Sono due compagnie leader dei loro settori a livello internazionale, e ora hanno deciso di collaborare per migliorare l’infrastruttura stradale e velocizzare la trasformazione digitale della mobilità: l’accordo tra Bridgestone e Microsoft porta allo sviluppo di un nuovo rilevatore di danni agli pneumatici, in grado di avvisare rapidamente i conducenti in caso di guasto.
Il lavoro di Bridgestone per la mobilità del domani
Uno dei protagonisti di questa iniziativa è Bridgestone, il maggiore costruttore al mondo di pneumatici e prodotti in gomma: la compagnia giapponese sta dedicando molta attenzione allo sviluppo di nuovi modelli di gomme performanti e sicure, come si può vedere anche nella gamma distribuita sui portali eCommerce come euroimportpneumatici.
Per spingere ancora di più sull’innovazione, il gruppo ha deciso di collaborare con un altro gigante – stavolta nel campo della tecnologia – come Microsoft, che ha messo a disposizione degli pneumatici il suo sistema Connected Vehicle Platform (MCVP).
Il ruolo di Microsoft
Come riporta la stampa, il Microsoft Connected Vehicle Platform è un contenitore di informazioni condivise che sfrutta la piattaforma cloud (tra le più utilizzate nel mondo automotive) per raccogliere dati sulla mobilità connessa provenienti da diverse fonti.
Come spiega Tara Prakriya, General Manager, Azure Mobility e Microsoft Connected Vehicle Platform di Microsoft, con il MCVP “il nostro obiettivo è di aiutare le aziende a velocizzare la fornitura di esperienze di mobilità connessa, in modo sicuro e personalizzato”.
Il futuro degli pneumatici
Partendo da questa banca dati nella nuvola, Bridgestone ha creato Tyre Damage Monitoring System, un innovativo sistema che offre un notevole contributo alla sicurezza stradale: elaborando le informazioni ricevute, gli speciali algoritmi del TDMS riescono a rilevare eventuali irregolarità sulla superficie degli pneumatici e sono capaci di comprendere quando e dove si sono verificati i danni, così da segnalare ai proprietari delle strade la presenza di buche o altri pericoli che possono diventare un rischio per i gli automobilisti o per i futuri veicoli autonomi.
Il commento di Bridgestone
Sul tema è intervenuto Laurent Dartoux, CEO e presidente di Bridgestone EMIA, che ha commentato positivamente questa innovazione ricordando che “il digitale è una parte consistente di ciò che facciamo oggi in Bridgestone” e sottolineando che “è indispensabile collaborare con partner leader del settore in grado di supportare le nostre esigenze oggi e in futuro”.
L’obiettivo della partnership con Microsoft è “presentare il nostro Tyre Damage Monitoring System a milioni di automobilisti, offrendo loro maggiore sicurezza e tranquillità”.
I vantaggi del sistema
La Casa costruttrice di gomme ribadisce con orgoglio anche non esiste “nessun altro sistema di monitoraggio equivalente disponibile sul mercato”, anche perché il TDMS è integrato in maniera nativa sui veicoli e non richiede l’installazione di componenti hardware o software aggiuntivi.
Al momento, Bridgestone ha annunciato che il Tyre Damage Monitoring System sarà disponibile per flotte e produttori che utilizzano già il MCVP, tra cui spicca il gruppo Volkswagen, che si appoggia alla piattaforma Microsoft per la propria infrastruttura digitale chiamata “Automotive Cloud”.
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