Il primo trimestre del 2021 ha registrato un trend positivo per gli e-commerce. L’Italia è giunta al quarto posto per incremento di crescita, dopo Canada, Olanda e UK (dove le vendite transfrontaliere hanno avuto una forte impennata a causa della Brexit). La penetrazione delle vendite è diventata più incisiva nei diversi comparti, dimostrando così una prosecuzione felice del boom del 2020.
Come dichiarato da Roberto Casaleggio nel suo report annuale sullo stato dei negozi online nel 2021 “il lockdown è stato il tipping point dell’e-commerce italiano” che l’ha reso mainstream, alla portata di tutti. Oggi in Italia non è più possibile pensare in un’ottica competitiva un business senza tener conto di questo canale di vendita.
Nel mondo ci sono 4,6 miliardi persone su Internet
Una cifra in aumento rispetto al 2019. Sono il 7% in più, più della metà della popolazione mondiale. Questo traffico è per più della metà svolto attraverso il mobile, il 55,73% del totale, con picchi del 65% nel continente asiatico.
Quanti di questi users arrivano negli store online? La gran parte. Il 90,4% ne ha almeno visitato uno lo scorso anno, mentre il 76,8% ha anche acquistato. Sono numeri molto importanti, in grado di orientare le economie. Nel mondo questa tipologia di commercio ha prodotto un fatturato enorme tra B2B e B2C, raggiungendo 10,780 miliardi di euro.
Quali Paesi sono cresciuti di più nel mondo?
Alcuni Paesi – complice anche il livello di arretratezza pre covid nella vendita digitale – hanno avuto una crescita maggiore di altri. Ecco quali sono:
- America Latina con il 36,7%;
- Argentina 79%;
- Singapore 71,1%;
Ma leader indiscussa del mercato online è la Cina che da sola rappresenta il 48% con 2090 miliardi di fatturato.
La situazione italiana
In Italia è ancora molto forte il digital divide, la divisione tra chi riesce a navigare sul web e chi non può o non è in grado di farlo. A dicembre 2020 si sono registrati sul web il 74,7% degli italiani, un incremento rispetto all’anno precedente di 3,2 milioni di utenti. Tra di essi il 70,9% delle persone è connessa da smartphone.
Gli acquisti sono orientati verso i grandi marketplace, come Amazon (94%), eBay (52%), Zalando (44%). Ma gli utenti stanno imparando anche a interagire con i propri Brand di fiducia per qualunque richiesta, il 17% di persone in più rispetto al 2019, si sono rivolte sul digital per interloquire con i vari Brand.
Questo tipo di relazione innesca un rapporto di fiducia con il consumatore, che non solo ritorna ad acquistare, ma la sponsorizza anche con la sua nicchia relazionale.
Il settore che più ha risentito in negativo purtroppo è stato quello turistico, perché a causa dell’impossibilità di spostarsi, le persone non hanno acquistato nulla online e la perdita si è aggira intorno al 58%.
Gli obiettivi delle aziende nel 2021
Dal resoconto di Casaleggio e Associati sullo stato dell’e-commerce nel 2021 emergono alcuni chiari obiettivi che le aziende italiane si sono poste per il nuovo anno.
- Acquisizione di nuovi clienti
- Fidelizzazione
- Aumento dell’Awareness
- Guadagno di altre quote di mercato in un’ottica di omnicanalità attraverso l’inserimento di servizi diversi.
Molti brand hanno già iniziato questo percorso nel 2020. Ad esempio la startup del settore moda Mirta ha incrementato del 60% i prodotti disponibili nel suo e-commerce. Inoltre per guadagnare ulteriormente ha collaborato con produttori artigianali rigorosamente Made in Italy (il 30% in più rispetto al 2019) in modo da offrire un ampio ed eccellente ventaglio di scelte ai suoi webshopper.
Un altro esempio è dato da quelle aziende automobilistiche che stanno sperimentando l’acquisto virtuale delle vetture con piattaforma digitale e firma da casa del contratto (FCA). Un metodo totalmente rivoluzionario di comprare le auto.
La digitalizzazione è la chiave
Solo grazie a una digitalizzazione completa e profonda le diverse realtà del territorio stanno creando fatturati eccellenti con gli e-commerce. Questo avviene se si investe con una strategia e si cercano modi innovativi e al contempo semplici per migliorare la user experience dei propri clienti.
La vendita online dev’essere a misura di utente, rapida, adatta al mobile e capace di mettere in contatto un operatore reale qualora ce ne sia bisogno. Per realizzare questo bisogna rivolgersi ai servizi di Hosting WooCommerce che offre una piattaforma molto semplice, sicura ed efficiente per il proprio e-commerce.
Non c’è niente di peggio che avere una vetrina online lenta, trascurata o priva delle informazioni corrette. Il servizio di Hosting WooCommerce permette di supplire a queste mancanze, creando un’esperienza utente funzionale al prodotto in vendita.
Se la presenza digital è ben posizionata ed ottimizzata, grazie alla predisposizione rinnovata degli utenti verso questo tipo di acquisto, è molto semplice aumentare il fatturato. Non importa quale sia il settore di appartenenza, conta la strategia digital che si usa.
Leggi anche:
Creare un e-commerce online: ecco cosa devi sapere
Ecommerce in Campania: sfide e opportunità per il 2021
SEO per e-commerce: 4 strategie per migliorare i tuoi risultati
Fare affari sul web: dagli e-commerce alle aste online (guida)
E-commerce: 2020 un anno da boom storico
Ti è piaciuto questo articolo? Dicci cosa ne pensi nei commenti qui sotto o esplora altri contenuti dal nostro menù!
Hai una storia da raccontare o un'opinione da condividere? Mandaci il tuo articolo scrivendoci a [email protected].
Vuoi unirti al nostro team e collaborare con noi? Scopri come candidarti alla pagina dedicata: collabora.