Tutto quello che non sapevi sulle Libellule

Scopriamo insieme questi fantastici insetti predatori: le Libellule

Che occhi grandi che hanno… E’ per guardarti meglio. No, non è la favola di cappuccetto rosso ma la citazione dice il vero: gli occhi sono grandi e per un buon motivo. Tutti avrete visto – e molte ragazze sicuramente ne avranno il terrore – volare degli insetti dal corpo lungo, sottile e la testa spropositata, 4 lunghe e rumorose ali e dei colori sgargianti. Se non avete ancora capito, le protagoniste di tante fughe in preda al panico sono le libellule.libellula

Insetti affascinanti ma non pienamente conosciuti, incompresi ma di una grandissima importanza per il nostro ecosistema.

Oltre a essere dei bellissimi animali, le libellule sono molto curiose e difficilmente si spaventano. Quante volte vi è capitato di trovare una di loro ronzarvi attorno nonostante i tentativi di allontanarla?

Tassonomia delle libellule

Regno: Animalia
Phylum: Arthropoda
Classe: Insecta
Sottoclasse: Pterygota
Ordine: Odonata 
Subordine: Epiprocta Infraordine: Anisoptera

Le libellule sono degli insetti particolari e molto belli, dai colori che possono essere scuri o sgargianti. Ma ciò che li rende speciali è il loro modo di volare.

libelluleSi perché il volo delle libellule esprime leggerezza, naturalità e indipendenza… Dotate di 4 ali, possono muoverle in maniera indipendente l’una dall’altra, fattore che consente loro dei movimenti che altri insetti o volatili di specie diversa non sono in grado di fare (come ad esempio volare all’indietro e scattare a destra o sinistra).

Quando si posano, le ali vengono spiegate orizzontalmente rispetto al corpo e questo dettaglio le distingue dai parenti Zigotteri che tengono invece le ali chiuse in verticale.

Anche se non sembra, sono delle feroci predatrici. Cacciano in due modi:

agguato: la libellula resta posata su un supporto e avvistata la preda, le si avventa contro, la cattura con le zampe e ritorna al suo posatoio per consumarla;
in volo: attacca e divora le sue prede, che sono normalmente di piccole dimensioni, in volo e senza necessità di posarsi.

libellule Zigotteri
Un esemplare di Zigottero

Gli occhi sono molto grandi e composti, permettendo loro una caccia precisa grazie a un’estrema mobilità del collo (le libellule riescono a vedere in tutte le direzioni e ad avvistare una preda nel raggio di circa 20 metri).

Curiosità sulle libellule, sono tra gli animali più tatuati

Ebbene, il simbolo della libellula è profondo e per questo risulta la scelta di molti come primo tatuaggio. Semplice ma con un grande significato.

Esistono due pensieri discordanti sulla sua etimologia: per alcuni vuol dire “libre”, ovvero bilancia in quanto è in grado di stare sospesa in aria orizzontalmente dando l’idea di una bilancia; secondo altri, invece, viene dal latino ‘libellum’ ovvero libero.

tatuaggio libellula

Il significato più profondo che si può associare alla libellula è quello della “trasformazione”, del passaggio dalla vita spensierata di adolescente alla vita da adulti; ma anche cambiamento e conoscenza di se stessi. Questo viene associato alla sua nascita: la libellula infatti è lo stadio ultimo della larva che, come nelle farfalle, si chiude in un bozzolo per completare la sua incubazione e uscirne come libellula adulta.

Tuttavia, ogni paese associa al simbolo un significato diverso. Ad esempio:

i nativi americani la consideravano simbolo di trasformazione, della rivelazione di una verità nascosta e rappresentava le anime dei morti;
in Giappone, i Samurai portavano raffigurazioni di questi animali sui propri elmi. Erano simbolo di vittoria sul nemico, chiarezza mentale, controllo, forza e coraggio;
in Cina rappresentava prosperità, fortuna e armonia;
in Europa assumeva qualcosa di oscuro, associata alle streghe, mandate da Satana in persona per causare caos;
oltre oceano, in Australia, raffiguravano il potere di risvegliare dalle illusioni terrene ma anche la pazzia dei Cavalli quando vi si poggiavano sul muso e li pungevano (idea sbagliata perché le libellule non hanno pungiglioni);
arriviamo in Italia, dove venivano chiamate “aghi del diavolo” a causa del loro addome lungo e sottile, assomigliante a un serpente.

Le leggende

Attorno alla specie degli odonati, aleggiano alcune leggende che rendono questi animali ancora più speciali.

Una leggenda narra che la libellula fu una volta un drago molto saggio, che volando portava di notte la luce grazie al suo respiro di fuoco. Il suo magico respiro creò l’arte della magia e l’illusione della forma cangiante. Poi il drago finì prigioniero della sua forma illusoria per imbrogliare il coyote, rimanendo prigioniero nel corpo della libellula. David Carson

 

Quindi, cari amici, quando vedete una libellula non abbiate paura, non scacciatela e soprattutto non fategli del male… Ricordiamo che sono esseri viventi esattamente come noi che vogliono solo soddisfare la loro curiosità. In questo non c’è nulla di male, impariamo ad avere rispetto anche per gli animali che non sono necessariamente palle di pelo come cani e gatti. Anche le libellule hanno un fascino che spesso non comprendiamo perché guidati da pregiudizi.

Nella speranza che vediate le libellule con altri occhi!

 

Ti è piaciuto questo articolo? Dicci cosa ne pensi nei commenti qui sotto o esplora altri contenuti dal nostro menù!

Hai una storia da raccontare o un'opinione da condividere? Mandaci il tuo articolo scrivendoci a [email protected].

Vuoi unirti al nostro team e collaborare con noi? Scopri come candidarti alla pagina dedicata: collabora.

Tiziana

Difficilmente avvisterete questa donzella in città. Ama la natura e tutto ciò che ne fa parte ma non mettetela alla prova; farebbe di tutto per salvare il pianeta Terra, non si direbbe altrettanto per alcuni umani. Adora gli animali a tal punto da aver sviluppato un linguaggio che usa per comunicare esclusivamente con la fauna. E’ costantemente in compagnia dei suoi più fedelissimi collaboratori: Mirko e Billy. Laureata in Scienze Naturali, nel tempo libero decide di condividere le sue conoscenze con il Bosone. A proposito, Billy e Mirko non sono umani. Sono i suoi zupi.
Pulsante per tornare all'inizio