Convegno “Terra Aliena”: sono fra noi?

Quando si parla di alieni viene facile immaginare programmi TV sensazionalistici farciti di facili congetture; diverso è cercare di mantenere un approccio più scientifico alla faccenda. Questo è quanto si è cercato di fare nel convegno tenutosi sabato 28 novembre all’Università della Calabria dal titolo “Terra Aliena“, organizzato dalle associazioni Mistery Hunters, Unicalmente Studenti e The Cube. Ospiti d’eccezione di tale simposio sono stati Mauro Biglino e Roberto Pinotti.

A cominciare, dopo i saluti d’obbligo da parte delle associazioni organizzatrici, è stato proprio Mauro Biglino, affrontando una rilettura dei testi della Bibbia decisamente diversa da quella a cui siamo abituati. Biglino, che ha lavorato per le edzioni San Paolo sui testi ebraici masoretici, propone infatti una lettura letterale del testo, quanto meno come punto di partenza. Termini come “Elohim” [Dio] e “Yahweh” [Signore], difficili da rendere nella nostra lingua, così distante dall’ebraico, vengono lasciati così come sono nelle letture del testo; questo vale anche per altre espressioni, in ebraico “ruach” e “kvd” – rispettivamente tradotti di solito come “spirito” e “gloria” – rimangono nella forma originale in quanto concetti difficilmente traducibili. Questo, secondo Biglino, l’approccio per una lettura testuale del racconto biblico, che così facendo rivela elementi ufologicamente affascinanti.

Biglino ci riporta ad esempio il passo del libro di Ezechiele, capitolo 3: “Allora uno spirito [ruach] mi sollevò e dietro a me udii un grande fragore: «Benedetta la gloria [kvd] del Signore [Yahweh] dal luogo della sua dimora!». Era il rumore delle ali degli esseri viventi che le battevano l’una contro l’altra e contemporaneamente il rumore delle ruote e il rumore di un grande frastuono. Uno spirito [ruach] dunque mi sollevò e mi portò via; io ritornai triste e con l’animo eccitato, mentre la mano del Signore [Yahweh] pesava su di me.”


Rileggendo con le indicazioni precedenti questo passo, abbiamo davanti una scena completamente diversa da quella che siamo soliti immaginare: carri volanti con frastuoni poderosi, energie capaci di sollevare le persone da terra e così via. Suggestioni e ipotesi che Biglino ha reso pubbliche nei suoi libri: Il dio alieno della Bibbia, La Bibbia non è un libro sacro e l’ultimo La Bibbia non parla di Dio.
Una nota particolare va fatta proprio nei confronti dell’approccio e dell’esposizione di Biglino: un lavoro del genere, che parte da un’analisi di tipo scientifico e linguistico di un idioma antico, può risultare pesante per un uditorio variegato come quello presente al convegno. Tuttavia, la verve di Biglino, la sua capacità anche di inserire qualche momento leggero, ha tenuto vivo l’entusiasmo del pubblico, che alla fine ha interagito col conferenziere con numerose domande.

biglino
Mauro Biglino durante il suo intervento

La giornata, dopo la pausa pranzo, è proseguita con l’intervento di Roberto Pinotti, vate dell’Ufologia italiana con alle spalle esperienza come sociologo in campo astronautico per l’ASI, l’ESA e l’International Space University di Strasburgo.
Al contrario del precedente relatore, Pinotti non aspetta a raggiungere il nocciolo della questione: il fenomeno UFO esiste ed è reale.

Per quanto possa essere ancora oggetto di discussione e pareri contrastanti, la fenomenologia degli UFO è documentabile storicamente da una serie di materiali governativi, sostiene Pinotti.
La presentazione del dott. Pinotti mostra, infatti, una carrellata di immagini che ritraggono, detto molto sinteticamente, l’interesse delle nazioni a svolgere studi, ricerche o inchieste su questo genere di cose (come a esempio il dossier americano, Project Blue Book).
Il contenuto delle slide viene poi arricchito da una densa presenza di immagini di repertorio, presunte evidenze ma soprattutto testimonianze (molto spesso rilasciate dalle autorità di competenza).

Gli ospiti della conferenza si sono mostrati convinti delle ipotesi da loro sostenute, ma nel chiudere questo articolo vogliamo riprendere una delle frasi che racchiude lo spirito dell’evento e dell’associazione di Mistery Hunters, nonchè l’incipit dell’intervento di Mauro Biglino:

Esistono diverse chiavi di lettura, ognuno scelga quella che crede essere più idonea o che lo fa stare meglio.

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Mario Iaquinta

Nato da sua madre “dritto pe’ dritto” circa un quarto di secolo fa, passa i suoi anni a maledire il comunissimo nome che ha ricevuto in dote. Tuttavia, ringrazia il cielo di non avere Rossi come cognome, altrimenti la sua firma apparirebbe in ogni pubblicità dell’8×1000. Dopo questa epifania impara a leggere e scrivere e con queste attività riempie i suoi giorni, legge cose serie ma scrive fesserie: le sue storie e i suoi articoli sono la migliore dimostrazione di ciò. In tutto questo trova anche il tempo di parlare al microfono di una web-radio per potersi spacciare per persona intelligente senza però far vedere la sua faccia. Il soprannome “Gomez” è il regalo di un amico, nomignolo nato il giorno in cui decise di farsi crescere dei ridicoli baffetti. Ridicoli, certo, ma anche tremendamente sexy, if you know what I mean…
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