Impianto fotovoltaico su terreni agricoli: è possibile installarlo?

L’attenzione all’ambiente e all’eco-sostenibilità è un argomento sempre più discusso e pressante, soprattutto a causa dei recenti avvenimenti che hanno colpito il nostro Pianeta. Lo scioglimento dei ghiacciai è forse l’esempio più importante che dimostra come il nostro mondo stia soffrendo e subendo le conseguenze dell’uso incurante delle risorse.

Installare un impianto fotovoltaico è sicuramente una delle azioni più eco-sostenibili che si possano adottare e che porta vantaggio in primis all’ambiente ma anche a noi, permettendoci di risparmiare sulla bolletta della luce.

Il fotovoltaico utilizza infatti i raggi del sole per produrre energia, grazie a delle componenti come il silicio che è molto sensibile alla luce solare. Ogni pannello presenta delle celle fotoelettriche che trasformano la luce solare in corrente elettrica, raccolta quindi in un circuito che la distribuisce su tutto l’impianto. Con 15 pannelli si è in grado di soddisfare mediamente il fabbisogno elettrico di una famiglia, incidendo positivamente sulla bolletta.

Oggi, grazie ai bonus e agli incentivi statali si ha la possibilità di installare un piccolo impianto in ogni casa, con uno sconto in fattura. Ma questo discorso lo possiamo estendere anche ad attività importanti e aziende che vogliono adottare una politica di riguardo all’ambiente.

Optare per impianti in terreni agricoli, è possibile?

Il problema per le grandi attività si pone quando non si ha abbastanza spazio a disposizione per raggiungere l’efficienza energetica necessaria a coprire l’uso della corrente. In tal caso, è possibile installare impianti fotovoltaici su terreni agricoli ma è bene informarsi sulla normativa e i divieti vigenti.

Attualmente, l’ art. 65 del D.L. 1/2012 prevede un generalizzato divieto di accesso agli incentivi per gli impianti solari fotovoltaici con moduli collocati a terra in aree agricole. Il divieto non si applica per le aree nella disponibilità del demanio militare, nonché alle aree classificate agricole entro il 25/03/2012 (data di entrata in vigore della L. 24/03/2012, n. 27, di conversione del D.L. 1/2012), per impianti che abbiano conseguito il titolo abilitativo edilizio entro la stessa data e siano entrati in esercizio entro i 180 giorni successivi (quindi entro il 21/09/2012).

Le eccezioni sono le seguenti:
– avere potenza nominale non superiore a 1 MW;
– essere collocati, in caso di terreni appartenenti al medesimo proprietario, ad una distanza non inferiore a 2 km l’uno dall’altro;
– occupare non più del 10% della superficie del terreno agricolo di proprietà del proponente.

La risposta alla domande se è possibile installare impianti fotovoltaici su terreni agricoli è si, se si rispettano i requisiti richiesti. E’ sempre buona norma, in questi casi, informarsi da chi è competente in materia ed eventualmente, parlarne con la ditta degli impianti, la quale sarà sicuramente consapevole delle leggi e conseguenti eccezioni.

Nel momento in cui si ha il via libera, questa potrebbe essere un’ottima soluzione per attività e aziende per risparmiare sui costi dell’elettricità; basti pensare che un impianto fotovoltaico su terreno agricolo o industriale, con pannelli solari installati a terra, oggi, può garantire una rendita annuale fino a 2000/4000 euro per ettaro. E allo stesso tempo, si contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente che – se guardato in grande con la collaborazione di tante aziende e attività in tutto in mondo – non è cosa da poco.

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