Scoperto il trucco che sta dietro ai video che ci tengono incollati allo schermo (STUDIO)

Volete più engagement? Il cervello sa già cosa fare! Grazie a nuove ricerche, è stato possibile capire come alcuni contenuti siano in grado di creare una connessione così profonda da imprimersi nella nostra mente. E non è solo questione di buona qualità visiva o audio. La vera chiave sta nel modo in cui i video parlano al nostro cervello, e i risultati potrebbero sorprendere.

La formula segreta per far scattare l’engagement: il cervello approva

Chiunque abbia mai visto un video emozionante sa bene cosa significa essere coinvolti al punto da non voler distogliere lo sguardo. Ma cosa rende alcuni contenuti così irresistibili? Un recente studio (https://www.thinkwithgoogle.com/intl/it-it/strategie/video/neuroscienze-contenuti-video-youtube/) condotto da Google e Neuro-Insight ha dimostrato che l’engagement profondo nasce da una combinazione di fattori tecnici ed emotivi che vanno dritti al cuore (e al cervello) degli spettatori.

La ricerca ha coinvolto più di 100 partecipanti ed è riuscita a mappare le reazioni neurali di chi guardava video su YouTube. L’obiettivo era misurare l’intensità emotiva e la memoria attivata da determinati contenuti. E indovinate un po’? I video che scatenano le emozioni più forti sono proprio quelli che restano più impressi. In pratica, i contenuti che ci fanno provare qualcosa di autentico non solo catturano la nostra attenzione, ma si imprimono anche nella nostra memoria a lungo termine.

Ma la vera sorpresa è che questo accade soprattutto quando guardiamo i video dei creator che seguiamo da tempo. Sembra che il nostro cervello reagisca in modo speciale quando ci troviamo di fronte a qualcuno di familiare. I picchi emotivi che si registrano sono paragonabili a quelli che proviamo guardando il finale di stagione della nostra serie preferita o quando la nostra squadra del cuore segna il gol decisivo.

Oggi sappiamo che la qualità tecnica di un video (immagini nitide, audio chiaro e montaggio curato) è un punto di partenza fondamentale per catturare l’attenzione. Eppure, questo non basta. Gli spettatori vogliono sentirsi coinvolti, desiderano che il contenuto parli loro, soddisfi le loro aspettative e lasci un segno emotivo. È per questo che quattro spettatori su cinque considerano di qualità i video che fanno sentire di aver impiegato bene il loro tempo.

Quello che fa davvero la differenza è l’effetto che un video ha sulle emozioni degli spettatori. Quando un contenuto riesce a creare una connessione personale, il cervello reagisce, attivando le aree responsabili della memoria e delle emozioni (un po’ come fa l’amore!). Questo significa che i video che ci toccano davvero non solo ci piacciono di più, ma restano anche più a lungo nella nostra mente.

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Gianluca Cobucci

La sua vita è cambiata quando ha letto una frase di William Edwards Deming: "Senza dati sei solo un'altra persona con un'opinione". Da quel momento ha iniziato a leggere e approfondire perché ha fame di conoscenza. Sa a memoria "Il Silmarillion" e cerca di diventare uno Jedi.
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