La storia è apparsa sul Journal of the Academy of Consultation-Liaison Psychiatry e ha quasi dell’incredibile. Potrebbe sembrare la storia di un horror fantascientifico, ma è vera.
Un uomo di 30 anni, malato di depressione e disturbo bipolare, ha deciso di provare una cura fai-da-te per combattere la sua condizione, preparando un infuso a base di funghi allucinogeni per poi iniettarselo per via endovenosa. Ma i funghi hanno cominciato a proliferare nel suo corpo rischiando di ucciderlo.
Funghi magici e… Letali
Pensando di ottenere un rimedio più potente e immediato l’uomo ha portato a ebollizione i funghi, li ha poi filtrati ottenendo un liquido che si è poi iniettato. Gli effetti non sono stati quelli sperati, infatti è apparsa subito una grave letargia.
Alcuni giorni dopo, l’uomo ha cominciato a sentirsi male, nausea, stato confusionale, diarrea. I familiari lo hanno accompagnato in ospedale e presentato ai medici come sofferente di disturbo bipolare e dipendente da oppioidi.
Dopo il folle tentativo, i medici hanno ricoverato l’uomo in ospedale al St.Joseph’s Hospital and Medical Center in Arizona dove è rimasto 22 giorni di cui otto in terapia intensiva.
Dopo il ricovero e la cura, il paziente si è miracolosamente salvato; ora che è stato rilasciato ne avrà per un po’ con le cure di farmaci antibiotici e antifungini. L’uomo aveva effettuato delle ricerche sugli effetti terapeutici dei funghi, LSD e psilocibina, una sostanza psichedelica naturale prodotta da oltre 200 funghi.
Questa sostanza, secondo vari studi, può effettivamente avere effetti positivi alleviando la depressione, ansia e essere di aiuto per pazienti terminali.
In alcuni casi, le persone possono sviluppare una condizione chiamata “disturbo della percezione persistente indotto da allucinogeni” (HPPD), in cui vivono flashback del loro “trip” molto tempo dopo averlo sperimentato direttamente; forse era questo il risultato che il paziente dell’Arizona sperava di ottenere, ovvero effetti psicoattivi per alleviare i sintomi della sua condizione psichiatrica.
I medici hanno approfittato del caso per denunciare una questione molto sentita, cioè l’uso inconsapevole dei farmaci, infatti quanto è avvenuto, secondo i medici del caso,
sottolinea la necessità di un’educazione pubblica continua riguardo ai pericoli legati all’uso di questo e di altri farmaci, in modi diversi da quelli prescritti.
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