Dopo aver visionato e preso coscienza della vasta portata che una scienza come l’astronomia possiede, è giunto il tempo di posare i piedi per terra, lasciando solo gli occhi a guardare il cielo.
Cominciamo dunque il nostro viaggio tra le stelle (NON pensate ad Interstellar!).
Per quanto possa sembrare strano, il miglior cielo da osservare è proprio quello che ci si prospetta davanti, da Settembre in poi per tutto l’Inverno. Ovviamente non è sempre facile fare osservazioni per una serie di motivi tra cui sicuramente spiccano temperatura e condizioni meteo. Ma, nei pochi giorni in cui sarà possibile vedere nitidamente il cielo, ne noterete subito la straordinaria bellezza.
Per chi avesse dunque voglia di avventurarsi in osservazioni astronomiche, sfidando con coraggio le intemperie della natura, verranno qui dati suggerimenti e indicazioni per facilitare il compito di tali intraprendenti.
Per prima cosa tanta pazienza ed un abbigliamento adeguato al clima, meglio se a strati, risulterà opportuno quando, nell’avanzare della notte, le temperature tenderanno inevitabilmente ad abbassarsi. Le migliori osservazioni si fanno, in genere, dalle 22:00 in poi, per cui è importante evitare di gelarsi altrimenti, oltre ad ammalarsi (la salute è importante!), non si condurranno buone osservazioni.
Acquisire consapevolezza della porzione di cielo che ci troveremo davanti: significa essere certi di guardare quello che si vuole guardare e non ‘perdersi in un mare di stelle’. Già, ad uno sguardo poco esperto gli astri del firmamento appaiono pressoché tutti uguali, ma con la pratica si noteranno quelle differenze che permetteranno di distinguere i vari asterismi (costellazioni). Per questo motivo si usano delle “guide” per aiutare chi è nuovo ad orientarsi, partendo da costellazioni ben visibili e facili da riconoscere, e muovendosi nei loro dintorni. Qui ne saranno postate alcune relative al periodo
Essere ben attrezzati: questo vuol dire che, a seconda di cosa si vuole vedere, abbisogneranno strumentazioni diverse, senza le quali non si potrà fare nulla. In genere, i neofiti, a questo punto pensano agli strumenti ottici: binocoli, telescopi, macchine fotografiche, etc. Ma questi, pur essendo importanti, non sono i soli di cui necessiterete; servono infatti anche le carte stellari relative alla zona (Australe o Boreale) e al periodo (mese dell’anno) e una luce poco intensa (in genere si suggerisce una luce rossa) oppure, per chi ha maggiori possibilità, un portatile da collegare allo strumento per comandarlo e conservare le immagini ottenute.
Qui viene mostrato come dovrebbe apparire il cielo notturno alle nostre latitudini, in direzione Nord all’altezza dell’orizzonte, intorno alle 21:00.Essere aggiornati. Quando infatti si esce ad osservare, lo si fa sempre con uno scopo: vedere la pioggia di meteoriti, i pianeti in congiunzione, la luna o qualche altro fenomeno specifico. Di conseguenza è opportuno informarsi su quali saranno i fenomeni astronomici salienti del periodo e quando è possibile vederli. Per questo scopo esistono pubblicazioni e siti appositi, gestiti dalle varie comunità di astrofili, che riportano questi importanti dati.
Dopo aver messo la spunta a tutte queste note si è finalmente pronti per uscire. Ricordate però che non basta attraversare l’uscio di casa! Normalmente, infatti, le luci cittadine riducono le stelle visibili a sole due o tre, ergo sarà necessario trovare un posto abbastanza elevato (più alto delle luci della città) ed appartato (lontano, ma non molto, dalla strada) da permetterci di “riveder le stelle” in tutto il loro splendore; meglio dunque le radure in collina piuttosto che i parchi cittadini alberati (eh sì, gli alberi, con le loro fronde rigogliose, occultano sezioni di cielo). Se c’è allora anche il posto giusto, si può iniziare l’avventura.
Per quanti vogliano avere un’anteprima di quanto si andrà a vedere, siano impossibilitati dal meteo o altro, o semplicemente non hanno voglia di staccarsi dal PC, a tutti questi suggerisco Stellarium, un software open source multi-piattaforma ed aggiornato che riproduce un planetario virtuale che a mio parere è eccellente.
Ma ora bando alle ciance e vediamo cosa è possibile osservare.
Le costellazioni più note, visibili nel periodo sono le due Orse, il Drago, Cefeo, il Cigno, la Lira e Cassiopea in direzione Nord; Pegaso, Andromeda, i Pesci, l’Ariete, l’Aquila e il Delfino verso Sud.
Le immagini allegate, in cui naturalmente compaiono tali costellazioni e molte altre non menzionate, mostrano come dovrebbe apparire il cielo alle latitudini di Cosenza.
Più a nord alcune costellazioni appena visibili all’orizzonte svaniscono sotto di esso mentre più a sud sono poco più visibili, ma lo scenario che si apre ai nostri occhi, indipendentemente se stiamo a Milano o a Palermo è grossomodo questo. Non ci credete? Non vi resta che una cosa da fare per provare se ho o meno ragione: uscite e guardate! Le stelle sono tutte lì, che aspettano di essere ammirate! Buona visione!
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