È proprio vero… Il mondo del piccolo schermo sta cambiando. Le serie TV, americane ed europee, fanno ormai parte della vita quotidiana di migliaia di persone e alcune di queste, hanno affermato senza mezzi termini di non poter neanche sopravvivere senza sapere che cosa sia accaduto al loro personaggio preferito prima di andare a dormire. Insomma, che sia una moda oppure no, è un dato di fatto: le serie tv hanno rivoluzionato il modo di vivere della gente. Tuttavia, per la legge non scritta del “c’è sempre un ma” è anche vero che si opera una sorta di discriminazione fra i gusti di chi si muove in questo mondo. E così, chi è appassionato di drama asiatici non sarà ancora così pronto ad ammetterlo liberamente in pubblico come chi, invece, conosce il genere “più classico” di serie tv. Rivelandolo potrebbe accadere di tutto. Si passa da un brutale sguardo di sdegno al classico — nelle migliori delle ipotesi — “perché” ed è per rispondere a tale interrogativo che ho deciso di scrivere quest’articolo.
Cosa sono i Drama Asiatici
Si può dire senza problemi che la tv asiatica (in particolare coreana e nipponica) sia la più varia e produttiva del mondo. Non ci credete? E se vi dicessi che non esistono seconde stagioni (se non in rarissimi casi)? Verrebbe da sé che ogni anno vengano prodotti centinaia di drama diversi, tra quelli mattutini, pomeridiani e serali. Questo da modo agli attori di provare generi diversi senza compromettere l’ottima qualità di ripresa e di sceneggiatura. Variano dalla commedia al period, dall’investigativo al romantico, finendo con la fantascienza. E se questo non dovesse bastare a farvi incuriosire a riguardo, la promessa di scoprire un mondo completamente diverso rispetto al quale siete abituati, dovrebbe essere abbastanza.
Una premessa, però, è d’obbligo: l’amore nei drama non viene trattato come nella maggior parte delle serie tv americane e europee. Non ci sono scene di sesso (mai, ma davvero mai), i baci sono casti e delicati, e le donne si spogliano raramente. Le relazioni sono sofferte, dal tratto platonico e, a volte, il lieto fine risulta davvero difficile da raggiungere. Insomma, è un mondo diverso, con una cultura riflesso di valori ben lontani dai nostri. Per cui sgombrate la mente dal pregiudizio, munitevi di tempo libero e date una possibilità a uno di questi prodotti, perché è possibile che diventino la vostra nuova ossessione.
Di seguito vi propongo tre drama asiatici da recuperare assolutamente nel caso voleste avvicinarvi a questo misterioso mondo e che potrete trovare legalmente e gratuitamente su Viki, un servizio streaming (inoltre potrete trovare anche alcuni titoli disponibili proprio su Netflix). Ma procediamo con ordine:
Goblin (drama coreano, 16 episodi)
Gong Yoo, protagonista de “Treno per Busan” (uno dei migliori film di Zombie degli ultimi 10 anni), torna alla tv con un drama fantasy che emoziona e travolge.
Protagonista è un goblin, una creatura immortale che, da ben 300 anni, vive aspettando quella donna, la sua sposa, che sarà in grado di liberarlo dalla maledizione di cui è vittima, estraendo una spada conficcata nel suo petto. La spada è invisibile a tutti e solo lei, l’unica capace di vederla, potrà regalargli finalmente l’eterno riposo estraendo la lama dal suo petto.
Tra flashback nel medioevo coreano, in cui la storia ha inizio, e ambientazione moderna, Goblin ha il pregio di sorprendere sempre lo spettatore. Se una scena fa sorridere o ridere di gusto, due minuti dopo potete ritrovarvi in posizione fetale sul divano. Romantica, epica, maestosa e d’impatto: questa è Goblin.
Nobuta wo produce (drama giapponese, 10 episodi)
Devo essere sincera. Per quanto riguarda il Giappone (Paese per il quale io provo un amore viscerale essendo anche una grande appassionata di anime e manga), tendenzialmente mi sentirei di consigliare più un film che una serie tv, poiché, spesso, i drama giapponesi scadono in una demenzialità esagerata.
Tuttavia ci sono delle eccezioni e Nobuta wo produce è una di queste. La trama segue le vicende di due ragazzi: Shuji Kiritani, uno dei ragazzi più popolari della scuola che, tuttavia, nasconde il suo vero essere a tutti, e Akira Kusano, il quale è l’esatto contrario di Shuji, avendo dei modi fastidiosi che non permettono a nessuno di avvicinarsi a lui. Un giorno arriva nella loro classe una nuova studentessa, Nobuko Kotani, una ragazza dall’aspetto lugubre e asociale, che viene subito presa di mira da alcune “teppistelle” della scuola.
Per dare un senso alla loro adolescenza, Shuji e Akira decidono di trasformare Nobuko in una ragazza bella e popolare e, per fare ciò in segreto, le daranno un nome in codice, ossia Nobuta. Guardando questa serie, troverete personaggi e storia molto ben definiti, momenti che vi faranno sorridere e ancor di più quelli che vi faranno riflettere sul perché, a volte, sembra sia necessario nascondersi dietro una maschera per sentirsi se stessi…
You’re beautiful (drama coreano, 16 episodi)
Ritorniamo in Corea per uno dei drama con cui io stessa mi sono approcciata al genere. Un vero classico amato da tutti gli appassionati di questo mondo, che vi saprà far avvicinare anche alla musica coreana.
Ma partiamo dalla trama. Il drama segue le vicende umane e professionali di un gruppo famoso di giovani idols, alla ricerca di un nuovo membro per aiutare il cantante con una seconda voce.
Sfortuna è che Go Mi Nam, il ragazzo scelto per il ruolo, si infortuni ed è a questo punto che il manager del gruppo, messo alle strette, si rivolgerà alla sua gemellina, Min Nyu, affinché sostituisca il fratello e quindi… Travestendosi da uomo! Tutto ciò all’insaputa degli altri membri della band con i quali, vista la situazione, sarà impossibile evitare fraintesi, imbarazzi e momenti emozionanti. Come vi dicevo, questo è stato uno dei miei primi drama e, se ha funzionato con me, non vedo perché non possa farlo con voi. Vi assicuro che le risate saranno molte e conoscerete anche un po’ di sana musica asiatica!
Al termine di questa brevissima lista, non posso che augurarvi buona visione!
Paola.
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