Antartide: spiegato da una ricerca il calo record di masse ghiacciate

I cambiamenti climatici di origine antropogenica provocano eventi anomali ben chiari e anche i modelli naturali più complessi virano verso il caos, ad esempio le masse di ghiaccio nelle regioni polari che subiscono mutamenti dovuti all’aumento delle temperature degli oceani.
Un esempio di questo è l’enorme riduzione dell’estensione dei ghiacci marini in Antartide nel periodo tra il 2016 e il 2017, in particolare nel mare di Weddell.

Gli scienziati hanno potuto assistere alla formazione di una enorme ed anomala polinia delle dimensioni dell’Olanda ed hanno iniziato a studiarne le cause.

I risultati sono stati pubblicati sulle Geophysical Research Letters nell’articolo Recent Decrease of Summer Sea Ice in the Weddell Sea, Antarctica’. Lo studio dimostra che la probabile causa delle condizioni anomale sono stati i venti caldi e intensi che hanno anche aiutato il formarsi di potenti tempeste che hanno in seguito colpito le masse ghiacciate.

antartide

Le polinie (dal russo полынья) altro non sono che ad aree di acqua marina libera dai ghiacci e circondate dalla banchisa.
Alcune, stagionali, si formano sistematicamente ogni anno nello stesso posto e rivestono importanza ecologica fondamentale.
Altre come la gigantesca polinia nel mare di Weddell sono anomalie preoccupanti.

I risultati mostrano che il primo colpo duro ai ghiacci è arrivato a settembre del 2016, quando la più potente tempesta mai registrata nel Mare di Weddell ha attraversato la regione. I venti caldi hanno sferzato il ghiaccio e lo hanno iniziato a frantumare e sciogliere.

Il caldo è continuato fino a novembre, che è stato il mese più caldo mai registrato per la regione, con temperature medie intorno ai 3 gradi Celsius al di sopra del normale. Durante quel periodo si aprì nel ghiaccio la prima polinia in quasi 40 anni, permettendo all’acqua (più scura del ghiaccio) di assorbire calore dal sole e contribuire ulteriormente allo scioglimento. Poi un’altra tempesta ha colpito a dicembre, la più meridionale mai vista nel mare di Weddell.

Se il cambiamento improvviso rappresenti un nuovo trend per i ghiacci marini antartici è ancora da appurare e costituisce un’area di ricerca molto attiva.

Fino al 2014 infatti gli scienziati avevano rilevato un aumento delle masse ghiacciate in quelle regioni, per cui non è semplice discernere i mutamenti di origine naturale da quelli di origine antropogenica.
Sono attesi nuovi ulteriori studi sull’argomento.

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