La mitologia Babilonese risale a un’epoca così antica al punto che ancora oggi, molte leggende e storie legate all’affascinante popolo delle Mesopotamia, rimangono un mistero o un grattacapo per molti scienziati e studiosi in tutto il mondo.
I babilonesi erano politeisti; questo popolo viveva continuamente il dramma della morte e della guerra e di conseguenza, la speranza della gente comune si aggrappava al credo degli Dei.
Vantavano di una grande conoscenza ingegneristica; costruivano città, templi e palazzi che ancora oggi stupiscono per la loro magnificenza. Scrittori, astrologi (il loro calendario si avvicina molto al nostro) ed esperti nel campo toponomastico, millantavano tra i ranghi più istruiti della loro società. E, in tutto questo, gli Dei giocavano un ruolo abbastanza importante…
La mitologia babilonese: il Testo Sacro, l’Enuma Elish
Come in ogni Mitologia, la creazione del mondo e di tutte le cose è il frutto del volere di un Dio supremo, venerato e amato dai suoi stessi figli. Per i greci era Zeus, per gli egizi invece Atum-Ra... Nella Mitologia Babilonese, il dio di riferimento era Marduk. Nota è la sua battaglia con Tiamat che rappresentano rispettivamente la lotta tra primavera e inverno. E’ cosi che nasce il mito della creazione, trascritto nell’Enuma Elish, il testo sacro vecchio di 4000 anni.
Un poema teologico e cosmologico in lingua accadica dove è descritta la nascita del mondo e le imprese del Dio Marduk; questo scritto si compone di 7 tavole con 150 versi ciascuno.
Quando nell’alto il Cielo non aveva ancora un nome
E in basso anche il duro suolo non aveva nome
Dal testo sacro babilonese
Marduk, il Dio che creò il mondo
Nella Camera dei fati, nel luogo dei Destini,
un dio fu generato, il più capace e saggio degli dei:
nel cuore del profondo fu creato Marduk
Dal testo sacro babilonese
Marduk era il figlio di Ea e Ninhursag che fu eletto a divinità suprema dopo la morte del suo predecessore: Hammurabi.
Secondo il mito, la nascita della Terra è dovuta alla lotta con Tiamat, la Dea che per i babilonesi rappresentava gli oceani e le acque salate.
Marduk, infatti, voleva mettere ordine nell’Universo e diede filo da torcere a Tiamat fino ad ucciderla. Nel testo sacro viene riportato:
Egli fabbricò un arco e lo destinò a sua arma,
Incoccò la freccia e ne fissò la corda,
Alzò la mazza afferrandola con la destra […],
Di una fiamma ardente riempì il suo corpo,
Fece una rete per avviluppare Tiamat,
Afferrò i quattro venti affinché nulla di lei potesse sfuggire…
Gridò Tiamat altamente in furia. […]
Essa recitò uno scongiuro e gettò il suo incantesimo,
Mentre gli dei della battaglia affilavano le loro armi.
Così cozzarono, Tiamat e il saggio tra gli dei Marduk.
Andarono alla battaglia, s’avvicinarono per la lotta.
Marduk spiegò la sua rete per avvilupparla,
Il Vento Malvagio che lo seguiva le sguinzagliò dinnanzi.
Quanto Tiamat spalancò la bocca per distruggerlo,
Egli vi lanciò dentro il Vento malvagio, così che essa non poté chiudere le labbra.
I venti furiosi riempirono il suo ventre.
Il suo corpo fu gonfiato ed essa spalancò la bocca.
Egli scoccò una freccia che ne lacerò il ventre,
Ne tagliò le interiora, ne spaccò il cuore,
E così, vintala, le tolse la vita.Da testo sacro babilonese
La creazione del mondo e degli uomini
Marduk uccise Tiamat, dividendo il suo corpo in due: con una metà creò il cielo e con l’altro la terra, cominciando così la sua opera. Agli altri Dei assegnò compiti diversi, dando vita al Sole, agli Astri… Ma mancava ancora qualcosa.
I suoi fratelli glielo fecero notare e lui disse:
Prenderò sangue di Kingu e fango e ne formerò un piccolo fantoccio. Il suo nome sarà Uomo.
Soddisfatti, costruirono un tempio sulla Terra in suo onore, dove gli uomini lo avrebbero venerato, amato e ringraziato.
Domande frequenti
Chi era il Dio Marduk?
Marduk era il Dio più importante nella mitologia babilonese, venerato come il dio del cielo, della tempesta e della guerra. Secondo il Enuma Elish, un poema epico, Marduk sconfisse il caos primordiale rappresentato dalla dea Tiamat, diventando il sovrano degli dèi.
Qual è il simbolo di Marduk?
Era simbolo di potere e creazione, rappresentato come il drago mušḫuššu, una creatura mitologica che rappresenta il potere e la protezione. Questo drago, caratterizzato da un corpo serpentino e una testa di leone, simboleggiava la forza di Marduk e la sua vittoria su Tiamat, la dea del caos. Inoltre, Marduk era spesso associato a un scettro o una mazza, che rappresentano la sua autorità sovrana e il suo dominio sul cosmo.
Chi era Ishdar?
Proprio come Marduk, Ishdar era un’altra divinità che, nella mitologia babilonese, era la protettrice della fertilità e dell’abbondanza.
Quali sono le divinità dei babilonesi?
La divinità più importante era Marduk, associato al cielo, alla giustizia e alla creazione. Le altre divinità sono Ishdar, dea della fertilità e dell’abbondanza, Ea dio della saggezza, Shamash dio del sole incaricato di tenere l’ordine, Nabu dio della scrittura e della saggezza, Nergal dio della guerra e della morte, Tiamat dea del caos e infine Bel divinità del cielo e della protezione che spesso vieni identificato in Marduk.
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