Grazie al loro incredibile valore e pregio paesaggistico, l’albero di Acero è perfetto per essere coltivato nel proprio giardino ma anche in piccoli spazi verdi.
Esistono molte leggende e tradizioni popolari legate a questa pianta che fa riferimento a popoli molto antichi. Non a caso vengono chiamati anche alberi celtici poiché questo popolo li considerava come piante magiche.
Le caratteristiche dell’albero di Acero
Una delle caratteristiche più apprezzate della pianta dell’acero è senza dubbio il suo tipico fogliame palmato e lobato. Le foglie di acero possono avere da cinque fino ad arrivare a nove lobi che rendono questa foglia unica nel suo genere.
Un altro elemento che non può passare inosservato è proprio la colorazione di queste foglie. Tutte sono visibilmente screziate con splendide venature il cui colore varia a seconda della tipologia e della stagione: i fiori possono assumere un colore rossastro, tendente all’arancio oppure verde.
Le specie più comuni e utilizzate sono quella dell’Acer Palmatum e quella dell’Acer Japonicum. Entrambe, raggiungono dimensioni contenute e di conseguenza di si prestano molto bene ad essere piantati anche in giardini di piccole dimensioni, balconi, terrazzi e anche in vasi.
Acero: i consigli per prendersene cura
Passiamo ad un altro punto molto importante, la cura dell’acero. Essendo una pianta con determinate caratteristiche ed esigenze, è di estrema importanza conoscere bene come prendersene cura dalla a alla z.
Ecco dunque, quello che c’è da sapere se si decide di piantare una pianta di questa specie nel proprio giardino. Dalla piantumazione alla manutenzione vera e propria, ecco i consigli per un acero bello, rigoglioso ed in salute. Sul blog di Tiziano Codiferro potrete approfondire ulteriormente il tema sul come prendersi cura dell’acero.
La piantumazione dell’albero di Acero
La prima cosa da sapere è che, una volta che questa pianta viene acquistata, è necessario non lasciarla attendere ma metterla subito a dimora nella terra oppure in un vaso.
Per la messa a dimora definitiva, è opportuno utilizzare un terreno di tipo non torboso con ph leggermente acido in quanto l’acero ha la caratteristica di non possedere una elevata alcalinità. Un’altra peculiarità che il terreno deve possedere è l’umidità: l’acero non tollera i ristagni idrici e di conseguenza deve essere ben drenato.
Quando potare la pianta
Il periodo migliore per potare il vostro acero è quello invernale. Questo perché è lontano dall’attività vegetativa della pianta, che potrebbe essere messa in difficoltà altrimenti: in caso contrario si potrebbero riversare molta linfa all’esterno che impedirebbe una corretta cicatrizzazione dei tagli.
Come capire se è necessario potarlo? Potrebbe essere necessario potarlo quando in eccesso di foglie, rami vecchi, secchi oppure spezzati. In alternativa, è possibile procedere ad una potatura dell’albero di acero solo a scopo estetico per conferire all’albero un aspetto e una forma migliore.
Le Cure e i Trattamenti
Appena dopo l’impianto, il consiglio è quello di coprire il terreno con una buona pacciamatura formata da letame maturo o foglie. Questa procedura andrà a tenere lontane tutte quelle fastidiose erbe infestanti oltre che contribuire a mantenere il giusto grado di umidità che serve alle radici.
Se si acquista o si sta coltivando un acero giovane, sarà necessario prevenire le malattie fungine come ruggine, oidio e verticillosi che mettono a serio rischio la vita dell’albero. Se infetti, per debellare queste malattie occorrerà procedere con la somministrazione di fungicidi a base di rame o zolfo.
Per quanto riguarda gli esemplari adulti di albero di acero, invece, molto raramente vengono attaccati da questo tipo di funghi e malattie e quindi non necessitano di particolari cure.
Molto importante è infine l’esposizione. La migliore esposizione migliore è quella a mezzombra, in un luogo riparato e non esposto ai fenomeni atmosferici. Si tratta di un albero che non teme il il freddo più pungente ma che tuttavia soffre molto se esposto per molte ore alla luce diretta del sole.
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