiede che Kagune e che Quinque abbia.

Qui sono tutti brutti da vedere. Davvero, la grafica sembra presa da un filmato introduttivo di un gioco per PS2 (e sono buono dicendo questo).

Graficamente sono fatti meglio i tentacoli delle live action degli hentai “tentacle rape”. Ma se non siete puristi della grafica si può parlare del contenuto!!!

Metà attori non assomigliano neanche lontanamente alla controparte animata. E va ancora bene, perché è quasi impossibile reclutare attori somiglianti a dei cartoni.

Il problema è che stonano tanto.

Come l’amico di Taneki – quello che diventa importante nel manga solo quando muore – o come Touka che ha una faccia anonima sia nel manga, che nell’anime e anche nel film.

Io non salverei nessuno del cast, ad accezione di Nobuyuki Suzuki (Amon) ed il già citato Yo Oizumi. Oddio … ho fatto caso ora di aver tifato per la CCG!

Ma una scena in particolare è davvero disturbante: L’allenamento di Taneki.

Allora, Taneki è uno sfigato, e si sa. Deve imparare a controllare i suoi nuovi poteri, ed è un classico.

Ma l’allenamento del manga è una cosa totalmente diversa. Touka lo allena combattendo all’ultimo sangue …

… poi aggiungiamo una sessione di cazzotti ad un sacco da boxe, un allenamento di kata con un bo da due metri, e poi uno scontro simulato con tre avversari in tenuta protettiva …

Vi giuro i cinque sharknado messi insieme non avevano tutta questa potenza di “No Sense”.

VOLETE PERDERE DUE ORE DELLA VOSTRA VITA?
VEDETE QUESTO FILM

Non è raro trovare film tratti da cartoni animati. E’ già più difficile trovare film tratti da cartoni animati con brutta recitazione, brutti attori, brutta grafica ma comunque fedele all’opera originale al punto da non essere brutto nel complesso.

Io sconsiglio la visione perché sconsiglio la visione del cartone di Tokyo Ghoul o la lettura del manga stesso.

Almeno fin quando non si sono viste opere più belle che hanno fatto la storia delle animazioni giapponesi (e passiamo sia dallo studio Ghibli che da altre opere).

Ma se proprio volete conoscere Tokyo Ghoul, se proprio volete sapere di cosa parla prima di guardare una serie di episodi in cui Taneki piange e basta in modo che i fan più sfigati si ci immedesimino, e se proprio volete perdere due ore della vostra vita, guardatelo.

L’importante è che non diate la colpa a me a fine visione.

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