Il calore del fuoco, lo scoppiettio del legno che arde, il rosso vivace della fiamma: tutto ciò fa del camino un elemento per tanti desiderabile e talvolta anche indispensabile.
Sono molte le famiglie che amano riunirsi attorno all’avvolgente calore del fuoco, durante i periodi invernali ma, anche durante i periodi caldi, il camino può essere sfruttato come elemento estetico.
Oggi, troviamo tantissime tipologie di camino che vanno a completare l’arredo di un ambiente in modo impeccabile, donando quel tocco di rustico ma non troppo, comfort e armonia. In ogni caso, indipendentemente dal tipo di camino che si sceglie, si consiglia di optare per un tiracamino, una soluzione ottima che consente di aspirare meglio i fumi di qualsiasi camino.
Però, il camino richiede cura e accorgimenti soprattutto in fase di progettazione e realizzazione, se non si vuole optare per quelli già prefabbricati. Sono diversi gli aspetti da considerare, in primis la tipologia che si desidera possedere, cosa che non solo ne garantisce l’utilità ma anche le varie funzioni.
Tipi di camino
Ci sono diverse tipologie di camino in grado di soddisfare le esigenze di tutti in termini di arredamento e funzionalità.
Il caminetto classico
I camini classici sono esteticamente belli, soprattutto quelli con un design moderno che fa molto da arredamento. Quelli con il fuoco a vista e totalmente aperti consentono di godersi il calore nei giorni più freddi, dando una sensazione di relax e benessere. Ma in termini di efficienza non sono ideali in quanto, essendo aperti, il calore si disperde nell’ambiente senza riscaldarlo se non in un raggio di pochi metri attorno al fuoco. Si parla di una resa del 15-20% al massimo ed è importante avere le idee chiare su questo concetto, per non trovarsi poi delusi e fare i conti con un’insufficiente erogazione del calore.
Tuttavia, per chi ha una cucina rustica che utilizza solo in alcune occasioni, il camino aperto è un buon compromesso.
I camini chiusi
Questi camini si avvicinano esteticamente a quelli aperti, con la differenza che sono chiusi da una lastra di vetro (in grado di sopportare elevate temperature) e acciaio. Esteticamente non sono il massimo, nonostante ci siano modelli studiati appositamente per dare un tocco di arredamento diverso all’ambiente, ma in termini di efficienza termica sono l’ideale con una resa dell’80% rispetto al camino classico.
Sono perfetti in un salotto, donando una sensazione di relax grazie alla fiamma che sarà comunque visibile; uno degli aspetti positivi di questa tipologia di camino è la cenere che non esce fuori, che dunque non sporcherà tutto il perimetro intorno, eliminando la possibilità di scoppiettii che possono lanciare pezzi di carbone incendiari. Anche il fumo che fuoriesce nei giorni ventosi, o per un legno mal riposto, non saranno più un problema.
I termocamini
I termocamini – sia ad acqua che ad aria – si rivelano essere il giusto compromesso tra il classico camino e il caminetto chiuso, garantendo un rendimento globale del 70-80% e una resa fluida del 50-60%. Lo si può infatti collegare ai termosifoni e termoconvettori, riscaldando l’acqua direttamente con il calore del fuoco che può raggiungere una temperatura di 70 gradi, la cui durabilità può variare da poco fino a diverse ore.
Al tempo stesso, grazie al vetro temperato apribile, è possibile utilizzarlo come un classico camino e godere della sua bellezza.
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