Risale a qualche tempo fa la notizia del presunto ritrovamento dello scheletro del mostro di Loch Ness, affiorato dalle acque scozzesi dell’omonimo lago (che potete leggere qui). Prevedibilmente, l’episodio è stato smentito: non si sarebbe trattato, infatti, del leggendario Nessie, ma dello scheletro di una balena o quello di un’orca. E voi, avete idea di come distinguere queste due specie? Vi proponiamo un viaggio nei meandri della zoologia marina per scoprire qualcosa di più di questo affascinante mondo sommerso e sulle famiglie di balena.
Alla scoperta delle famiglie di balena
Le balene sono un tipo di cetacei che appartiene al sub-ordine dei Misticeti. Si tratta di animali sorprendenti: alcune specie rappresentano i mammiferi più longevi del nostro pianeta, arrivando a raggiungere i 200 anni.
Originariamente, le balene vivevano sulla terra ferma e avevano un aspetto molto simile a quello dei moderni ippopotami. Successivamente, la specie si è adattata alla vita acquatica, mantenendo però alcune caratteristiche della loro vita terrena. Le balene vengono classificate in quattro famiglie (Balaenidae, Balaenopteridae, Eschrichtiidae, Neobalaenidae), per un totale di 15 specie.
La famiglia delle Balaenidae
La famiglia delle Balaenidae comprende due generi: Balaena ed Eubalaena e vi appartengono gli esemplari più longevi. Si tratta di balene di ridotte dimensioni, che variano tra i 15 e i 17 metri. Uno dei segni di riconoscimento più evidenti delle Balenidi è rappresentato dalla loro mandibola inferiore all’infuori. Grazie alla forma convessa della loro mascella sono in grado di inghiottire grandi quantità di acqua e nutrienti. Inoltre, gli esemplari dell’ordine delle Balaenidae sono privi di pinna dorsale.
La famiglia delle Balaenopteridae
Si tratta di una famiglia di balene creata in uno zoo inglese nel 1864. Seppure condividano alcune caratteristiche comuni con le Balenidi, si differenziano da queste ultime per due caratteristiche scheletriche.
Infatti, le Balenidi hanno mantenuto le cinque dita, tipiche dei mammiferi più primitivi, mentre le Balenottere ne possiedono quattro. Inoltre, la famiglia delle Balaenopteridae presenta vertebre cervicali separate. A questa categoria appartengono gli esemplari più grandi al mondo, con una lunghezza tra i 10 e i 30 metri.
La famiglia delle Cetotheriidae
Fino a pochi anni fa si riteneva che gli esemplari della famiglia delle Cetotheriidae si fossero estinti. Tuttavia, nei suoi recenti studi, The Royal Society ha accertato che esiste ancora una specie vivente, chiamata Caperea marginata. Queste balene, di dimensioni molto ridotte, vivono nell’emisfero sud.
La famiglia delle Eschrichtiidae
Questa famiglia è costituita da un’unica specie, chiamata Eschrichtius robustus. Gli esemplari sono sprovvisti di pinna dorsale, sostituita da una sorta di piccole gobbe. A differenza delle altre balene, gli Eschrichtius robustus presentano un muso arcuato e fanoni più corti. Questa specie vive soprattutto nelle acque che circondano il Messico.
Come distinguere le famiglie di balena dalle orche
Comunemente, si tende a confondere balene ed orche. Sebbene questi animali appartengano all’infraordine dei cetacei, le orche fanno parte del sub-ordine degli Odontoceti e della famiglia dei Delfinidi. In questo paragrafo scopriamo quali sono le caratteristiche principali che ci consentono di distinguere i due esemplari.
A differenza di delfini, orche, capodogli e focene, le balene non possiedono i denti. Al loro posto, hanno i fanoni, ovvero delle lamine presenti in bocca e usate per espellere l’acqua, trattenendo gli animaletti marini di cui si nutrono. Un altro elemento distintivo è rappresentato dal numero di fori, o sfiatatoi, attraverso cui gli animali assumono l’aria che consente loro di respirare sott’acqua: mentre i Misticeti possiedono due sfiatatoi nella parte superiore, gli Odontoceti ne possiedono solo uno.
Se vi trovate in barca e molto al largo, e avete la fortuna di incontrare un magnifico esemplare di balena, avrete modo di poter riconoscere la specie anche dal modo in cui si immergono e da come espellono l’acqua dallo sfiatatoio. Infatti, l’altezza, la direzione e la potenza del soffio variano da specie a specie e dopo una guida e un pò di esperienza, sarete in grado di avere una prima idea della specie che potreste avere davanti.
Ad esempio, la balenottera azzurra (l’animale più grande del pianeta) ha un soffio che raggiunge i 9 metri di altezza. Altre specie di balena invece hanno gli orifizi separati, producendo dunque un soffio separato e che va in due direzioni diverse.
E ora che anche voi ne sapete di più, sicuramente non avrete alcun dubbio tra il riconoscere balene, orche e fantomatici esemplari di mostri marini durante le vostre esplorazioni subacquee!