Pangya: uno dei migliori free to play a cui abbia mai giocato

Avete mai giocato a golf? No? Beh dovreste provare, è una disciplina complessa quanto affascinante, dove per raggiungere la perfezione l’abilità fisica si deve coniugare con l’equilibrio spirituale. Ogni partita di golf è un viaggio ed un gioco, prima con(tro) sè stessi che con(tro) gli altri. Ah, come dite, ci avete già giocato? Beh di certo non avete fatto 18 buche in un vulcano o al polo, o sotto le stelle. Questo è ciò che vi permetterà Pangya.

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La scelta del personaggio potrebbe essere meno spiacevole del previsto…

Questo titolo ha ormai una lunga storia. Sono passati anni o meglio “stagioni” come piace chiamarli ai creatori del gioco. La descrizione quindi si applicherà ad un prodotto già pesantemente modificato con molte aggiunte ma che a mio modesto parere difende con coraggio il suo core di meccaniche fondamentali.


Pangya è molto particolare perchè è una simulazione – non simulazione, nonchè un bell’azzardo. L’idea stessa di evitare un gioco di pura fantasia ed allo stesso modo la simulazione
strictu sensu, è stata una sperimentazione confermata dai numeri degli utenti ma che avrà sicuramente creato molte incertezze sull’esito in fase di progettazione.


Questo è prima di tutto un gioco di golf tale e quale all’originale della vita reale: un
course, diciotto holes. Si applicano le stesse regole dello sport praticato da secoli e nato in Olanda (o Scozia). Non mi dilungherò oltre su queste regole. Se non le sapete,ecco un’ottima occasione per imparare qualcosa di nuovo anche oggi!


Il gioco in sè consiste, nel tempo disponibile ad ogni colpo, nello scegliere mazza ed effetto da dare alla palla in base alle condizioni del terreno, alla distanza alla quale si vuole arrivare ed al vento, nel mirare correttamente, ed infine nel far partire il tiro che bloccherà il tempo e comincerà a far scorrere un indicatore su uno slider. Premendo barra spaziatrice due volte con dei buoni riflessi si dovrà prima stabilire la forza del colpo (misurata più semplicemente in distanza che si presume farà la pallina al netto del vento) e poi centrare un piccolo spazietto che rappresenta la palla stessa. Più vicini al centro si sarà, più vicino si colpirà al centro della pallina virtuale. Perchè se non lo sapete si, un tiro corretto nel golf presume che il centro del piatto della mazza colpisca il centro della pallina. Ma attenzione, più difficile sarà il colpo in termini generali (erba alta, sabbia, vento, distanza) e più veloce sarà il cursore, quindi più difficile avere un tiro preciso. Si avrà poi la possibilità di vedere l’esito del colpo in tempo reale. Un “centro” (pangya) garantirà doppi punti rispetto ad un colpo normale. Più Pangya si faranno più si caricherà una barra che permetterà di fare colpi speciali con una potenza aggiuntiva, di solito assimilabile alle 10 yarde in più. Se si farà Pangya anche questa volta il bonus del tiro sarà quadruplicato! La superforza speciale permette anche dei colpi particolari, utili in situazioni diverse:
tomahawk, cobra e spike. Esistono comunque alcuni colpi particolari che non richiedono la superforza, generalmente combinazioni di forza, precisione ed effetto della pallina. Essi sono volti principalmente a curvare molto il colpo o ad imprimere una pallina un effetto spin in avanti o indietro. In aggiunta sono poi stati creati una molteplicità di elementi: i personaggi hanno caratteristiche diverse in quanto a precisione, capacità sul putting green, potenza e capacità di far curvare la palla. Queste proprietà possono essere leggermente variate con l’acquisizione di punti esperienza all’aumentare del livello del giocatore e del corrispondente personaggio. Stessi effetti hanno i vestiti e gli accessori come set speciali di mazze, cappellini, palline (comet) etc. Sono acquistabili anche pozioni valide per un tiro solo ed utilizzabili in partita, con effetti particolari. Potrete comprare, se volete, un caddie (mascot) che, oltre a modificare le vostre statistiche, potrebbe darvi anche qualche indicazione utile per il tiro. Questo gioco è a tutti gli effetti un RPG [più che altro rpg sandbox(by davide)] (compresa la casetta da arredare con mobilia a vostro gusto) con ogni elemento sociale che potete trovare in altri giochi del genere. Avrete quests, ovvero missioni da svolgere per avere premi; achievements, cioè premi speciali per delle imprese particolarmente significative; pacchi regalo casuali; pacchi regalo speciali apribili solo con chiavi da comprare nel negozio del gioco; scratch cards vendute a pacchi che vi permetteranno di tentare la fortuna per avere pezzi particolarmente potenti; gatcha, ovvero speciali coupon che abbinati ad una gatcha comet vi permetteranno di giocare una partita ottenendo superpremi ad ogni colpo… ed altro ancora.

Pangya!


Come ho detto, nel corso del tempo il prodotto si è evoluto ed ha sviluppato tutte le potenzialità
social dei giochi moderni pur essendo datato: chat online, messaggi offline, aggiunta di amici, inviti alle partite, statistiche di gioco, annunci pubblici (a pagamento), creazione e gestione di gilde (gruppi di giocatori sotto un’unica bandiera).


La casa produttrice ha anche tentato di ricondurre al gioco il fenomeno del trading e dello “smaltimento” degli oggetti con i
tiki points, che si ottengono “gettando” gli oggetti che non si vogliono tenere e comprandone altri, e con il cadie’s cauldron, un calderone simile a quello delle streghe dove combinando diverse ricette si ha anche qui la possibilità di avere power up ed oggetti speciali. Un altro stratagemma è la creazione dei giochi “lobby“, dei quali parleremo dopo.

Attraverso una grafica cartoonosa (ma visto il tenore del gioco non ci si può aspettare più di tanto) ci si collega ad un server di gioco e si sceglie il da farsi. Per i principianti c’è un tutorial di 14 sezioni che coprono la parte “beginner” e “intermediate“. La “advanced” al momento della recensione non è ancora disponibile, ma almeno è una testimonianza della disponibilità degli autori ad aiutare gli utenti anche nelle mosse più complicate e di continuare a sviluppare il gioco in futuro. Dopo i primi passi, per chi vuole provare e riprovare una buca o un course c’è la modalità di pratica (practice). Per chi invece vuole sfidare da subito qualcuno ci si dirige nella lobby, una chat generale che serve per orientarsi sulle rooms attive: stanze create dagli utenti dove ci si unisce per gareggiare in base a modalità di gioco e parametri del match. La creazione di stanze è possibile a tutti i giocatori e semplice, e sia quelle che la partita vengono ospitate sui servers della casa produttrice gioco, non sul client dell’utente. Ciò garantisce maggiore fluidità e sicurezza. Le modalità di gioco sono: versus (1v1 oppure 2v2); battle (di due tipi: approach, in cui chi arriva più vicino senza fare buca vince, e pang battle dove il migliore giocatore di ogni buca vince una parte dei pang); torneo da 30 giocatori (detto tourney, o tutti contro tutti ad eliminazione diretta come tourney vero e proprio, oppure due squadre di 15 in versione team tourney, o ancora come guild war); infine lounge (quella a cui avevamo accennato precedentemente) che non è nemmeno una forma di sfida, è una mappa regolare in in cui però ci si può muovere liberamente, chattare e scambiare oggetti. Insomma ques’ultima è una modalità a fini sociali/commerciali. Vari i settaggi per la configurazione del match: il course, il numero di buche, il loro ordine (dalla prima in avanti, dall’ultima all’indietro, in ordine a partire da un numero casuale, totalmente casuale), il tempo massimo per il tiro, il livello dei partecipanti.


La grafica è cartoonosa per scelta, e lo stile grafico è quello tipico giapponese. Questo potrebbe scoraggiare molte persone ma personalmente non l’ho assolutamente trovato disturbante anche se non sono un fan sfegatato di questo genere. E’ un pò “
over the top” ma ogni animazione, texture, NPC tende alla simpatia più che alla somiglianza con mondi altrettanto colorati ma molto più degradanti. Un problema consistente delle versioni precedenti era la limitata (800×600) risoluzione massima dello schermo, ultimamente però è stata aumentata fino a 1280×960 in modalità 4:3 ed è stato aggiunto il supporto per il wide screen. Niente di cui lamentarsi quindi. La scalabilità è ottima, anche perchè il gioco è stato creato quando gli standard erano molto più limitati.


L’interfaccia è abbastanza facile da navigare ma, come sempre nei titoli vecchi, soffre di “overloading”: tutte le features aggiuntive e le novità, che prima non erano state nemmeno progettate, tendono a riempire la schermata iniziale richiedendo concentrazione per capire a cosa serva ciascun bottone. C’è però da dire che le funzioni principali sono e rimangono in bella vista ed in primo piano.

I courses sono numerosi (anche perchè accumulati nel tempo), e con una varia gradazione di difficoltà. L’ambientazione è divertente, curata e varia: si spazia dalla laguna a scenari vulcanici, a spazi ultraterreni similinfernali, per finire fra i ghiacci eterni e nel mondo delle streghe! C’è comunque molta cura nella confezione di ogni singola buca, e nei course più difficili fare il par è un’impresa improba!

Il ritmo di gioco è comprensibilmente lento, ma se avete deciso di provare un gioco di golf non credo aveste intenzione di testare i vostri riflessi fulminei e di spaccare teste! Le partite lunghe sono più gratificanti ma vi raccomando sempre di dare un’occhiata all’orologio (prima!), poichè si possono protrarre per un pò di tempo, soprattutto sulle 18 buche.

Mandato a segno il colpo vincente, è ora di festeggiare


Dicono che nel mondo niente è gratis, ed è vero. Però il modello di questo gioco è abbastanza “leggero” sull’utente. Si può tranquillamente evitare di spendere qualunque somma di denaro. La moneta del gioco (in-game currency) è doppia: ci sono i pang (guadagnati ad ogni partita) ed i coins che si ottengono spendendo convertendo soldi reali. Sempre soldi per comprare poi monete per i gatcha etc. E’ vero che non c’è una completa libertà, in quanto certi indumenti (per esempio) sono acquistabili solamente con i coins. Ma alla fine risulta comunque difficile vincere in questo gioco contando solo su ciò che si può comprare. Inoltre molti articoli acquistabili soltanto con coins sono esclusivamente cosmetici. Ribadisco a scanso di equivoci che non c’è nessuna limitazione di livello o di altro tipo che impedisca di proseguire il gioco, per chi non paga niente.


Il suono non è particolarmente curato, e di stile cartoonesco, ma non è di particolare impatto sull’impressione generale del gioco. Notevole invece la maestria compositiva dell’autore di una musichetta di sottofondo del match, al quale devo fare un plauso: questa maledetta entra nella testa come certi pezzi pop moderni e ti ritrovi a canticchiarla mentre ti occupi della quotidianità prima di realizzare a che punto di nerderia sei potuto giungere.


La community è amichevole e di aiuto, forse per l’elevata quanittà di donne (o presunte tali, si sa che su Internet le donne non esistono ;) ). L’unica rimostranza che ho da fare al riguardo è la buona quantità di
leavers, cioè di persone che vedendo come la partita volga al peggio, abbandonano la partita. E’ pur vero che ultimamente sono state aggiunte penali per costoro, e che tale comportamento compare nelle statistiche di gioco, così da dare la possibilità a chiunque di capire chi si trova davanti. La casa sembra ascoltare i suggerimenti della comunità e garantisce un influsso abbastanza consistente di novità, facendo rimanere vitale un titolo altrimenti ormai passato a miglior vita da tempo.

Consiglio di provarlo, e se vi piace, di contattarmi per una partita!

 

Il sito del gioco

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Joliet Jake

Nato in una assolata e ridente (?) valle ai confini con la Svizzera, Joliet Jake sfruttò, dalla nascita, questo profluvio di orologi e cioccolato per la sua crescita. Un’errata proporzione nel mix ottenne lo straordinario risultato di farlo arrivare sempre in ritardo e di dipendere dal cioccolato per la propria sopravvivenza. Informatico per passione, ha molti interessi e mirabilmente riesce a fallire in tutto in modo omogeneo. Autore di testi di vario genere per formazione e velleità, si prodiga nella redazione di castronerie astrali. Vi conviene leggere i suoi scritti prima che scompaia ed il suo genio venga riconosciuto postumamente da archeologi in cerca di reliquie letterarie(digitali) di alto lirismo. Che però saranno convinti che la lingua dei testi sia il turcomanno antico.
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