5 abitudini che ci ha lasciato in eredità il lockdown

Il lockdown ha sicuramente lasciato un segno importante nella memoria collettiva. Un periodo di vita del tutto unico e peculiare, che ha sicuramente inciso nelle abitudini di famiglie e imprese. Non solo per tutti gli obblighi da rispettare e le norme da seguire, ma anche per le varie soluzioni messe in atto in periodo di chiusura, che poi si sono rivelati interessanti e utili anche in seguito.

L’eredità del lockdown: quello che ci ha lasciato

Il periodo di emergenza ha certamente spinto sull’acceleratore di idee o iniziative prima meno praticate o utilizzate, che di fatto in realtà sono poi rimaste nella quotidianità di ciascuno. Non solo lavorative: è chiaro che lo smart working, ad esempio, è stato fortemente accelerato dal lockdown. Ma andiamo con ordine, quali sono le 5 abitudini che abbiamo ereditato dal lockdown?

  1. Smart working

A febbraio lo smart-working era spesso considerato facoltativo, poco utilizzato da aziende e lavoratori. Post-lockdown è diventato una modalità lavorativa utilizzata da tantissime aziende e dalla pubblica amministrazione. Nelle prossime settimane il ministro del Lavoro incontrerà aziende e parti sociali per provvedere ad una nuova regolamentazione della materia, dal momento che, fino ad oggi, si è agito in stato di emergenza, o quasi. Con la possibile riapertura delle scuole, anche chi ha figli potrà finalmente ristabilire una regolarità lavorativa e costruire dunque una nuova quotidianità.

  1. Spesa online

Per molti è stata una piacevole scoperta dovuta al lockdown: la spesa a domicilio permette di evitare luoghi affollati come i supermercati, evitare file e programmare con attenzione consegne e arrivi, senza dover per forza interrompere l’attività lavorativa. Connesso con lo smart-working è l’ideale: stando in casa si potrà usufruire di più finestre di consegna. Gli addetti alla spesa a domicilio Coop, ad esempio, portano gli alimenti direttamente davanti alla porta di casa, anche all’ultimo piano o senza ascensore: in questo i clienti evitano faticose rampe di scale o lunghe sfacchinate fino all’automobile.

  1. Gaming e serie tv

Senza serate-aperitivo o locali, in molti hanno riscoperto il piacere di restare in casa: si sono appassionati di gaming o di serie tv. Joypad alla mano, magari online, i videogiocatori si sono appassionati a Fifa, il popolare gioco di calcio, o Call of Duty Warzone. Gratuito, con una formula simile a Fortnite, ha conosciuto un vero e proprio boom durante il lockdown. Sono tantissimi gli YouTuber italiano che stanno raccogliendo un largo seguito di ammiratori, che si godono lo spettacolo delle loro performance live. Per non parlare delle serie tv: tra chi ha recuperato vecchie stagioni mai viste, e chi ha scoperto le nuove uscite sui giganti dello streaming Netflix o Amazon Prime, le serate davanti alla serie preferita sono diventate quasi la regola.

  1. Maggior attenzione all’attività fisica

Non solo gaming, anche l’attività fisica ha avuto un picco importante durante il lockdown e nelle settimane successive. Le biciclette sono andate a ruba, mettendo quasi in crisi la catena produttiva. In molti hanno dovuto addirittura ordinare la propria mtb, a causa della lunga lista d’attesa e delle innumerevoli richieste. I runner si sono moltiplicati, nei parchi i personal trainer hanno sempre più clienti, sfruttando il clima.

  1. Cucina in casa

Tra pane nel forno e pizza fatta in casa, molti italiani hanno riscoperto il piacere di imparare a cucinare, riprendere in mano ricette e cappelli da chef per mettersi a tavola di fronte alle proprie creazioni. Anche dopo il lockdown, molte famiglie hanno continuato ad impastare: il 62% degli intervistati in una recente indagine ha annunciato di continuare le proprie fatiche ai fornelli.

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Dave

Atipico consumatore di cinema commerciale, adora tutto quello che odora di pop-corn appena saltati e provoca ardore emotivo. Ha pianto durante il finale di Endgame e riso per quello di Titanic. Sostiene di non aver bisogno di uno psichiatra, sua madre lo ha fatto controllare.
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