Abbiamo letto in anteprima Wolfskin, il prodotto di punta della casa editrice Prankster Comics, e non vediamo l’ora di parlarvene.
Anzitutto, è sempre fantastico vedere un gruppo di persone giovani e dinamiche che decidono di buttarsi in un’impresa non esattamente facile: quella di promuovere e far scoprire al pubblico di lettori nuovi talenti nel campo della fumettistica. Prankster Comics vuole fare proprio questo: dare voce (o meglio, inchiostro) ai giovani fumettisti e disegnatori, far conoscere le loro storie e le loro opere. E Wolfskin è uno dei loro progetti di punta. Ma scopriamo subito di cosa parla.
Wolfskin: tutto (o quasi) sul fumetto di Prankster Comics
Siamo a New York, città violenta, quasi distopica, con le sue atmosfere cupe e fredde che ci ricordano i comics dalle atmosfere tetre della DC, e a percorrere le sue strade con noi è Gabriel, il nostro protagonista.
Tipo poco loquace, lo sguardo gelido e apatico di chi ha già visto fin troppe cose, lascia che a parlare sia il flusso dei suoi pensieri, che ci informano subito di due cose: primo, i lupi mannari esistono, e qualcuno ha il compito di stanarli e cacciarli; secondo, anche i cacciatori possono costituire un problema, forse anche più pericoloso.
E così, veniamo introdotti ad altri due personaggi: Alvin, che sembra essere il mercenario informatore di Gabriel, e Diana, una cacciatrice che apparentemente si è messa in testa di essere il nuovo Frank Castle della situazione e decide dunque di cominciare a farsi giustizia da sola e di estendere la sua caccia agli esseri umani, oltre che ai lupi mannari. Starà al protagonista decidere come risolvere la questione, e di come dare la caccia al cacciatore. Noi non vi faremo alcuno spoiler, ovviamente.
In questo albo non c’è solo una bella storia con una trama avvincente e dei risvolti horror niente male, ma c’è di più: c’è la passione per un progetto nuovo che non vede l’ora di farsi conoscere. Un fumetto ben realizzato, ben curato, con uno stile di disegno che ricorda i comics che amiamo di più, quelli dei supereroi “classici”, e con una scrittura graffiante e molto intensa. Dateci un’occhiata, ne vale davvero la pena.