Internet e pubblicità: excursus storico sul web marketing

La pubblicità è vecchia quasi quanto il mondo. D’altronde, si sa, è un volano indispensabile per ogni attività commerciale. Impossibile farsi largo tra la concorrenza per raggiungere il successo se non si è conosciuti dal pubblico. E come ogni altra cosa, anche la pubblicità si è manifestata in diverse forme nel corso della storia, seguendo di pari passo il progresso tecnologico dell’uomo, fino a giungere appunto ai nostri giorni, l’era della pubblicità in internet. Ripercorriamo brevemente le tappe salienti di questo percorso.

Le origini della pubblicità in internet

Tradizionalmente si fa risalire la nascita della pubblicità su internet al primo banner della storia, che fu pubblicato sul sito HotWired.com: era il 1994, e l’intuizione avrebbe innescato un processo di evoluzione pubblicitario senza sosta e ancora in atto. L’anno successivo gli utenti sul web erano già più di 15 milioni e le aziende capirono subito che internet era il futuro da trasformare il prima possibile nel presente. Ben presto nacquero miriadi di siti web in cui le aziende pubblicizzavano i proprio prodotti. Le cifre investite per il marketing online divennero subito da capogiro, ad appena cinque anni dalla pubblicazione del primo banner pubblicitario e ai grandi investimenti dei motori di ricerca che portarono all’avvento di operazioni come campagne Google ads e altre.

L’era dei social

Un nuovo step è stato raggiunto con i social, che oggi dominano l’attuale era della pubblicità su internet. Il concetto è semplice quanto rivoluzionario: il consumatore non è più da considerare solo come un soggetto passivo, a cui far arrivare la proposta di vendita ma diventa parte di un sistema in cui può interagire e diventare protagonista. E la pubblicità si infiltra in questo meccanismo. La nuova fase di marketing però fu aperta da YouTube, non un social in senso stretto. L’intuizione è geniale: inserire messaggi pubblicitari in video caricati sulla piattaforma, anche dagli stessi utenti.

Nello stesso anno nasce Twitter, mentre Facebook, nato qualche anno prima, comincia a personalizzare le inserzioni pubblicitarie sulla base degli interessi degli iscritti. Una vera e propria rivoluzione, che segna il sorpasso definitivo e irreversibile del web come principale mezzo di marketing rispetto alle tradizionali forme di pubblicità. Il presente è rappresentato da Instagram (nel 2016 ha incassato più di 1500 milioni di dollari di pubblicità) e Snapchat, popolarissimo tra i giovanissimi. Ma mi sa, nella pubblicità occorre sempre stare un passo avanti: quale sarà la prossima era?

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