Come tutti sapranno, le giraffe sono gli animali più alti del pianeta, la cui evoluzione suscita l’interesse degli appassionati del mondo animale.
Eppure sono fortemente a rischio d’estinzione. Solo negli ultimi 30 anni la popolazione è diminuita del 40%.
Generalità sulle giraffe
Sono mammiferi africani arboricoli che si nutrono soprattutto di foglie d’acacia e foglie fresche, caratterizzati da un collo lungo che permette loro di raggiungere grandi altezze, e una lingua massiccia lunga fino a 50 cm che viene usate per strappare le foglie più succulenti e anche resistenti.
Vivono in gruppi di 10 individui o più, spesso vediamo i membri di questa specie pascolare per le praterie insieme a mandrie di bufali ed elefanti. I loro zoccoli sono cosi potenti e pesanti da poter spezzare la schiena a un predatore e durante la corsa, raggiungono persino i 50-60 Km/h.
Osservarle mangiare non è solo bello ma ci permette di distinguere i maschi dalle femmine. I primi mangiano più frequentemente e raggiungono gli 8 metri di altezza, tenendo quindi il collo sempre rialzato. Le femmine invece si accontentano delle foglie più basse ma altrettanto gustose, tenendo testa e collo inclinati.
Partoriscono un solo cucciolo dopo circa 15 mesi di gestazione, il quale alla nascita viene espulso a 2 metri di altezza dal suolo ma tranquilli, ciò non risulta fatale per il piccolo. Infatti, appena nati sono già in possesso di una buona altezza e iniziano a camminare dopo appena un’ora.
Ciò che rende unico questo momento è il fatto che le madri, quando devono partorire, ritornano nel luogo del loro natale. Un dettaglio che non vediamo facilmente nel mondo animale e che crea un legame più unico che raro tra mamma e figlio/a.
Assumono un grande quantitativo d’acqua dal loro cibo e questo per loro è un vantaggio. Quando devono bere da una fonte, sono costrette a distanziare le zampe anteriori abbassando il collo, rendendole vulnerabili ai predatori che le attaccano facilmente alla giugulare.
Altre curiosità sui lunghi colli delle giraffe
Hanno 7 vertebre come gli umani, ma ognuna di esse è molto grande raggiungendo fino a 25 cm di lunghezza.
Le giraffe hanno un cuore grande! No, non parliamo a livello emotivo, ma è letteralmente grande. Il motivo è da trovare nella morfologia e al loro collo, per cui serve un cuore particolarmente forte affinché il sangue percorra tutta la sua lunghezza. Il cuore di una giraffa pesa 11 Kg ed è lungo 60 cm.
Le macchie sul loro corpo possiamo considerarle una sorta di “impronta digitale”. Infatti ogni individuo ha delle macchie uniche che le danno una propria identità.
La prima giraffa a comparire a Roma fu ad opera di Giulio Cesare d’Alessandria nel 45 a.C., ma 1500 anni fa ne “comparve” un’altra a Firenze. Un regalo alla famiglia De Medici da parte del sultano d’Egitto.
Inusuale ma altrettanto affascinante vedere questa splendida creatura girare per le strade di Firenze e ricevere cibo dalle famiglie che abitavano ai secondi piani dei palazzi!
A differenza di tutti gli altri animali, il passo di queste creature è particolare. Mentre quasi tutti gli animali alternano la zampa destra anteriore e quella sinistra posteriore per camminare, loro invece muovono zampa posteriore destra e zampa anteriore destra in sincrono.
Necking e sparring: un comportamento poco conosciuto
Spesso assistiamo a dei comportamenti inusuali che non comprendiamo molto; vediamo questo strano modo di agitare i colli e le testa l’uno contro l’altro che spesso si confonde con degli abbracci.
Tuttavia hanno un profondo significato etologico, che prende il nome di Necking e Sparring.
Sono due atteggiamenti simili che si osserva nei maschi sia come pratica di corteggiamento che per definire il loro grado di superiorità all’interno di un gruppo e avere la primissima chance di possedere una femmina.
I maschi si prendono letteralmente a testate, colpi sul collo cosi violenti da essere uditi fino a 100 metri di distanza, come un suono sordo. Questo definisce quanto detto precedentemente, ovvero la gerarchia sociale dei maschi all’interno del branco e la possibilità di accoppiarsi.
Il più delle volte è innocuo anche se può durare per parecchio tempo fino a quando uno dei due non cede e si allontana, ma a volte i colpi assumono una certa violenza tanto da provocare lesioni considerevoli al mal capitato o essere addirittura fatali.
Anche i giovani maschi si “affrontano a testate”, come una sorta di allenamento per quando, da adulti e fertili, competeranno per la loro donna! Nel frattempo si divertono così senza causarsi dei danni permanenti.
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