Il Regno Distrutto distrugge i fan o la critica?

Il Regno Distrutto, gioie e dolori per i fan ma al tempo stesso una bella esperienza e qualche speranza

Passano poche ore dal suo esordio e Il Regno Distrutto fa già parlare di se. Figlio diretto del precedessore, Il Regno Distrutto è una logica conseguenza delle vicende narrate nel primo capitolo del reboot Jurassic World. La critica lo accoglie tiepidamente, forse abituata a questo incessante martellare di sequel e adattamenti che ormai sono uno standard comune. Ma c’è dell’altro…

Il titolo diretto da Juan Antonio Bayona, ha letteralmente spaccato in due i suoi spettatori. Da un lato abbiamo la nuova generazione di fan che si sono affezionati alla saga con l’avvento, nel 2015, di questo riavvolgimento del brand. Dall’altro, abbiamo gli appassionati di vecchia data, affamati ancora dalla necessità di assistere alla vicende dei loro esemplari di dinosauro preferiti.

Ciò che il cinema di ultima generazione non riesce a colmare, sono proprio i collegamenti narrativi tra i titoli storici e quelli di nuova uscita. Come ci si poteva aspettare, coloro che subiscono la delusione maggiore sono i fan più anziani.

Non è la prima volta che il cinema commerciale propone narrazioni poco coerenti rispetto alle impostazioni dei cult da cui sono ispirate. Lo vediamo, per esempio, in Star Wars: Gli Ultimi Jedi dove un Luke sconfitto e arrendevole sostituisce quello che per un’intera trilogia non aveva mai lasciato intuire che un giorno, ahimè, avrebbe preferito dissolversi sotto al sole.

La narrativa de Il Regno Distrutto

Ne Il Regno Distrutto, invece, la formula narrativa è quella di riproporre lo stesso concept di riferimento. Come Jurassic Park per Jurassic World, Il Mondo Perduto è il modello narrativo per questo sequel.

L’analisi logica della trama è abbastanza facile; c’è un motivo per cui i protagonisti devono tornare sull’isola (sempre su Nublar, dato che Sorna sembra acquistare un rilievo secondario nel rilancio del franchise), i cattivoni imprigionano un buon numero di dinosauri mentre i buoni vengono traditi. A questo punto, i dinosauri vengono liberati dai buoni e mangiano un nutrito gruppo di cattivi.

Ci sono sostanziali differenze tra i due titoli ma la somiglianza narrativa non deve essere vista per forza come un punto di svantaggio. Infatti, se da un lato abbiamo diverse incongruenze, dall’altro Bayona utilizza energicamente l’effetto nostalgia, proponendo citazioni e momenti scenici che ri-portano lo spettatore nello stile della serie originale.

il mondo perduto frame
Le sembianze della bambina de il Mondo Perduto ricordano Masy de Il Regno distrutto. E’ un caso?
somiglianze il regno distrutto
Anche ne Il Regno Distrutto, i protagonisti osservano la cattura e il trasporto dei dinosauri prigionieri da un altopiano…
t-rex il mondo perduto
Ne il Regno Distrutto, esiste una scena quasi analoga… Un letto sostituisce la tenda, e l’Indoraptor è al posto del T-Rex

Un po’ di incoerenza narrativa è forse l’unico problema di questo film ma del resto, non possiamo soffermarci soltanto sul suo aspetto commerciale. Molti elementi di questa pellicola sono apprezzabili; sia da coloro in grado di scinderli dal contesto generale, sia dal pubblico che non conosce o che non nutre particolare interesse per la saga antecedente.

Perchè questo film è apprezzabile

Innanzitutto, non si risparmia un secondo di azione e poche, sono le sequenze che rallentano il ritmo di tensione che accompagna tutto il lungometraggio. Inoltre, Bayona riesce a intersecare egregiamente il tono amichevole dei minuti iniziali con un crescendo sempre più dark e che nelle battute di chiusura si sviluppa in un’atmosfera simil-horror.

Basti pensare che il climax è pienamente raggiunto quando i protagonisti si trovano alle prese con l’Indoraptor. La spaventosa creatura rincorre i personaggi all’interno di un’angusta mansione nel bel mezzo del nulla, sotto alle saette di un temporale che fanno capolino al clima di certe sequenze dei titoli originali a cura di Spielberg. Non si risparmia un buon numero di jump-scene inserite egregiamente al momento giusto… Quello in cui vi verserete la bibita sui pantaloni.

indoraptor
Ricorda niente questa pioggia?

La ciliegina sulla torta è però rappresentata dall’utilizzo molto efficace delle immagini. Dalle evocative sequenze introduttive (l’isola che si auto-distrugge, i dinosauri che vanno incontro al loro destino), fino ai minuti conclusivi, Bayona inserisce in questo titolo, un tocco tutto suo.

L’utilizzo autoriale delle sequenze e dei momenti clue delle pellicola, fanno de Il Regno Distrutto, il film più apprezzabile dal punto di vista tecnico di questa nuova proposta del brand.

Certo, sarebbe stato meglio che qualcuno avesse pensato di trasferire i dinosauri su Isla Sorna… A proposito, notizie del Mosasauro evaso? Vediamo se ne sapremo di più con un terzo capitolo.

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Dave

Atipico consumatore di cinema commerciale, adora tutto quello che odora di pop-corn appena saltati e provoca ardore emotivo. Ha pianto durante il finale di Endgame e riso per quello di Titanic. Sostiene di non aver bisogno di uno psichiatra, sua madre lo ha fatto controllare.
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