Sembrerà un nome strano alla nuova generazione, ma uno dei giochi più famosi per la vecchia PS1 era Driver.
“Ah, la brutta copia di GTA”, questa la risposta più sentita dai gamer moderni.
Effettivamente i due giochi sono molto simili tra loro, entrambi open world, entrambi basati sulle auto e sulle armi, entrambi con storie miste tra polizia e malavita locale.
L’eccessiva somiglianza suggerisce che uno dei due sia la copia dell’altro e data la sua minor popolarità, Driver è stato etichettato come “la brutta copia”.
Negli anni, Driver ha dovuto convivere con questo fardello, quasi decisivo nella sua “morte”. Driver infatti è crollato di fronte a questi fan di GTA, incapaci di riconoscere la realtà e di lodare i meriti di questo leggendario gioco. Troppo pesante si è rivelata essere questa etichetta.
E se vi dicessi che non è cosi ? E se vi dicessi che non è Driver ad essere la “brutta copia”? E se fosse GTA ad essersi ispirato a Driver ?
I dati mi daranno ragione, quindi se non avete già chiuso l’articolo poiché ho osato insultare il vostro gioco preferito, continuiamo…
Driver nasce nel 1999, creato dalla Reflections Interactive. Il gioco narrava le avventure dell’agente Tanner, il tutto in ambiente 3D open world. Tralasciando la trama abbastanza scadente e la grafica che non faceva sicuramente urlare al miracolo, il gioco rappresentava una svolta nel genere. Grande cura nelle animazioni, nei suoni dell’auto, nelle deformazioni dopo gli impatti e sopratutto un ambiente 3D interamente esplorabile a bordo del veicolo.
Il tutto, cosi veloce e frenetico ricordava veramente un film, con inseguimenti e incidenti spettacolari. Un gioco eccezionale che nonostante alcune sbavature rappresenta un’po il padre di questo genere.
Il secondo Driver (2000, sempre da Reflections Interactive) migliorava la grafica e la tecnica del primo e aggiungeva per la prima volta la possibilità di salire e scendere dai veicoli.
In questi anni facevano la loro apparizione anche i primi due GTA, sempre open world, sempre legati a sparatorie e auto ma che erano costretti ad inchinarsi a Driver, complice una visuale dall’alto, nettamente inferiore all’ambiente 3D di Driver.
Fino al 2001 quindi Driver domina letteralmente rispetto a GTA, e i dati mostrano come fosse Driver per primo ad avere una grafica 3D.
Il seguito poi lo sappiamo tutti. Nel 2001 Rockstar pubblica GTA III, e lì inizia il definitivo soprasso di GTA rispetto a Driver. Sorpasso al quale il capolavoro di Reflections Interactive non riuscirà mai a rispondere.
GTA III prendeva la formula vincente di Driver, e convinceva nei punti in cui invece Driver mostrava gravi lacune. Una trama decente, maggior interattività con l’ambiente circostante, un parco auto più grande e azioni in auto e a piedi notevolmente migliorate.
Reflections Interactive dal canto suo, risponde con Driv3r. Un capitolo sicuramente innovativo e migliore rispetto a Driver 2, ma che impallidisce di fronte ai titoli GTA per PS2.
Rockstar da lì in poi continua a pubblicare un titolo migliore dell’altro, fino all’ultimo GTA V.
Reflections Interactive invece arranca e pubblica solo un altro Driver. Un titolo sicuramente migliore di Driv3r, che prova per la prima volta ad aggiungere una buona trama ad una mappa ancor più grande.
Driver: Parallel lines è sicuramente il miglior Driver su PS2, ma è ancora distante anni luce da GTA.
La triste storia di Driver di “chiude” (forse), nel 2011 con Driver: San francisco. Titolo di Ubisoft che aveva acquisito anni prima il marchio da Reflections Interactive.
Nulla da dire, Driver è costretto ad abbandonare la formula che lui stesso aveva creato introducendo una nuova, poco fortunata e insensata (secondo me) meccanica. Il protagonista riesce infatti a sostituire in un qualsiasi momento una qualsiasi persona sembrando comunque agli occhi degli altri la persona sostituita (operazione chiamata “Shift”), passando cosi da un auto all’altra.
Conclusioni: Driver inventa la formula, GTA la migliora al tal punto che tutti la considerano di sua creazione.
Un’po come la frase, l’allievo supera il maestro.
Solo che in questo caso, il maestro è stato disonorato.
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