Film gratis e stories su Youtube, mi piace e commenti su Google: che accade?

A Mountain View hanno deciso che copiare dagli altri è una strategia vincente e, a quanto pare, nessuno li ha fermati

Nel mondo web e social è tempo di innovazione. Ecco quindi che arrivano i film gratis e le stories per Youtube, e i commenti e le reaction nei risultati di ricerca di Google. Tutte funzionalità viste in altri luoghi e in altri laghi, ma a quanto pare non è il momento storico giusto per inventarsi nuove funzionalità, e un po’ vanno capiti. Ma andiamo per gradi.

I film gratis su Youtube per fregare Netflix

Rocky gratis su Youtube
Rocky gratis su Youtube

Se non avete vissuto su Marte negli ultimi 2 o 3 anni saprete perfettamente che Netflix ha cambiato il modo di fruire di film e serie TV definitivamente e per milioni di utenti in tutto il mondo. Lo ha fatto tanto, e talmente  bene, che molte aziende hanno seguito a ruota questo trend e hanno iniziato a volteggiare tra gli utenti con offerte mirabolanti. C’è Amazon Prime Video (gratis per 30 giorni), c’è la piattaforma di Sky, c’è Hulu, in Italia c’è Mediaset Premium, ma soprattutto c’è la Disney, che si muove da anni per portare il suo servizio di streaming video, ma aveva i compiti e quindi ha perso un po’ di tempo.

Youtube ha creato il suo servizio a pagamento, come tutti gli altri, ma non ha funzionato affatto e così è corsa ai ripari. Regalare i film (intervallati da abbondanti dosi di pubblicità, sia chiaro) è la soluzione che hanno trovato, per il momento in America, e per provare a fregare pezzi di mercato alla concorrenza. In Italia una cosa simile già esiste a dire il vero, si chiama VVVVID, e la conosceranno molti lettori di questo sito, perché è specializzata negli anime giapponesi, e si può dire che abbia sostituito idealmente il posto della Anime Night di MTV. Gli utenti di questo servizio non pagano nulla, si beccano solo un bel po’ di spot pubblicitari , e si godono, o quasi, l’ultima puntata di Goblin Slayer.

Youtube per il momento ha portato classiconi americani legati al pubblico main-stream di genere come Rocky e Terminator, ma il carnet si amplierà sicuramente, e ne vedremo delle belle in una lotta all’ultimo streaming.

Le stories su Youtube per fregare Instagram

Questa battaglia è decisamente più dura della precedente. Si, perché Youtube si è imposta da sempre come piattaforma di video streaming, ma come social non è mai riuscita a funzionare più di tanto. Ecco perché le stories sono un contenuto un po’ forzato all’interno di questo sito, ma a quelli di Google non importa niente e le hanno già messe.

così, de botto, senza senso! (Cit.)

Come ogni funzionalità è stata testata prima in USA, e adesso arriva anche tra qualche utente italiano che ha la fortuna di seguire gli Youtuber che possono già girare i mini video orizzontali.

Purtroppo Facebook non ci ha insegnato niente. Sono stati proprio loro i primi a “rubare” questa funzionalità al temibile competitor SnapChat, integrando le stories su Instagram con enorme successo. La potenza del social per le immagini, mischiata a quella dei videini autocancellanti, ha reso Instagram il social più forte del mercato attualmente, ma anch’esso non immune a folli sviste come IGTV.

Il problema è che gli amici di Mark Zuckerberg sono grandi fan del vino buono, a quanto pare, e a seguito di serate turbolente, hanno deciso di integrare le stories ovunque: Facebook stesso, i gruppi, le pagine, Messenger, e WhatsApp. In tutti questi casi giustificando le preoccupazioni di parenti e amici per la loro sanità mentale.

Commenti e reaction su Google per fregare Facebook

Su questo punto, forse, nonostante sembri una delle più grandi follie della storia di internet, potremmo avere delle sorprese nel tempo, ma capiamo il perché.

Facebook è il social network per eccellenza. C’è stato un periodo in cui, di siti simili a quello di Marketto, ne nascevano come i funghi. Facebook stesso è nato come un fungo nel 2004, dopo i vari MySpace, Netlog, Badoo, ma tutti questi servizi hanno una cosa in comune tra loro che li differenzia dal social blu: sono svaniti nel nulla come dopo una bufera! E a spazzarli è stato proprio lui, sempre Marketto.

Ma dopo anni di egemonia, dopo l’introduzione di funzionalità incredibili, dopo scandali interplanetari che hanno coinvolto persino la campagna elettorale per il presidente degli Stati Uniti, questo social sta soccombendo a colpi di buongiornissimo, fakenews sempre più demenziali, politici influencer, e meme che non fanno ridere. Probabilmente riuscirà anche a ritornare in auge tra qualche anno, come una sorta di social network vintage per gli hipster, ma la gloria di un tempo sarà difficile da riacciuffare.

Stories, stories ovunque
Stories, stories ovunque

Un po’ come la parabola di Google+ a pensarci bene (leggere con tono sarcastico). Il social network made in Google è sempre stato considerato come il cugino scemo di Facebook e nonostante avesse funzionalità molto interessanti come le cerchie, mai nessuno si ci è veramente affezionato a parte i suoi sviluppatori. La strategia di big G è stata quella di iniziare a integrarlo un po’ ovunque per convincere la gente che fosse una cosa figa, ma con scarsi risultati, e alla fine hanno deciso di sopprimerlo per evitare uno scellerato accanimento terapeutico.

A cadavere ancora caldo però, ecco spuntare i commenti e i mi piace sotto ai risultati  all’interno dello stesso motore di ricerca. Potrebbe sembrare una follia, perché in effetti non ha senso mettere mi piace, che ne so, al terzo risultato della ricerca “come posizionare al meglio i nani da giardino”, e commentare che “wow, non avrei mai creduto si potessero infilare anche così!”, ma magari gli utenti di internet riusciranno a stupirci ancora una volta.

Google frega Google

La verità è che questo sembra un periodo di transizione. Si stanno per affacciare sul mercato novità tecnologiche molto interessanti, e forse la maggior parte delle energie dei pezzi da novanta delle grandi aziende tecnologiche sono concentrate sull’intelligenza artificiale, sui big-data, sulla sicurezza informatica ed altre cose belle che ci cambieranno la vita nei prossimi anni. Solo per questo motivo, in via del tutto eccezionale, perdoniamo questi buontemponi e godiamoci lo stesso queste straordinarie ed inutili funzionalità. A parte i film gratis, quelli piacciono a tutti.

 

 

 

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Luca Vizza

Appassionato di web, social e cultura pop. Amo in particolare il favoloso mondo di Youtube, il buon cinema, il web marketing e la carbonara scientifica. Villain work in progress.
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