Rispetto ad un anno fa, le nostre vite non sembrano cambiate. La pandemia ha avuto degli effetti pesantissimi sulle nostre esistenze sotto ogni aspetto e sembra che ancora a lungo dovremmo convivere con tutto ciò.
Una parte della vita di ognuno di noi che è stata fortemente debilitata è quella relativa alle relazioni sociali. Come sono adesso? E, soprattutto, come le percepiamo?
La pandemia, pur riducendo di molto la possibilità di uscire con gli amici, con il proprio/a partner o semplicemente per conoscere nuove persone, non ha fermato il desiderio di interagire con il mondo ed instaurare rapporti. Nell’ultimo anno, infatti, si è registrata una crescita considerevole delle iscrizioni alle dating app (come Tinder o Bumble); anche il tempo trascorso dagli utenti su queste app e, in generale, sui social network è aumentato molto.
Si può parlare, complessivamente, di una vera e propria trasformazione dei rapporti sociali: al primo appuntamento davanti ad un caffè, alle passeggiate con gli amici, alla serata al cinema, si sono sostituiti l’appuntamento virtuale, la videochiamata, le conversazioni infinite su whatsapp, il guardare un film insieme ma da case diverse. Si sono create nuove forme di socialità, insomma.
Tuttavia, pare che questa situazione di restrizione nelle relazioni interpersonali dirette abbia comportato un cambiamento interessante: molti degli utenti iscritti ai siti di incontri sembrano interessati alla creazione di relazioni sitabili e non incontri occasionali, e si tende ad approfondire la conoscenza dell’altro via digitale. Se prima questi mezzi costituivano una fase transitoria che avrebbe poi portato alla conoscenza frontale tra due persone, ora, invece, avviene tutto in sede virtuale.
Anche le amicizie sono cambiate. Molti rapporti amicali sono scomparsi, altri si sono indeboliti, altri si sono riconvertiti in nuove forme, come può essere la telefonata tra amiche o il gioco online (prevalentemente) tra ragazzi. Non va comunque trascurato il ruolo che i “conoscenti”, ossia quelle persone che pur non facendo parte dei nostri amici in senso stretto fanno comunque parte della nostra vita, svolgono per il nostro benessere: spesso queste persone sono dei veri e propri canali verso il mondo esterno e ci permettono di metterci in gioco al di fuori della nostra “comfort zone” rappresentata dalla nostra famiglia e dai nostri amici.
Questa è la situazione attuale, ma la vera domanda è: quando torneremo alla “normalità”, la nostra socialità tornerà ad essere quella pre-pandemia, o queste alternative digitali, che in qualche modo ci sono state imposte dalle circostanze, si saranno irremediabilmente radicate nelle nostre vite?
Leggi anche:
Scampato pericolo per gli astronauti della Dragon Endeavour
Quando la tecnologia incontra il sociale: nasce in Madagascar la prima scuola stampata in 3D
Daisy Ridley spiega perché non vuole tornare sui social
Sweet Tooth: l’emozionante trailer diffuso da Netflix
Ti è piaciuto questo articolo? Dicci cosa ne pensi nei commenti qui sotto o esplora altri contenuti dal nostro menù!
Hai una storia da raccontare o un'opinione da condividere? Mandaci il tuo articolo scrivendoci a [email protected].
Vuoi unirti al nostro team e collaborare con noi? Scopri come candidarti alla pagina dedicata: collabora.