Per gli studiosi, il suo nome in codice è C/2019 Y4 ma al grande pubblico è nota come Atlas, una cometa con un’orbita quasi parabolica, che è stata scoperta dal programma ATLAS (da cui il nome) il 28 dicembre 2019.
Secondo i dati riportati su wikipedia essa raggiungerà il punto più vicino alla Terra il 23 maggio e giungerà al perielio (il punto della sua orbita più vicino al Sole) il 31 maggio.
La cometa Atlas è stata scoperta dall’osservazione di alcune immagini CCD scattate il 28 dicembre 2019, con il telescopio riflettore del diametro di 0,5 m situato sulla cima del Mauna Loa, nelle isole Hawaii.
Le immagini sono state scattate come parte del programma ATLAS, sigla che sta per Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System, ovvero sistema di allarme per l’impatto di asteroidi sulla Terra.
Al momento della sua scoperta, la cometa brillava di magnitudine 19,6 nella costellazione dell’Orsa Maggiore.
Tra l’inizio di febbraio e la fine di marzo, durante il suo percorso di avvicinamento, la cometa Atlas è passata da una magnitudine 17 ad una magnitudine 8, ovvero ha aumentato la sua luminosità di 4000 volte.
La frammentazione della cometa Atlas
Con queste premesse, Atlas prometteva di essere uno spettacolo assoluto, da non perdere per nulla al mondo, dato che durante il suo passaggio nel punto della sua orbita più vicino a noi, avrebbe coinciso con una fase di novilunio/luna crescente.
Il che la avrebbe resa l’oggetto più nitido da osservare in questo periodo, senza intralci da parte della luminosità della Luna.
Tutto questo però continua ad esser vero solo in parte, dato che alcuni giorni fa la luminosità della cometa Atlas ha iniziato a diminuire rapidamente, così gli astronomi hanno iniziato a sospettare che il nucleo si fosse frammentato in tanti pezzi.
I primi allarmi erano suonati il 6 aprile, le stime di luminosità al massimo erano state riviste e qualcuno iniziava a pensare che forse la cometa non sarebbe sopravvissuta al passaggio al perielio, in questa data in fatti è stata riportata su The Astronomer’s Telegram la notizia della possibile disintegrazione della cometa.
Secondo lo studio, la cometa si era frammentata in almeno 10 pezzi, ma 6 pezzi ruotano vicino al suo nucleo.
Più tardi, il telescopio spaziale Hubble ha puntato nuovamente l’occhio sulla testa della cometa Atlas il 20 aprile e il 23 aprile.
La prima immagine mostrava 30 frammenti in cui si sarebbe dovuto trovare il nucleo (corpo principale) della cometa.
La seconda osservazione mostrava 25 pezzi di ghiaccio e roccia, ciascuno delle dimensioni di una casa tipica o più grandi.
Gli astronomi non sono sicuri del motivo per cui la cometa si sia rotta, ma si ritiene che sia stato probabilmente il degassamento – il rilascio di gas prodotto durante il riscaldamento del corpo ghiacciato mentre si avvicinava al Sole – a frammentare il corpo.
Ciò potrebbe essere la dimostrazione che tale fine è in realtà un evento abbastanza comune per le comete e un ulteriore studio delle osservazioni di Hubble potrebbe rivelare dettagli su come quella cometa ha raggiunto la sua fine.
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