Quali interventi si possono effettuare con il bonus ristrutturazione 2020 (EcoBonus)?

Dopo il nuovo Decreto Rilancio emanato a maggio e approvato qualche giorno fa, si è iniziato a parlare del nuovo bonus 110% per lavori di ristrutturazione, anche detto Super Ecobonus: consiste in un’agevolazione per tutti i lavori di riqualificazione dell’abitazione, volti a renderla più sicura ed efficiente. Questo incentivo da parte dello Stato consente di far ripartire l’economia e aumentare il PIL, concedendo grandi agevolazioni verso i privati.

Con percentuali e operazioni differenti, l’Ecobonus è un intervento di sostegno già in vigore, ma con il nuovo DI, sono state introdotte diverse agevolazioni per i privati che stanno valutando di sostenere delle migliorie per accrescere il valore della propria casa o per installare degli impianti che consentano un’efficienza più elevata.

Insieme al Super Ecobonus è stato approvato anche il Sismabonus, che si focalizza su interventi finalizzati al miglioramento della resistenza sismica degli edifici.
Di seguito verranno spiegati i punti cardine di questo incentivo inserito nel nuovo decreto e le tipologie di lavori sulle quali è applicato.

Il bonus ristrutturazione

Consiste in uno sgravo fiscale del 110% sugli interventi effettuati tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021. Rimane, comunque, opportuno ricordare che molte delle operazioni elencate hanno lunghi tempi di completamento e il criterio sarà calcolato sulla base del periodo in cui è stato effettuato il saldo e non il lavoro.

Il metodo di pagamento avviene tramite un recupero da inserire nella dichiarazione dei redditi dilazionato in cinque anni. Si avranno diciotto mesi di tempo per poter svolgere dei lavori mirati a un miglioramento dell’immobile, privato o condominiale, purché non in costruzione e con valore di prima casa.

Le novità principali che differenziano l’Ecobonus da quello attualmente applicato, sono lo sgravo del 110% dell’importo totale invece del precedente 65 o 50%, distribuito in 5 anni e non 10. Inoltre, tutti i beneficiari del bonus avranno la possibilità di cedere il credito ottenuto grazie al bonus alle banche o alle imprese; nelle agevolazioni precedenti, questa possibilità era concessa solo a coloro che disponevano di sgravi più alti rispetto all’imposta di pagamento, cioè gli incapienti.

Inoltre, i contribuenti avranno la possibilità di non dover anticipare i soldi, richiedendo uno sconto del 100% sulla fattura, che l’impresa utilizzerà, a sua volta, come credito verso banche e fonti di sovvenzionamento.

Gli interventi di ristrutturazione

Le tipologie di lavori che potranno essere effettuate variano e mirano tutte al raggiungimento di un consumo limitato e di un’efficienza energetica ed ecologica:

·       La coibentazione dell’edificio, cioè l’inserimento di materiali, come panelli, che non permettano lo scambio di calore tra due parti dell’immobile, interessando più del 25% dell’intonaco totale. In questo caso, il finanziamento totale dell’operazione è di 60.000€ per unità immobiliare.

·       La sostituzione degli impianti di climatizzazione e fornitura dell’acqua calda, purché già presenti precedentemente e non istituiti ex novo. Le nuove apparecchiature devono necessariamente apportare un beneficio di due classi energetiche o, perlomeno, raggiungere il livello massimo necessario. Gli interventi possono essere effettuati sia in immobili normali che in palazzi condominiali; il tetto massimo fissato è di 30.000€.

·       L’installazione di apparecchi fotovoltaici e di colonnine energetiche per le vetture, a patto che l’energia prodotta in eccesso venga ceduta al GSE. Il bonus copre una spesa massima di 48.000€ per interventi di questo tipo.

L’attuale Super Bonus viene esteso anche a quelle categorie di interventi che beneficiavano già di quello attualmente in vigore, riguardanti le ottimizzazioni del livello energetico, come:

·       gli schermi solari;

·       gli infissi;

·       il passaggio a illuminazione green con luci a LED.

Ad esempio, se, insieme all’installazione degli impianti di climatizzazione, si decide di rinnovare tutto il sistema di illuminazione dell’immobile, la spesa totale viene completamente detratta al 110%. Il bonus si estende a tutte le tipologie di interventi elencate, permettendo di mantenere la stessa percentuale di sgravo ed è valido anche per piccoli interventi, come per esempio l’acquisto e l’installazione di faretti per il soffitto, purché siano green (come anche lo è una striscia a led o una stufa a pellet).

Allo stesso tempo, non vi è limitazione nel tetto di spesa se riguarda due ambiti di miglioria differenti: se un privato volesse coibentare l’edificio e, contemporaneamente, sostituire il vecchio impianto di riscaldamento, i due tetti massimi di spesa andrebbero sommati, creando una soglia finale di 90.000€.

Anche il cosiddetto Bonus facciate, cioè gli interventi riguardanti il decoro architettonico dell’edificio, se inserito all’interno dell’Ecobonus o del Sismabonus, potrebbe passare da una detrazione fiscale del 90% a quella standard del 110%.

Il Sismabonus

Insieme al Super Ecobonus, il Decreto Rilancio ha approvato anche il Sismabonus, ossia un’agevolazione nei confronti dei privati che volessero rendere l’immobile (in zona sismica 2-3-4), sia unifamiliare che condominiale, sicuro dal punto di vista antisismico. Con il bonus precedente, le soglie percentuali variavano dal 70 al 85% di detrazione in base al tipo di casa (condominiale o privata) e alle classi raggiunte.

Ad oggi, tutti gli interventi di salvaguardia dell’edificio in caso di terremoti e sismi sono sgravati del 110%. Anche qui, i beneficiari potranno godere del credito verso banche e soggetti terzi, oltre che dello sconto d’anticipo del 100% nella fattura dell’impresa che si occupa del lavoro.

In conclusione, i nuovi Ecobonus e Sismabonus rappresentano una grande agevolazione per il privato, che consente di usufruire di un importante abbattimento dei costi su una vasta gamma di interventi per l’efficienza economica ed energetica. Da questo punto di vista, rappresenta uno dei più grandi interventi per l’edilizia privata che siano stati emanati in Italia.

Le cause sono da ritrovare nell’evidente necessità di far ripartire l’economia dopo la grave pandemia che ha colpito le imprese, permettendo un gran circolo di denaro. I cittadini, contemporaneamente, potranno godere di grandi sgravi che permetteranno di innalzare il valore della casa, nonché di migliorare il suo rendimento, sia in vista dell’abitabilità che in quello di una futura vendita.Diventa estremamente importante valutare la possibilità di nuovi lavori che, per il privato cittadino, non rappresenterebbero una perdita ma un grande guadagno.

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Dave

Atipico consumatore di cinema commerciale, adora tutto quello che odora di pop-corn appena saltati e provoca ardore emotivo. Ha pianto durante il finale di Endgame e riso per quello di Titanic. Sostiene di non aver bisogno di uno psichiatra, sua madre lo ha fatto controllare.
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