La musica dal vivo. Una delle più drastiche mancanze del 2020 e, ahimè, probabilmente ormai anche del 2021. In questo sconcertante panorama globale di delicatissima emergenza sanitaria, la solitudine del mondo dell’arte è un grido silenzioso.
Ci manca veramente molto il senso di aggregazione, la capacità di prendersi una pausa dalla quotidianità, ma soprattutto la musica. Se come me, avevate comprato un biglietto per un concerto che avrebbe dovuto svolgersi nel 2020, sapete di cosa parlo.
Eppure l’arte, che per molti è passatempo e contemplazione estatica, per molti altri è lavoro. Mancano le risposte a chi lavora nel mondo dello spettacolo, dal cantante, al fonico, al grafico pubblicitario. Ecco perché pochi mesi fa c’è stata in piazza Duomo a Milano la protesta chiamata dei “Cinquecento bauli”, dove i lavoratori del settore, vestiti di nero, hanno mostrato i bauli da lavoro totalmente vuoti.
Una nuova iniziativa
Ed ecco Febbraio 2021 con una nuova iniziativa. Questa idea è nata a seguito della scritta a mano su un cartellone pubblicitario fotografata a Livorno e condivisa sui social “mi manchi come un concerto” (a cui alcuni miei amici artisti hanno aggiunto “pagato”, che sarebbe ancora un altro discorso). Molti locali hanno condiviso la foto ormai virale con la loro data di nascita e quella di morte, in molti hanno indicato per quest’ultima proprio il 2021.
“Ultimo concerto” è diventato un sito web che sostiene una manifestazione live streaming che avverrà il 27 febbraio. Nel loro manifesto, si legge:
La musica dal vivo è uno degli elementi fondamentali per la crescita degli artisti e del mondo della musica. Non solo. L’ascolto della musica, la partecipazione agli eventi live, l’incontro con musiche di ogni tipo, sono fondamentali per la crescita culturale delle persone e sostengono processi di coesione sociale..
Dal Manifesto del sito ultimoconcerto.it
Sono più di 120 le live che avranno luogo il 27 febbraio. I locali hanno iniziato a diffondere l’evento degli artisti che ospiteranno sulle loro pagine Facebook e Instagram usando l’hashtag #ultimoconcerto? La mappa dei concerti è disponibile sul sito del progetto. I concerti in streaming saranno gratuiti, e dato che non possediamo ancora il dono dell’ubiquità ma ci piacerebbe molto sostenere tutti i locali, saranno disponibili per i due giorni successivi.
Che questo sia davvero l’ultimo concerto, o che l’ultimo concerto lo abbiamo già visto, questa è sicuramente una forte opera di sensibilizzazione che speriamo non resti priva di risposte.
Credo fermamente nell’hashtag che sta girando da molti mesi, e recita “art is work”.
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