Ebbene si, è nato l’ennesimo servizio di streaming video e si chiama IGTV. Si appoggia alla piattaforma social più in voga del momento, Instagram, e le premesse affinché il servizio faccia un successone, ci sono tutte. Aggiungiamo che anche se in molti non ne sentivano affatto il bisogno, è verosimile che a casa Youtube in questo momento c’è chi sta sbattendo ripetutamente la testa contro il muro, un po’ per penitenza, un po’ perché l’ennesimo concorrente in un mercato simile può creare più di un problema.
La piattaforma di streaming video più famosa del web è di proprietà di Google – per chi avesse vissuto su Marte nell’ultimo decennio – e si è imposta per anni sul mercato dei video fatti in casa grazie a vari fattori: la propria storia, aver fatto crescere i propri piccoli e grandi talenti, l’aver sostituito per molta gente la TV tradizionale e l’aver risolto la più grossa controversia della storia contro i detentori di diritti d’autore con una stretta di mano, qualche pacca sulle spalle e svariati milioni di dollari all’anno di guadagni pubblicitari spuntati come le margheritine a primavera.
Non ha tremato davanti a nulla negli scorsi anni, Youtube, e tenendo botta ha affrontato l’avvento di svariati servizi simili come Vimeo e Yahoo View, ha continuato ad aumentare i suoi utenti anche quando Facebook ha iniziato a investire forze economiche ed energia nel suo stesso business, ma ora cambierà sicuramente qualcosa. Il motivo è che IGTV è una novità troppo grossa, che contiene in se armi affilatissime e pericolose.
Se, per fare un paragone, IGTV fosse il player di un picchia-duro, Youtube sarebbe il boss finale da battere, ma questa volta l’avversario è bello agguerrito e le sue mosse sono micidiali tanto quanto quelle del contendente, ed anche se da una parte gioca l’esperienza, dall’altra c’è una velocità di pensiero tale da lasciar stordito anche il più forte.
IGTV si appoggia alla piattaforma più amata del momento come si è già detto, Instagram, e propone una serie di cose molto simili a Youtube, la possibilità di caricare video di durata medio-lunga, la possibilità di inserire una descrizione, la creazione di un canale che contiene tutti i propri video ecc. ecc.
Ma sono le novità che dovrebbero far spaventare i ragazzi di San Bruno, California: l’avere una sezione dedicata all’interno di un altro social molto seguito che ne agevola, e di molto, la fruizione per gli utenti, il fatto che tutti i creatori di contenuti video che si affacciano in questo momento al servizio abbiano inconsapevolmente accumulato follower in anni di cazzeggio non retribuito su di una piattaforma dedicata totalmente ad altro e il fatto che IGTV sia la naturale evoluzione delle stories, oggetto social che per eccellenza descrive il momento che viviamo.
Le stories le facciamo tutti (o quasi) e tutti vediamo quelle dei nostri amici, conoscenti, e VIP di proprio gradimento. Per anni ci siamo abituati a guardare brevi video in senso verticale dallo smartphone iniziando gradualmente a non amare più la qualità che i contenuti di Youtube sono riusciti a raggiungere negli anni, e proprio per questo la nuova piattaforma consente di caricare video solo registrati in verticale. Una strada lunga e tortuosa quella percorsa da Instagram per arrivare gradualmente al boss finale, fingendo di fare altro per anni ed alla fine presentandogli un duro conto fatto di mazzate pesanti e sferrate trai denti.
Sconfiggere il più importante player del settore dello streaming non è affatto semplice, nemmeno per il più forte social network attivo ai giorni nostri, ma la battaglia sarà durissima, questo è certo, e per appassionati, creatori e semplici utenti non c’è che da preparare i popcorn, mettersi comodi ed assistere al match del secolo. Buona visione.
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