Un gruppo di scienziati giapponesi ha messo a punto un prototipo di reattore in grado di produrre idrogeno come carburante utilizzando esclusivamente acqua e luce solare. Una scoperta che potrebbe cambiare le carte in tavola per l’energia rinnovabile, anche se la strada verso un’applicazione pratica è ancora lunga.
Un reattore che trasforma sole e acqua in energia pulita? Non è fantascienza
Un team di ricercatori in Giappone ha sviluppato un reattore sperimentale che sfrutta fogli fotocatalitici per separare gli atomi di idrogeno e ossigeno presenti nelle molecole d’acqua. Questo sistema permette di raccogliere l’idrogeno, un carburante promettente per diversi campi, senza ricorrere a combustibili fossili.
Fonte: https://www.frontiersin.org/journals/science/articles/10.3389/fsci.2024.1411644/full
Il reattore, di circa 100 metri quadrati, rappresenta una vera innovazione tecnologica. Funziona con un processo a due fasi che migliora l’efficienza rispetto ai tradizionali catalizzatori “a un solo passaggio”, spesso inutilizzabili su larga scala a causa delle prestazioni limitate.
Il dispositivo, testato per tre anni, ha mostrato risultati migliori con la luce naturale rispetto a quella ultravioletta utilizzata nei laboratori.
Nonostante i progressi, ci sono ancora ostacoli significativi da superare. Attualmente, il sistema raggiunge un’efficienza energetica solare inferiore all’1% sotto luce simulata, e anche con la luce naturale non supera il 5%. Questo livello di rendimento è insufficiente per un’applicazione commerciale. Ma siamo sulla strada giusta.
La chiave per migliorare questa tecnologia risiede nello sviluppo di fotocatalizzatori più avanzati. Materiali più efficienti potrebbero aumentare il tasso di conversione e rendere il processo economicamente sostenibile: magari dei superconduttori rivoluzionari potrebbero fare al caso nostro.
Inoltre, è necessario affrontare questioni di sicurezza, come lo smaltimento dell’ossidrogeno, un sottoprodotto esplosivo.
Kazunari Domen, uno degli autori dello studio, sottolinea che il vero progresso richiede la collaborazione tra diversi settori: sviluppo di materiali innovativi, progettazione di impianti su larga scala e implementazione di normative specifiche.