Il turismo extra-alberghiero vince in Sardegna, relegando in seconda posizione l’opzione relativa alle strutture alberghiere. Affittacamere, b&b, glamping, villaggi turistici, agriturismi e case vacanze sono le opzioni preferite dai turisti, per vivere un soggiorno in piena comodità, usufruendo spesso della possibilità di cucinare autonomamente, e risparmiare sul costo complessivo del soggiorno.
Una Regione, la Sardegna, sempre più meta prediletta per le vacanze di coppie e famiglie, che ne apprezzano non solamente le meravigliose spiagge e mare tra i più belli del mondo, ma per tutto l’immenso patrimonio culturale ed enogastronomico che questo territorio è in grado di donare.
Proprio per condividere al meglio tutte le tappe e le esperienze da poter vivere sull’Isola, la compagnia di navigazione Moby, ha realizzato una guida per le vacanze in Sardegna ricca di spunti interessanti, e pronta per fare da bussola al turista desideroso di vivere una vacanza appagante in terra sarda.
Nel 2019 le prenotazioni on line per le strutture extra-alberghiere sono cresciute del 33%, in modo particolare nella zona nord ovest e sul dell’isola. Tanti turisti sono giunti sulle coste della Sardegna, ma gli albergatori non hanno soddisfatto le proprie aspettative, registrando fatturati in calo rispetto agli anni precedenti.
I dati registrati dall’associazione Extra, che tengono conto delle prenotazioni effettuate su Airbnb, sono stati resi noti nel corso della prima giornata del salone nazionale dell’extra-alberghiero, organizzato nella Fiera di Cagliari.
Mentre le zone interne hanno registrato un leggero calo turistico, il 60% del mercato è gestito dal nord della Sardegna, da Alghero a Olbia, in modo particolare la stessa città di Olbia e la Costa Smeralda, che hanno accaparrato il 46% del ricavato con quasi 60 milioni di fatturato.
Anche il Sud non è da meno e ha registrato una crescita di non poco conto, soprattutto la città di Cagliari, il cui mercato è cresciuto in modo particolare nei mesi di luglio, agosto e settembre, con un fatturato di oltre 5 milioni di euro.
Il settore extra-alberghiero fa ormai da padrone in Sardegna e non solo, mettendo in un angolo le strutture alberghiere e conquistando una fetta importante del turismo dell’isola. È sempre in aumento il numero di residenti proprietari di immobili che decidono di trasformare la propria casa in una struttura ricettiva, cercando di incrementare i guadagni.
Maurizio Battelli, presidente dell’associazione Extra, ha evidenziato come in Sardegna esistano attualmente 2283 posti letto alberghieri e 5929 posti letto “extra”, quasi il triplo, un dato considerevole e destinato ad aumentare.
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