Cinema Chiusi: una petizione di addetti ai lavori chiede di non fermare il settore

L’ultimo DPCM ufficializzato dal presidente Conte ha richiesto al popolo italiano di accettare misure piuttosto restrittive al fine di contenere i contagi causati dalla pandemia in corso. Tra queste troviamo la chiusura dei cinema ed altre attività culturali, una misura che molti attori, registi ed altri addetti ai lavori hanno trovato eccessiva per il settore ed hanno richiesto di ridimensionare tramite una petizione.

Per quanto non si tratti di un vero e proprio lockdown, moltissime attività non essenziali dovrebbero stare chiuse, e tra queste vi sono teatri e cinema, che non potranno aprire almeno fino al 24 Novembre. Purtroppo sappiamo benissimo che tutte queste attività, già state costrette ad una lunga chiusura nel periodo primaverile e ad una successiva riapertura accompagnata però da un forte ridimensionamento dell’affluenza di pubblico, sono in crisi e rischiano molto anche senza una seconda chiusura.

cinema chiusi

E’ per questo che moltissimi attori, registi, sceneggiatori ed altri lavoratori del settore hanno lanciato una petizione online per richiedere di non bloccare totalmente il settore. Tra questi troviamo nomi ben noti come Aldo, Giovanni e Giacomo, Cristiana Capotondi, Angela Finocchiaro e molti altri.

Vissi D’arte

La petizione, presentata attraverso il portale Cultura Italiae, si chiama Vissi D’arte, ed ha già superato le 50mila firme. Riportiamo qui il testo integrale, ma se voleste leggerlo dalla fonte o se addirittura foste interessati a firmarla, vi invitiamo a recarvi direttamente sulla pagina ufficiale della petizione.

Gentili Presidente Conte, Ministro Franceschini,
in merito all’intenzione di richiudere Teatri e Cinema contemplati esplicitamente nella bozza del prossimo Dpcm, ed eventuali altri fondamentali luoghi della cultura al momento non esplicitati, nel tentativo di scongiurarne l’approvazione che avrebbe conseguenze nefaste sull’intero comparto culturale e sullo spirito dei cittadini, richiamiamo la Vostra attenzione sui seguenti punti:

1) i lavoratori dello spettacolo dal vivo hanno messo il loro straordinario e personale impegno per riaprire Teatri e Cinema nel pieno rispetto dei protocolli per la tutela della salute. Essi sono luoghi sicuri dove il pubblico è seduto con mascherina e non parla durante la rappresentazione. L’uscita e l’entrata sono regolati e rispettano il distanziamento. Questi luoghi rappresentano oggi un esempio virtuoso di gestione degli spazi pubblici in epoca di pandemia.

2) Abbiamo riconquistato faticosamente il nostro pubblico, spesso titubante e confuso da una comunicazione altalenante e ansiogena, a riacquistare i biglietti, rassicurandolo sulla certezza degli spettacoli e sulla scrupolosa adozione di tutte le misure di sicurezza.

3) Per quanto concerne i teatri abbiamo riavviato l’attività di produzione degli spettacoli sospesi, investendo pertanto nuovamente per il loro riallestimento. Peraltro tutti i voucher emessi acquisiti per gli spettacoli se fossero annullati dovrebbero essere riemessi nuovamente per non gravare sulle casse dei teatri;

4) Abbiamo riprogrammato tournée, concerti, uscite cinematografiche assumendoci enormi rischi, investendo e scommettendo quindi anche sul futuro, malgrado lo stato di incertezza dominante;

5) Abbiamo fatto rientrare tutti i dipendenti dalla Cig, garantendo loro non solo la giusta retribuzione ma soprattutto la dignità del lavoro;

6) l’ultimo punto sul quale richiediamo la vostra preziosa attenzione è il più importante in assoluto: chi opera nel settore della cultura è consapevole dell’importanza che essa ricopre soprattutto in momenti difficili come quello che ci troviamo ad affrontare. Sarebbe un grave danno per i cittadini privarli della possibilità di sognare e di farsi trasportare lontano oltre i confini della propria quotidianità.

È soprattutto per l’importanza di non privare l’Italia del proprio immaginario collettivo che vi chiediamo a nome della Associazione Cultura Italiae che rappresento, e dunque di tutti i comparti e i generi dello Spettacolo dal vivo, dei Produttori Cinematografici, degli Artisti, degli Esercenti, delle Gallerie d’Arte, dei Musei, delle Sale da Concerto, di mantenere indistintamente tutti i luoghi della cultura aperti!

Siamo importanti per la società civile perché vi supportiamo nel vostro difficile compito istituzionale a mantenere elevato lo spirito dei cittadini, nella piena consapevolezza delle sofferenze che stanno incontrando a livello personale, familiare e professionale. È soprattutto in questa seconda ondata che ne avremmo più bisogno.

Il teatro e il cinema non possono fermarsi perché sono la riserva invisibile di senso, per la vita pubblica e individuale dei nostri concittadini.

Tuteliamo la parte visibile di questa riserva di senso.

Confidiamo in voi.

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