Xfire: addio alla piattaforma di messaggistica per gamers

La piattaforma per gamers va in pensione

Cari confratelli giocatori, siamo qui per la commemorazione di un software. Ebbene si, questo articolo-editoriale (mi permetto di appropriarmi di questo spazio in evidenza) è un elogio funebre ad un pezzo di storia.
Dopo numerosi anni di onorato servizio, durante i quali non pochi sono stati i lassi di tempo in cui esso era l’unico software esistente per i videogiocatori che, fra le altre numerose funzionalità, annoverasse quella (fondamentale!) di registrare le ore di gioco per ogni singolo gioco della libreria (riconosciuto automaticamente dall applicativo), oggi la piattaforma Xfire ha deciso di abbandonare definitivamente il client per dedicarsi a… Sè stessa.

Cioè una piattaforma di competizioni online gratuita.. O quasi.

Addio Xfire?

Questo può significare poco per voi ma il programmino era davvero un cimelio elettronico sopravvissuto a quelle che in termini videoludici sono vere e proprie ere geologiche. Ha un significato per tutti gli old gamers ed in particolare per me, che ho cominciato ad utilizzarlo appena arrivato, nella mia verde età dei 19, a Milano a registrare sulla bobina informatica che tiene traccia del tempo giooso passato nei mondi virtuali le mie prime partite a Team Fortress 2 (quando ancora non era free-to-play) e Battlefield 2. L’ho usato tanto che ho racimolato su di esso più di 7000 ore di gioco, e non ho intenzione di smettere molto presto! xfire

La storia di questo software è stata travagliata e passata da progetto avveniristico nell’era delle prime connessioni come overlay e tracker del tempo di gioco da parte di un team di sviluppo indipendente, all’acquisizione da parte di varie Corporation fra cui MTV. Due fattori comuni hanno accomunato tutti i successivi proprietari: il mantenimento del team tecnico originale e la mancanza di abilità nello sfruttare il potenziale mercato fornito dalla sua utenza. Alla fine il “tradimento” del team originale, “scaricato” in quattro e quattr’otto dal nuovo proprietario. I primi inizieranno a sviluppare un nuovo client, Raptr, che poi verrà acquistato dalla Ati.  Il secondo inizierà un lungo periodo di carenza ed infine mancanza di supporto al client, con le chiare mire di sfruttare l’utenza prima con advertisement mirato, poi con un software ad hoc.

xfire
Ecco come appariva Xfire

Ed ora siamo finalmente giunti alla fine della transizione, con un software da disinstallare con anni di onorato (anche s enon sempre appuntabile) servizio alle spalle. Nel frattempo però i software si sono evoluti ed anche se la concorrenza rimane ancora pochina in questo campo, ci sono stati altri a calcare la scena. Il suddetto Raptr, Overwolf, ma soprattutto un ottimo strumento che consiglio vivamente: Evolve.

Leggero, completo, essenziale ma che fornisce ciò che serve, sostituirà senza fatica i vostri overlay di Steam e Origin, e fornirà supporto anche agli altri programmi, nonchè al vostro streaming su Twitch.

E su Xfire che altro dire? Grazie per quello che ci hai dato e poi… il re è morto, viva il Re!

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Joliet Jake

Nato in una assolata e ridente (?) valle ai confini con la Svizzera, Joliet Jake sfruttò, dalla nascita, questo profluvio di orologi e cioccolato per la sua crescita. Un’errata proporzione nel mix ottenne lo straordinario risultato di farlo arrivare sempre in ritardo e di dipendere dal cioccolato per la propria sopravvivenza. Informatico per passione, ha molti interessi e mirabilmente riesce a fallire in tutto in modo omogeneo. Autore di testi di vario genere per formazione e velleità, si prodiga nella redazione di castronerie astrali. Vi conviene leggere i suoi scritti prima che scompaia ed il suo genio venga riconosciuto postumamente da archeologi in cerca di reliquie letterarie(digitali) di alto lirismo. Che però saranno convinti che la lingua dei testi sia il turcomanno antico.
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