Filippine, il vulcano Taal è furioso: scatta l’allarme di livello quattro

Chiunque a scuola abbia studiato un po’ di scienza sa che tra i vari aspetti che rendono il nostro pianeta per lo più unico, vi è il fatto che esso è “geologicamente attivo” – come dicono gli esperti – ossia che nel sottosuolo, è presente ancora una serie di moti e dinamiche che permettono al pianeta di difendersi e rinnovarsi nel tempo. Un’altra cosa che gli studiosi sanno bene è che spesso e volentieri l’azione di questi meccanismi viene a manifestarsi in superficie mediante eventi sismici, più frequenti in particolari regioni rispetto ad altre.
C’è però chi tali cose le ha imparate non solo perché le ha studiate a scuola ma anche perché, vivendo in una di quelle zone, conosce bene lo stress, il disagio, la paura e la sofferenza che certe manifestazioni si portano dietro, nel momento in cui scompigliano completamente la vita delle persone che si ritrovano ad averci a che fare.
Il caso più recente ci viene dalle Filippine, un arcipelago di isole nel sud-est asiatico, che ha visto di punto in bianco uno dei suoi vulcani, il Taal, risvegliarsi e mandare per aria immense quantità di polveri.

La CNN, al riguardo ha riportato che:

Le autorità filippine hanno sollecitato una “evacuazione totale” di quasi mezzo milione di persone vicino alla capitale Manila, dopo che un vulcano ha vomitato cenere fino a nove miglia (14 chilometri) in aria, provocando avvertimenti di una possibile “eruzione esplosiva”

Filippine: la situazione del Vulcano Taal

Il vulcano Taal, a circa 60 km a sud della capitale Manila, sull’isola di Luzon, è uno dei più attivi del paese.
L’Istituto filippino di vulcanologia e sismologia (PHIVOLCS) ha alzato il livello di allarme a quattro, il che significa che una “eruzione esplosiva” potrebbe verificarsi nelle prossime ore o giorni. Il livello di allarme più alto è cinque, a indicare che si sta verificando un’eruzione.

Nelle eruzioni esplosive, il magma viene frammentato ed espulso violentemente dal vulcano, al contrario di una densa lava che trasuda.

«Il vulcano Taal – ha affermato Erik Klemetti, un vulcanologo della Denison University – non è in realtà molto grande ma è considerato tra i più pericolosi del mondo, a causa del numero di persone che vivono nelle sue immediate vicinanze», e proprio per questo motivo il PHIVOLCS ha richiesto una “evacuazione totale” di tutti entro un raggio di 10,5 miglia (17 chilometri) attorno al vulcano. Questa zona, considerata una zona di pericolo vulcanica, ospita oltre 450.000 residenti, secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari.

I dati comunicati dalla stessa CNN parlano di oltre 16.400 persone hanno cercato rifugio nei centri di evacuazione temporanea istituiti dalle autorità. Si stima che il numero totale di sfollati sarà probabilmente più elevato, tuttavia, con molte persone che scelgono di stare con familiari e parenti in altre parti del paese.

Le autorità federali stanno aiutando nella risposta all’emergenza e nelle operazioni di evacuazione. L’esercito ha inviato 20 veicoli militari e 120 persone per aiutare i residenti colpiti e il segretario della difesa nazionale ha detto che gli elicotteri erano in attesa di evacuare le persone.

Il segretario alla difesa ha anche invitato gli abitanti vicino all’eruzione a evacuare e a non esitare a lasciare le loro case. Organizzazioni umanitarie come la Croce Rossa stanno assistendo sul campo inviando mezzi di salvataggio e forniture.

La situazione sull’isola di Luzon, così come nelle aree limitrofe, è davvero pericolosa e al limite della catastrofe, dato il potenziale pericolo di un’esplosione vulcanica, cui il Taal potrebbe essere soggetto, con tutte le conseguenze ad essa legate, tra le quali un possibile tsunami generato all’interno del lago che circonda il vulcano stesso, che potrebbe arrecare serissimi danni ai centri costieri che vi si affacciano.

Purtroppo contro tali manifestazioni della natura possiamo solo approntare ed applicare piani atti a contenere i danni e le vittime, che se messi in pratica correttamente e per tempo possono limitare l’intero evento a “semplici” danni a strutture e zone.
Non ci resta, purtroppo, che stare a vedere come evolve la situazione nelle Filippine.

Ulteriori info sono riportate in questi link che seguono, i quali rimandano alle fonti della notizia.

FONTI
La pagina della CNN International riportante la notizia;
La pagina inerente de La Repubblica;

Ti è piaciuto questo articolo? Dicci cosa ne pensi nei commenti qui sotto o esplora altri contenuti dal nostro menù!

Hai una storia da raccontare o un'opinione da condividere? Mandaci il tuo articolo scrivendoci a [email protected].

Vuoi unirti al nostro team e collaborare con noi? Scopri come candidarti alla pagina dedicata: collabora.

Giovanni

Sono alto nella media; sono robusto nella media; sono bello nella media; sono intelligente spropositatamente. Detto questo devo rendere noto solo che adoro la fantascienza in tutte le sue forme; gioco frequentemente on line al vecchio (immortale) Jedi Knight: Jedi Academy e mi diletto leggendo manga che considero 'di un certo livello'. Ho studiato fisica, perché mi hanno sempre incuriosito i meccanismi che regolano la realtà intorno a noi, ma l'oggetto vero della mia passione sta milioni di chilometri sopra di noi, e si mostra appena solo di notte, il cosmo, coi suoi oggetti affascinanti e fenomeni terribilmente meravigliosi. Il resto è vita comune, poco accattivante.
Pulsante per tornare all'inizio