Nella vita arrivano momenti in cui si deve cambiare rotta, mentalmente e fisicamente. Ci sono ad esempio delle circostanze che ci obbligano a cambiare casa e a traslocare in altre città, ad esempio per il bene della nostra famiglia o per circostanze lavorative. Il trasloco non è mai una fase semplice da affrontare, perché richiede molta pazienza, una buona dose di forza d’animo, e ovviamente una capacità organizzativa fuori dal comune.
Il trasloco e le cose da fare
Prima di lasciare il vecchio appartamento e trasferirsi nel nuovo a seguito del trasloco, occorre assolvere qualche adempimento di fondamentale importanza tra cui disdire i vecchi contratti. È importante comunicare la variazione della residenza al Comune di competenza per la tassa dei rifiuti urbani, prendere nota dei valori ricavati dalle letture contatori delle utenze, recuperare le chiavi del nuovo appartamento chiedendole al proprietario dell’immobile preso in affitto e se si tratta di nuova costruzione, sostituire le chiavi di cantiere con quelle di nuova serratura.
Fra i temi dei quali occuparsi prima del trasferimento, c’è sicuramente la questione delle utenze. Questa procedura richiede del tempo ed è bene quindi procedere con largo anticipo per non rischiare di restare senza acqua, luce e gas. Per la nuova abitazione sarà infatti necessario richiedere l’attivazione o il subentro dei vari contratti. Sia in caso di un nuovo allaccio che in caso di subentro, sarà possibile scegliere autonomamente la propria fornitura, valutando anche il passaggio al mercato libero, magari informandosi prima su alcune guide presenti online. A questo proposito va anche considerato che questo passaggio sarà comunque obbligatorio dal 2023, dunque conviene muoversi adesso per anticipare i tempi, dato che prima o poi si sarà comunque costretti ad abbandonare il mercato a maggior tutela.
Gli errori da evitare durante il trasloco
Innanzitutto, non conviene mai affidarsi al fai da te. Trattandosi di una fase delicata, è importante richiedere il supporto dei professionisti, soprattutto quando il trasloco prevede spostamenti su lunghe tratte e viaggi ripetuti per il trasferimento delle proprie cose. In secondo luogo, è bene prepararsi con un largo anticipo, ad esempio tenendosi liberi per i weekend, per sbrigare le varie faccende inerenti al trasloco, così da non “turbare” la vita lavorativa.
Occhio alle scatole usate, perché potrebbero essere danneggiate o sporche, mentre è saggio etichettare ogni scatolone e accoppiare il numero ad una lista delle cose che ogni pacco contiene. Infine, si consiglia di evitare di tenere tutti i mobili: sicuramente ci sarà qualcosa di cui si può fare a meno.
Come ricavare un proprio spazio lavorativo
Oggi in tanti lavorano in smart working, dunque arriva la necessità di ricavarsi uno spazio lavorativo in casa. Per prima cosa, è meglio selezionare una stanza da adibire a studio privato, o in alternativa un angolo della casa lontano dal frastuono della vita domestica. Si suggerisce di approfittare di eventuali soluzioni come il sotto-scala, che può diventare uno spazio potenzialmente prezioso per “incastrare” la propria scrivania. Altre opzioni creative e salvaspazio sono gli armadi convertibili, o le scrivanie angolari, che richiedono comunque di essere realizzate su misura. Oltre ad essere pratiche, sono anche eleganti e di design.
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